Le Aule della Camera dei Deputati e del Senato hanno approvato due apposite Risoluzioni di analogo contenuto (rispettivamente 6-00073 e (6-00063) n. 3 a firma dei Gruppi di maggioranza), a conclusione dell’esame, del Documento di economia e finanza 2019.
In entrambe le Risoluzioni viene chiesto l’impegno del Governo a:
– “ad adottare misure per il disinnesco delle clausole di salvaguardia fiscali del 2020”;
– “in linea con il Contratto di Governo, a continuare, nel disegno di Legge di Bilancio per il prossimo anno, il processo di riforma delle imposte sui redditi (“flat tax”) e di generale semplificazione del sistema fiscale, alleviando l’imposizione a carico dei ceti medi”;
– “ad adottare un piano di razionalizzazione, riqualificazione e di revisione della spesa pubblica ed in particolare delle amministrazioni pubbliche”;
– “a non prevedere misure di incremento della tassazione sui patrimoni”;
– “in considerazione dello stato avanzato delle iniziative per la realizzazione dell’autonomia regionale ed in particolare della condivisione espressa dal Consiglio dei Ministri dello spirito delle medesime iniziative, a dare seguito alla fase finale dei procedimenti avviati ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione ai fini dell’attuazione del cosiddetto “regionalismo differenziato”;
– “a promuovere, in tutte le sedi opportune, l’introduzione della cosiddetta “Golden rule” affinché gli investimenti pubblici produttivi non siano soggetti agli stringenti vincoli della governance economica europea”.
In fase di replica è, poi, intervenuto il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, per evidenziare, in particolare, che:
-“se una manovra correttiva verrà attuata – e verrà attuata – è quella contenuta nei due decreti che sono all’approvazione del Consiglio dei Ministri” (DL Crescita e DL Sbloccacantieri). “Essenzialmente, vengono stanziate delle risorse aggiuntive per gli investimenti e per la crescita. Sono poche risorse, ovviamente, perché noi dobbiamo rispettare gli obiettivi di deficit concordati con la Commissione europea, ma vi è una serie di misure, richieste essenzialmente anche dalle imprese, e tutte convergono nel sostenere, in questo momento difficile, le imprese e anche strutturalmente per cercare, per quanto possibile, di sostenere i programmi di investimento – perché quando c’è una fase di stagnazione non arrivano gli ordinativi ed è chiaro che la situazione è abbastanza difficile – e gli investimenti privati”;
-“un altro gruppo importante di misure è diretto a correggere nell’immediato alcune delle storture che sono nel nostro codice degli appalti e, in ogni caso, a velocizzare gli investimenti pubblici, che rimangono al centro della strategia del Governo, perché si confermano, con questo DEF, essenzialmente due obiettivi fondamentali: ridurre progressivamente il gap di crescita…..e il secondo obiettivo, che è connesso evidentemente al primo, è la riduzione del rapporto debito-PIL”;
-“il quadro di finanza pubblica delinea anche una intensificazione progressiva negli anni dell’azione di revisione della spesa. Questo anche per ampliare gli spazi necessari alla riforma del sistema fiscale, che proseguirà, come ho detto, dopo quanto attuato già nell’anno in corso. E la riforma continuerà nel momento in cui si stenderà il disegno di legge di bilancio per il 2020. Nella stessa occasione verranno adottate le misure alternative, evidentemente necessarie, atte a consentire di evitare l’aumento dell’IVA, che attualmente è previsto dalla legislazione; legge che verrà cambiata con la prossima legge di bilancio”.
In allegato i testi delle Risoluzioni approvate alla Camera dei Deputati e al Senato.
35754-Risoluzione Senato.pdfApri
35754-Risoluzione Camera dei Deputati.pdfApri