– due disegni di legge relativi, rispettivamente, al Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per il 2018, parificato dalla Corte dei conti nell’udienza a Sezioni riunite tenutasi il 26 giugno 2019 e all’assestamento del bilancio di previsione dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2019.
Il Rendiconto prende atto dei risultati conseguiti nel decorso esercizio, nell’evoluzione dei conti pubblici. Il Rendiconto generale dello Stato viene presentato nelle sue componenti del Conto del bilancio e del Conto del patrimonio.
Il saldo netto da finanziare per la competenza dell’anno, in termini di accertamenti e impegni, al lordo delle regolazioni contabili e debitorie, risulta pari a -19.986 milioni di euro, derivante da entrate finali accertate per 591.612 milioni di euro e da spese finali impegnate per 611.597 milioni di euro; l’avanzo primario si cifra in 49.199 milioni di euro. Entrambi i saldi denotano un sensibile miglioramento rispetto alle previsioni iniziali stabilite con la legge di bilancio 2018.
Il disegno di legge riguardante l’assestamento del bilancio di previsione per il 2019, riporta l’impostazione per missioni, programmi e azioni approvata con Legge 30 dicembre 2018, n. 145.
I dati del provvedimento recepiscono l’effetto del quadro macroeconomico contenuto nel DEF e le più recenti informazioni risultanti dal monitoraggio di finanza pubblica. Nel complesso, le entrate finali registrano una diminuzione di circa 1 miliardo di euro, quale risultato della riduzione di 6,7 miliardi delle entrate tributarie e dell’aumento di 5,7 miliardi delle altre entrate. Le spese evidenziano una riduzione netta di circa 2,9 miliardi di euro di competenza e 4,4 miliardi di cassa.
L’assestamento del bilancio, in termini di competenza, mostra pertanto un miglioramento di circa 1,9 miliardi di euro del saldo netto da finanziare di competenza e 3,4 miliardi di cassa.
– un decreto-legge recante misure urgenti in materia di miglioramento dei saldi di finanza pubblica, con il quale – in attesa di procedere al monitoraggio e alla relativa rendicontazione degli oneri derivante dalle misure contenute nel decreto-legge n.4 del 2019 – si dispone l’accantonamento per un importo pari ad almeno a 1,5 miliardi di euro per l’anno 2019 delle dotazioni di bilancio in termini di competenza e cassa. Gli accantonamenti sono disposti, prevalentemente, sulle disponibilità dei Fondi da ripartire che non risultano ancora finalizzate per la gestione. Per consentire alle Amministrazioni centrali dello Stato la necessaria flessibilità è comunque consentita, con decreti del Ministro dell’economia e delle finanze da comunicare alle Camere, su richiesta dei Ministri interessati, la possibilità di rimodulare i predetti accantonamenti nell’ambito degli stati di previsione della spesa, garantendo comunque la neutralità degli effetti sui saldi di finanza pubblica.
– un decreto legislativo, in esame preliminare, che introduce Modifiche ed integrazioni ai decreti legislativi 25 maggio 2017, n. 90 e n. 92, recanti attuazione della direttiva 2015/849/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 maggio 2015, nonché attuazione della direttiva 2018/843/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 2015/849/UE relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio e finanziamento del terrorismo e che modifica le direttive 2009/138/CE e 2013/36/UE.
Il Consiglio dei Ministri ha, infine, deliberato:
– l’accettazione della rinuncia da parte delle regioni Emilia Romagna, Marche e Sicilia ai ricorsi per illegittimità costituzionale promossi avverso l’articolo 13, commi 02, 03, 04, del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91, recante “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 settembre 2018, n. 108, in materia di finanziamento degli investimenti e sviluppo infrastrutturale del Paese;
– la dichiarazione dello stato di emergenza nei territori delle province di Brescia, Lecco e di Sondrio interessati dagli eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 11 e 12 giugno 2019. Per l’avvio delle prime attività di protezione civile sono stati pertanto stanziati 5 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.