Le Aule di Camera e Senato al termine dell’esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016, hanno approvato, in vista della prossima presentazione della manovra economico-finanziaria, due appositi Atti di indirizzo al Governo dai contenuti sostanzialmente analoghi (6-00272 e 6-00208 n. 2)entrambi a firma dei Gruppi di maggioranza.
Nelle Risoluzioni vengono chiesti numerosi impegni al Governo volti in particolare a:
– conseguire i saldi programmatici del bilancio dello Stato e quelli di finanza pubblica in termini di indebitamento netto rispetto al PIL, nonché il rapporto programmatico debito-PIL, nei termini e nel periodo di riferimento indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza e nella Relazione ad essa allegata;
– valutare l’opportunità di innalzare, già nel Documento programmatico di bilancio da inviare alle autorità europee, l’obiettivo di indebitamento netto per il 2017 fino a un massimo dello 0,4 per cento del PIL al fine di approntare strumenti anche eccezionali per mettere in sicurezza il territorio, il patrimonio abitativo e le infrastrutture scolastiche, nonché affrontare il fenomeno migratorio, ferma restando una valutazione prudenziale della crescita del PIL;
– disattivare con la prossima manovra di bilancio le clausole di salvaguardia nel 2017 per un ammontare dello 0,9 per cento del PIL, pari a 15,353 miliardi di euro, da compensare anche mediante la prosecuzione di interventi di revisione della spesa pubblica e di misure che accrescano la fedeltà fiscale e comprimano i margini di evasione ed elusione, i quali costituiscono una forma di concorrenza sleale;
– proseguire con il programma di dismissione e valorizzazione del patrimonio pubblico e di privatizzazione delle partecipazioni societarie;
– realizzare un programma di interventi di adeguamento antisismico del territorio e del patrimonio abitativo, artistico e culturale del Paese, nel cui ambito rivestono particolare importanza la manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dell’edilizia scolastica e il risanamento ambientale e idrogeologico, coinvolgendo opportunamente gli enti territoriali;
– predisporre gli interventi necessari a far risalire nel periodo di riferimento il rapporto tra investimenti pubblici e PIL, con particolare riguardo agli investimenti in infrastrutture, in campi quali l’edilizia scolastica e ospedaliera, la riqualificazione urbana (anche attraverso gli enti locali), il contrasto al dissesto idrogeologico, l’innovazione e la ricerca , utilizzando anche i cofinanziamenti nazionali dei progetti di investimento e continuando a perseguire il miglioramento dell’efficienza nelle procedure di stanziamento, spesa e monitoraggio;
– sostenere la competitività delle imprese, a disporre nella prossima legge di bilancio misure aggiuntive tra cui il “Superammortamento” e la sua declinazione in base al tipo di investimento in beni strumentali e le altre agevolazioni in favore degli investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo, il rifinanziamento del Fondo di garanzia per le PMI, gli incentivi per l’apertura del capitale delle imprese e la loro quotazione in borsa e gli interventi volti a canalizzare il risparmio privato verso l’economia reale, a favorire la crescita dimensionale e l’internazionalizzazione delle imprese;
– rafforzare la detassazione dei premi di produttività, innalzando le soglie utilizzabili elevando i tetti di reddito e ampliando la platea degli aventi diritto;
– favorire lo sviluppo delle PMI garantendo pari livello di tassazione alle diverse forme giuridiche in cui l’impresa viene ad organizzarsi, a tal fine prevedendo l’esclusione dalla base imponibile dell’IRPEF e l’assoggettamento a tassazione separata con la stessa aliquota prevista per l’IRES del reddito d’impresa degli imprenditori individuali e delle società di persone, valutando altresì la possibilità di innalzare le soglie al di sotto delle quali si accede al regime cosiddetto “dei minimi” ;
– mettere a sistema in maniera razionale e coerente tutti i recenti interventi legislativi in ambito istituzionale e finanziario degli enti locali, in particolare:
a. assicurando un ammontare di risorse in continuità con quelle previste per l’anno 2016, ai fini dell’inclusione del Fondo pluriennale vincolato come aggregato utile ai fini del calcolo del saldo;
b. definendo un assetto complessivo della finanza locale caratterizzato da semplicità, sfoltimento dei vincoli contabili, ordinamentali e della spesa per il personale superati dal nuovo assetto delle regole finanziarie, trasparenza nei meccanismi redistributivi e certezza sulle risorse;
c. garantendo l’effettivo esercizio delle funzioni fondamentali da parte delle aree vaste, anche mediante l’attribuzione di necessarie risorse finanziarie;
d. favorendo i processi di fusione e unione fra le autonomie locali;
e. considerando collegato alla manovra di finanza pubblica anche il provvedimento “Delega per la revisione dell’ordinamento degli enti locali”;
– proseguire l’azione di rilancio delle aree sottoutilizzate e di riduzione delle disparità regionali, assicurando la piena attuazione del Masterplan per il Mezzogiorno e definendo le azioni strategiche specifiche per ogni area territoriale interessata;
– adottare nella prossima legge di bilancio interventi riguardanti l’innalzamento della no tax area per i redditi da pensione, il cumulo gratuito dei periodi contributivi, le forme di sostegno all’uscita flessibile dal mercato del lavoro, l’aumento dei trattamenti pensionistici di importo basso, le misure in favore dei lavoratori precoci e usuranti, la flessibilità della previdenza complementare, tenendo conto dell’accordo tra Governo e sindacati del settembre scorso;
– valutare l’opportunità di realizzare, nell’orizzonte temporale del triennio 2017-2019, una strutturale riduzione del carico fiscale e contributivo sul lavoro e l’impresa, così da giungere ad una pressione fiscale sui nostri produttori allineata ai migliori standard europei. In tale ambito, a valutare l’opportunità di individuare, nell’ambito degli interventi volti a ridurre il carico contributivo, indicati nello scenario programmatico, ulteriori misure permanenti di riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, promuovendo in particolare l’applicazione in via strutturale di sgravi contributivi selettivi per i nuovi contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato, anche attraverso una loro rimodulazione atta a promuovere la creazione di nuovi posti di lavoro stabili e di qualità, specialmente per le donne e nelle Regioni del Mezzogiorno;
– prorogare ulteriormente le maggiorazioni delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico, rendendole effettivamente fruibili anche per i grandi condomini, al fine di tutelare l’ambiente, consentire la ripresa dell’occupazione nell’edilizia e favorire l’innovazione tecnologica nel settore.
Unitamente alle Risoluzioni sulla Nota di aggiornamento sul DEF sono state approvate, altresì, le Risoluzioni sulla Relazione al Parlamento allegata alla Nota stessa ai sensi della L.243/2012 (6-00271 e 6-00206 n. 100 )che autorizzano il Governo a utilizzare nel 2017 ulteriori margini di bilancio fino a un massimo dello 0,4 per cento del Pil, in considerazione del prolungamento della fase di debolezza dell’economia e della necessità di interventi per la messa in sicurezza del territorio e di una strategia per fronteggiare il fenomeno migratorio.
In allegato le Risoluzioni approvate.
26028-Risoluzioni al Senato.pdfApri
26028-Risoluzioni alla Camera.pdfApri