Città e periferie: al via la Commissione di inchiesta su sicurezza e degrado

 

Cresce l’attenzione sulle condizioni delle città e in particolare delle loro periferie. Dopo l’avvio da parte del Governo di diversi strumenti di intervento fra cui da ultimo il Programma straordinario per le periferie previsto dalla Legge di stabilità per il 2016, anche il Parlamento inizia ad interessarsi al tema delle politiche urbane.

La Camera dei Deputati, con la Delibera 27 luglio 2016 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 184 dell’8 agosto 2016), ha istituto una Commissione parlamentare di inchiesta sullo stato della sicurezza e del degrado delle città italiane e delle loro periferie.

La Commissione, che dovrà concludere i propri lavori entro 12 mesi dalla data della sua costituzione, ha i seguenti compiti:

–          accertare le condizioni in cui versano le aree urbane, a partire da quelle metropolitane, con particolare attenzione alla situazione socio-economica, in relazione alla diversa struttura urbanistica, alla densità spaziale delle periferie e alle diverse tipologie abitative, produttive e dei servizi, alla distribuzione dei servizi collettivi, ecc.;

–          acquisire le proposte operative delle istituzioni territoriali, delle associazioni locali, delle organizzazioni di categoria, ecc.;

–          valutare le esperienze nazionali ed europee nelle quali si è raggiunto un buon livello di integrazione e dove il disagio sociale e la povertà sono stati affrontati con efficaci interventi pubblici e privati;

–          riferire alla Camera dei Deputati proponendo interventi, anche di carattere normativo, al fine di rimuovere le situazioni di degrado delle città e delle periferie.

Entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori, la Commissione dovrà presentare alla Camera dei Deputati una relazione finale sulle indagini svolte, mentre dal punto di vista operativo, avrà a disposizione uno stanziamento sul bilancio della Camera pari a € 50.000 e procederà alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria.