Presso la Commissione Finanze si è concluso lo svolgimento dell’Affare assegnato sulla Gestione dei crediti deteriorati assistiti da garanzia immobiliare (Affare assegnato
n.1103) con
l’approvazione di una apposita Risoluzione di indirizzo al Governo.
Nel documento, in particolare, vengono espressi i seguenti rilievi:
-viene invitato il Governo nonché le Autorità di vigilanza all’analisi dell’adeguatezza delle misure adottate negli ultimi tre anni per rendere più agevole e più veloce lo smobilizzo e la cessione dei crediti assistiti da garanzie reali, con particolare riferimento agli effetti delle norme fallimentari o parafallimentari, per individuare gli strumenti più utili ai fini di una valorizzazione degli immobili ai fini dell’economia reale;
-viene osservata la mancanza nell’attuale contesto normativo la possibilità di coinvolgere una pluralità di soggetti che, al di là della tecnica finanziaria introdotta con la normativa sulla “cartolarizzazione”, possa essere interessato nell’opera di valorizzazione degli immobili;
-viene auspicata l’adozione di ulteriori iniziative legislative da affiancare a quelle già in essere, per rendere effettiva la valorizzazione del patrimonio immobiliare posto a garanzia dei crediti in sofferenza, tenendo conto delle esigenze di solidità del sistema bancario, ma approntando altresì strumenti più flessibili, in coerenza anche con le finalità della nuova legislazione in materia (cosiddetta) fallimentare, tali da consentire al sistema delle PMI di accedere più facilmente al credito e di essere meno esposte al rischio di privazione dei beni strumentali delle aziende. A tal fine viene rilevata l’opportunità di :
– valutare l’introduzione di specifiche misure anche agevolative di carattere fiscale, per favorire l’azione dei soggetti pubblici e privati nelle iniziative di valorizzazione degli immobili a garanzia dei crediti deteriorati;
– valutare l’introduzione di misure, anche agevolative fiscali, volte a definire gli interventi possibili sui crediti detenuti dalle banche anche in un una fase precedente del loro deterioramento, prevedendo anche il diritto di prelazione grazie al quale il debitore possa estinguere la propria posizione debitoria pagando un importo pari al valore d’iscrizione della medesima, dopo la svalutazione, nel bilancio del creditore e possa ottenere la cancellazione della propria posizione di sofferenza dalla Centrale dei rischi creditizi tenuta dalla Banca d’Italia;
–invitare il Parlamento e il Governo a procedere alla revisione delle norme del codice di procedura civile in materia di conversione del pignoramento (articolo 495) rendendo più agevoli i pagamenti della prima e delle successive rate, soprattutto quando vi è evidente sproporzione tra il valore dell’immobile e il credito per cui si procede, per ridurre il rischio che le difficoltà delle PMI e delle famiglie sottraggano loro la disponibilità di beni immobili funzionali alle esigenze di lavoro e di vita.
Testo della Risoluzione approvata dalla Commissione