Tra le tematiche sottoposte al Governo: Irap; Nuovo codice degli appalti; messa in sicurezza degli edifici scolastici; estensione della cedolare secca alle locazioni a uso diverso dall’abitazione; rateazione dei debiti tributari; APE; ponte sullo stretto di Messina; riduzione tassazione PMI; Pedemontana Veneta; «Invest in Italy».
CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI / RICHIESTE AL GOVERNO
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RISPOSTA DEL GOVERNO
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Interrogazione a risposta in Commissione
S. Giacomoni, FI
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IRAP
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Considerata la giurisprudenza discordante relativamente alla sussistenza dell’obbligo per le associazioni professionali, gli studi associati e le società semplici di modesta entità, costituite da lavoratori autonomi e professionisti non iscritti ad albi di pagare l’IRAP per cui migliaia di contribuenti, si trovano esposti al rischio di dover versare non solo l’IRAP “arretrata” ma anche gli interessi e le sanzioni pari al 90 % del dovuto (sentenze n. 7291/2006 e n. 7371/2016 delle Sezioni Unite hanno affermato che le associazioni professionali, gli studi associati e le società semplici esercenti attività di lavoro autonomo sono sempre soggette ad Irap), si chiede di sapere:
– quali iniziative si intenda assumere per sanare le situazioni pregresse, fino a poco tempo fa non considerate violazioni.
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Evidenziato, tra l’altro che
– nella recente sentenza n. 7371/2016, la Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha enunciato il principio di diritto secondo cui «quando l’attività è esercitata dalle società e dagli enti, che siano soggetti passivi dell’imposta a norma del dlgs. 446/1997, art. 3, comprese quindi le società semplici e le associazioni senza personalità giuridica costituite fra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti e professioni essa, in quanto esercitata da tali soggetti, strutturalmente organizzati per la forma nella quale l’attività è svolta, costituisce ex lege, in ogni caso, presupposto d’imposta, dovendosi perciò escludere la necessità di ogni accertamento in ordine alla sussistenza dell’autonoma organizzazione».
Evidenziato, inoltre, che:
-in relazione all’assoggettamento ad Irap degli studi associati l’orientamento della giurisprudenza di legittimità è univoco da tempo, viene richiamata la sentenza n. 4578/2015, nella quale la Suprema Corte ha affermato che «l’esercizio in forma associata dell’attività, sebbene senza dipendenti o collaboratori e, comunque, con beni strumentali di esiguo valore, è circostanza di per sé idonea a far presumere l’esistenza di una autonoma organizzazione di strutture e mezzi, nonché dell’intento di avvalersi della reciproca collaborazione e delle rispettive competenze, ovvero della sostituibilità nell’espletamento di alcune incombenze, sì da potersi ritenere che il reddito prodotto non sia frutto esclusivamente della professionalità di ciascun componente dello studio e debba essere assoggettato all’IRAP, a meno che il contribuente non dimostri che tale reddito è derivato dalla sola attività dei singoli associati».
L’esercizio in forma associata dell’attività rileva, quindi, in ogni caso ai fini dell’assoggettabilità ad IRAP.
Viceministro dell’Economia e delle finanze, Luigi Casero
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Interrogazione a risposta in Commissione
T. Iannuzzi, PD
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Costo della progettazione esecutiva
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Quali iniziative e quali strumenti si intenda attivare al fine di assegnare adeguate risorse finanziarie, con un apposito fondo in conto anticipazione, al fine di consentire alle amministrazioni appaltanti e agli enti locali, di sostenere il costo per predisporre la progettazione esecutiva, da porre a base delle gare di appalto per lavori pubblici.
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Evidenziato che:
– presso la Cassa depositi e prestiti è istituito, ai sensi dell’art. 1, comma 54, legge n. 549/95, un fondo rotativo per l’attivazione della progettualità, per incentivare la realizzazione di progetti, razionalizzando e accelerando la spesa per investimenti delle amministrazioni e degli enti pubblici;
– l’articolo 70 della legge n. 289/2002, nel ridefinire il relativo ambito soggettivo ed oggettivo, ha attribuito al Fondo più ampi margini di flessibilità regolativa ed operativa proprio per rafforzare la finalità del Fondo stesso; – con la circolare CDP n. 1250 del 25 febbraio 2003 sono state impartite dettagliate istruzioni per l’accesso a tale Fondo, che ha natura rotativa in quanto le sue disponibilità vengono ricostruite attraverso i rimborsi da parte degli utilizzatori. Quanto all’ambito soggettivo, il Fondo può finanziare le amministrazioni dello Stato, le regioni, le province autonome e gli enti locali; quanto, poi, all’ambito oggettivo il Fondo medesimo può anticipare le spese necessarie per la redazione, tra l’altro, dei documenti componenti i progetti preliminari, definitivi ed esecutivi.
Sottosegretario alle Infrastrutture e ai trasporti, Umberto Del Basso De Caro
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Interrogazione a risposta in Commissione
A. Ascani, PD
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Messa in sicurezza degli edifici scolastici
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Considerato che:
-l’articolo 18, commi da 8 a 8-sexies, del DL 69/2013 (“Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”), convertito dalla legge 98/2013, ha regolato gli stanziamenti per garantire la messa in sicurezza degli edifici scolastici e finanziare misure urgenti in materia di riqualificazione e realizzare nuove strutture scolastiche. Per queste finalità il finanziamento complessivo disposto è stato di 460 milioni e 500 mila euro (triennio 2014-2016);
–gli enti locali, per accedere al finanziamento, hanno presentato alle Regioni, entro il 15 settembre 2013, i progetti esecutivi di edilizia scolastica immediatamente cantierabili e, di conseguenza, entro il 15 ottobre 2013, le Regioni hanno presentato al Ministero dell’istruzione, le graduatorie;
-il DL 192/2014 (cd. Milleproroghe) ha differito al 31 dicembre 2014 il termine per l’affidamento dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza degli istituti scolastici, nonché al 28 febbraio 2015 quello per l’affidamento dei medesimi lavori nelle Regioni in cui sono intervenuti provvedimenti di sospensione delle procedure a seguito di contenzioso;
– che vi sono ritardi nell’inoltro e nella ricezione della documentazione da caricare sulla piattaforma prevista ad hoc;
– che vi sono segnalazioni di Comuni che non hanno ancora ricevuto quanto assicurato (Fabro -Tr, Pietralunga -Pg, Valle di Nera-Pg, Castiglione in Teverina -Vt);
Si chiede di sapere come si intenda intervenire per porre rimedio a tali difficoltà.
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Evidenziato, tra l’altro, che:
–il CIPE ha assegnato, con delibera 30 giugno 2014, n. 22, 400 milioni di euro per il finanziamento di interventi di messa in sicurezza di edifici scolastici a valere sui residui dei Fondi di sviluppo e coesione 2007-2013;
– tutti i dati relativi al monitoraggio e alla rendicontazione dei finanziamenti erogati per la realizzazione degli interventi, derivanti da politiche comunitarie e di coesione, devono essere inseriti sulla Banca Dati Unitaria del Ministero dell’economia e delle finanze;
– per consentire il caricamento di tutti i dati è stato realizzato un sistema informativo tramite il quale gli enti beneficiari hanno potuto procedere all’inserimento dei dati procedurali e finanziari ed è stato possibile monitorare in tempo reale i lavori realizzati e i vari stati di avanzamento degli stessi;
– attualmente, sono 1.200 gli enti locali regolarmente registrati sulla piattaforma, che hanno correttamente inserito i dati relativi alle loro procedure. Dei 1.200 enti locali, 700 sono stati liquidati alla data del 31 dicembre 2015 e, tutti i comuni citati nell’interrogazione risultano già correttamente registrati sul sistema e già liquidati alla data del 31 dicembre 2015.
Evidenziato, inoltre, che:
-eventuali ritardi sono da attribuirsi alla necessità di verificare la correttezza di tutti i dati inseriti dagli enti locali e, in alcuni casi di attendere il nulla osta da parte della Regione di appartenenza.
Sottosegretario di Stato Istruzione, università e ricerca, Gabriele Toccafondi
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Risoluzione in Commissione
P. Laffranco, FI
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Estensione della cedolare secca alle locazioni a uso diverso dall’abitazione
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Valutare l’opportunità di rivedere la
disciplina tributaria applicabile al mercato
delle locazioni non residenziali,
per prevedere strumenti a favore
dei piccoli proprietari di immobili di modeste
dimensioni destinati a locazioni non
residenziali, verificando in particolare, l’eventualità di estendere
le norme attualmente in vigore sulla cedolare
secca anche alle locazioni ad uso diverso dall’abitazione.
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Approvata in una nuova formulazione dalla Commissione con il parere favorevole del Governo.
(8-00204)
Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Luigi Casero
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Risoluzione in Commissione
S. Moretto, PD
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Rateazione dei debiti tributari
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-Intraprendere ogni iniziativa affinché sia rispettato il dettato dell’art. 13-bis del Dl n. 113/2016, che rinvia alla definizione degli accertamenti di cui al Dlgs. n. 218/1997 (accertamento con adesione e di conciliazione giudiziale) includendovi anche gli istituti della mediazione e della conciliazione;
– riammettere, anche con un’iniziativa interpretativa aderente alla nuova normativa in vigore dal 2016, alla dilazione del pagamento anche le somme già rateizzate ad esito di conciliazione giudiziale e mediazione nel processo tributario. |
Approvata dalla Commissione con il parere favorevole del Governo.
Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Luigi Casero
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CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Mozione
A. Formisano, Misto
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APE
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-Attivare, subito dopo avere raccolto le adesioni all’anticipo pensionistico (APE), una rapidissima indagine ministeriale per definire le esigenze di personale della macchina pubblica e ad avviare con immediatezza le procedure previste dalla legge per il ripianamento degli organici nella misura necessaria ad assicurare la efficacia e la efficienza della azione amministrativa;
– mettere a punto un piano di incentivi fiscali e previdenziali finalizzati ad agevolare il turn over nel settore privato, per aumentare la produttività e la competitività delle aziende produttive, con l’obiettivo di tendere a un riavvio del processo di crescita dell’economia e dell’occupazione e al superamento dei problemi strutturali che affliggono da anni il nostro Paese e impediscono allo stesso di uscire dalle secche della stagnazione.
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Interrogazione a risposta immediata in Assemblea
A. Scotto,
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Ponte sullo stretto di Messina
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Chiarire:
– quale sia l’orientamento in merito al possibile inserimento, nell’ambito del disegno di legge di bilancio 2017, di una norma «ad hoc» per riattivare il progetto del «Ponte», destinando addirittura 2 miliardi di euro di risorse pubbliche a tale scopo, e a quanto ammontino oggi le penali che lo Stato dovrebbe pagare al Consorzio Eurolink.
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Interrogazione a risposta scritta
A. Minardo,AP (NCD-UDC)
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Riduzione tassazione PMI
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Chiarire:
– se non sia necessario, fin dalla prossima manovra di bilancio, intervenire con iniziative normative dirette a ridurre la tassazione sull’attività delle medie e piccole imprese, in modo da rilanciare un settore trainante dell’economia italiana oppure ridurre ulteriormente il costo del lavoro delle stesse.
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Interrogazione a risposta in Commissione
P. Vella, FI
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Pedemontana Veneta
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Chiarire:
– quali iniziative intraprendere per il prosieguo dei lavori della superstrada Pedemontana Veneta e se, nel caso in cui si ritenga di non completare l’opera, sia previsto uno stanziamento di appositi fondi per riportare la situazione a come era precedentemente all’avvio dei lavori, nel rispetto dei cittadini e delle imprese che hanno subito per anni i disagi dei cantieri aperti e delle pesanti modifiche alla viabilità oltre ai numerosi danni al suolo e al sottosuolo.
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Interrogazione a risposta in Commissione
T. Ciprini, M5S
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«Invest in Italy»
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Considerato che in una brochure del Ministero dello sviluppo economico «Invest in Italy» per sollecitare gli investimenti stranieri viene valorizzato il basso livello delle retribuzioni in Italia, sottolineando che «Un ingegnere in Italia guadagna in media un salario di 38.500 euro, quando in altri Paesi europei lo stesso profilo ne guadagna mediamente 48.800», viene chiesto di chiarire:
le motivazioni a fondamento della scelta di attrarre gli investitori stranieri in Italia vantando le basse retribuzioni esistenti che spesso rendono poco dignitosa la vita dei cittadini italiani, anziché investire sia sul piano dello sviluppo delle competenze e della formazione dei lavoratori per favorirne migliori condizioni di vita e di lavoro, sia nello snellimento burocratico ed in infrastrutture moderne ed efficienti in grado di superare i gap competitivi del Paese.
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SENATO DELLA REPUBBLICA
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Mozione
L. De Petris, SI-SEL
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Ponte sullo stretto
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–Astenersi da qualsiasi iniziativa volta a favorire il rilancio e la realizzazione del progetto del ponte sullo stretto di Messina, anche come infrastruttura ferroviaria, impiegando piuttosto tutte le risorse pubbliche nazionali ed europee disponibili per affrontare le vere emergenze e gli interventi di cui necessita il Paese, che vanno dal dissesto idrogeologico alla sicurezza antisismica, per finire al completamento delle opere pubbliche rimaste incompiute, prioritariamente nelle regioni del Mezzogiorno, con particolare riferimento alla regione Calabria e alla regione Sicilia;
–indicare i motivi per i quali la valutazione relativa alla riattivazione del progetto del ponte sullo stretto di Messina non abbia coinvolto in prima battuta il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, bensì la Cassa depositi e prestiti, che è comunque una società a partecipazione pubblica;
-presentare in Parlamento una relazione dettagliata, che chiarisca l’eventuale stanziamento di risorse anche a copertura degli oneri derivanti dalle procedure di contenzioso in essere, con riferimento alla realizzazione del ponte sullo stretto di Messina e che, fermo restando che la quantificazione definitiva delle penali può essere determinata in via definitiva solo in sede giudiziale, fornisca elementi sull’ammontare della richiesta di penali, vantata dal consorzio Eurolink, di cui Impregilo è capofila, nei confronti dello Stato per la mancata realizzazione del ponte sullo stretto di Messina.
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Si veda precedente del 4 ottobre 2016
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