CAMERA DEI DEPUTATI
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PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DEFINITIVAMENTE
– Decreto legge n. 59 del 3 maggio 2016 recante “Disposizioni urgenti in materia di procedure esecutive e concorsuali, nonché a favore degli investitori in banche in liquidazione” (DDL 3892/C).
L’Aula ha licenziato, in seconda lettura, il provvedimento in oggetto con la votazione di fiducia sul testo approvato dalle Commissioni riunite Giustizia e Finanze identico a quello trasmesso dal Senato (si veda al riguardo la notizia “In Evidenza” del 30 giugno u.s.).
Il provvedimento, volto a disporre misure per il sostengo delle imprese e per l’accelerazione del recupero dei crediti, prevede tra l’altro: una nuova garanzia reale mobiliare, denominata pegno mobiliare non possessorio; la disciplina del finanziamento alle imprese garantito dal trasferimento sospensivamente condizionato di proprietà immobiliari o altri diritti reali immobiliari con modifiche, tra l’altro, al c.d. “patto marciano”; l’istituzione presso il Ministero della giustizia di un registro elettronico delle procedure immobiliari di espropriazione forzata, delle procedure d’insolvenza e degli strumenti di gestione della crisi; nonché misure di accelerazione della procedura di espropriazione forzata tramite modifiche al codice di procedura civile e alla legge fallimentare.
– DDL su “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2015-2016” (DDL 3821/C).
L’Aula ha licenziato, in seconda lettura, il provvedimento in oggetto nel testo approvato dalla Commissione Politiche dell’Unione Europea identico a quello trasmesso dal Senato (si veda al riguardo la notizia “In Evidenza” del 1° luglio u.s.).
Il provvedimento volto a disciplinare l’adeguamento dell’ordinamento interno a quello europeo contiene, tra l’altro, misure per superare procedure d’infrazione aperte sulla sede delle SOA operanti in Italia; sul recepimento di alcune disposizioni delle dir.2009/72/CE e 2009/73/UE recanti norme comuni per il mercato interno rispettivamente dell’energia e del gas naturale; sui diritti dei lavoratori a seguito di subentro di un nuovo appaltatore a modifica dell’art.29 del D.Lgs 276/03 (attuativo Legge Biagi).
Sono previste, altresì, modifiche al procedimento per le comunicazioni in ordine agli aiuti di Stato, al fine di renderlo più tempestivo.
PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DALLE COMMISSIONI DI MERITO
– DDL su “Disposizioni concernenti la partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali” (DDL 45-B ed abb./C).
Le Commissioni riunite Affari Esteri e Difesa hanno approvato, in terza lettura, il provvedimento in oggetto con modifiche al testo trasmesso dal Senato.
Il provvedimento, in particolare, prevede che il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’interno, il Comando generale dell’Arma dei carabinieri e il Comando generale della Guardia di finanza, al fine di soddisfare esigenze urgenti connesse con l’operatività dei contingenti impiegati nelle missioni all’estero ed accertata l’impossibilità di provvedere attraverso contratti accentrati già eseguibili, possono disporre l’attivazione delle procedure d’urgenza previste dalla vigente normativa per l’acquisizione di beni e servizi. I Ministeri della Difesa dell’Interno e dell’Economia vengono, altresì, autorizzati, nei casi di necessità ed urgenza, a ricorrere ad acquisti e lavori da eseguire in economia, anche in deroga alle disposizioni vigenti in materia di contabilità generale dello Stato, entro il limite complessivo di 50 milioni di euro annui, a valere sulle risorse finanziarie del Fondo per il finanziamento delle missioni internazionali appositamente istituito presso il Ministero dell’Economia. Tali acquisti dovranno essere diretti a soddisfare esigenze connesse alle missioni internazionali, con particolare riferimento, tra l’altro, alla revisione generale dei mezzi da combattimento e da trasporto e all’esecuzione di opere infrastrutturali aggiuntive e integrative. Viene, inoltre, stabilito che, nei casi di necessità ed urgenza, al fine di sopperire ad esigenze di prima necessità della popolazione locale, compreso il ripristino dei servizi essenziali, i comandanti dei contingenti militari che partecipano alle missioni internazionali possono essere autorizzati a disporre interventi, acquisti o lavori da eseguire in economia, anche in deroga alle disposizioni di contabilità generale dello Stato, entro il limite annuo complessivo stabilito con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il provvedimento passa ora all’esame dell’Aula.
PARERI SU ATTI DEL GOVERNO
– Schema di decreto legislativo recante testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (Atto n. 297).
La Commissione Bilancio ha espresso al Governo un parere favorevole con condizioni ed osservazioni sul provvedimento in oggetto.
Lo Schema, adottato in attuazione dell’art. 18 della L. 124/2015 (“Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”) c.d. “Legge Madia”, riordina la disciplina in materia di partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche. Sono previste, in particolare, disposizioni: sull’oggetto e l’ambito di applicazione del testo unico; concernenti la formulazione delle definizioni; sull’individuazione dei tipi di società in cui è ammessa la partecipazione pubblica; sulle condizioni e i limiti delle partecipazioni pubbliche; sulla definizione delle regole per la costituzione di società o per l’assunzione o il mantenimento di partecipazioni societarie da parte di amministrazioni pubbliche, e di alienazione di partecipazioni pubbliche; sul coordinamento della disciplina nazionale in materia di in house providing con le nuove disposizioni dettate dalla direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici; sugli organi di amministrazione e di controllo delle società a controllo pubblico; sull’introduzione di procedure di valutazione periodica della partecipazione pubblica e norme transitorie e finali, con l’abrogazione di norme in materia.
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri (se il Governo non dovesse conformarsi alle indicazioni del Parlamento, lo Schema, come previsto dalla legge delega, dovrà tornare alle Camere per il secondo parere).