Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il regolamento che riorganizza il Ministero dei beni culturali. Fra le novità il ritorno della competenza sui vincoli culturali e paesaggistici alle strutture periferiche regionali
A pochi mesi dalla riorganizzazione dell’agosto 2019 (vedi News Ance del 28 agosto 2019), è stata varata la nuova struttura del Ministero dei beni culturali e del turismo con la pubblicazione dell’apposito regolamento contenuto nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169 (G.U. 21/1/2020, n. 16).
In vigore dal 5 febbraio 2020, il nuovo regolamento – che ripristina in sostanza l’organizzazione antecedente alla riforma dell’agosto 2019 (Dpcm 76/2019) – si prefigge i seguenti obiettivi:
Per quanto di interesse del settore, si segnala il ritorno delle competenze in materia di vincoli culturali e paesaggistici alle Commissioni regionali per il patrimonio culturale (art. 47). La riforma dell’agosto 2019 aveva portato questi poteri a livello centrale presso la Direzione “Archeologia, belle arti e paesaggio” che conserva comunque la facoltà di adottare “provvedimenti di verifica o di dichiarazione dell’interesse culturale, le prescrizioni di tutela indiretta”, nonché decreti di vincolo paesaggistico (art. 16).
Le Commissioni regionali per il patrimonio culturale – organi collegiali presieduti dal Segretario regionale e composto dai Soprintendenti – oltre ai poteri di in materia di vincoli, svolgono la funzione fondamentale di Commissioni di garanzia per il riesame dei pareri, dei nulla osta e degli altri atti di assenso rilasciati dalle Soprintendenze (art. 47, comma 3).
Le Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio continuano ad essere competenti al rilascio delle autorizzazioni per l’esecuzione di lavori sugli immobili soggetti a vincolo culturale e del parere nell’ambito dell’autorizzazione paesaggistica, atti che, come tutti quelli da loro rilasciati, dovranno essere pubblicati integralmente sui propri siti internet (art. 41).
Si evidenzia infine il ripristino dell’autonomia al Parco Archeologico dell’Appia Antica, soppressa dal Dpcm 76/2019. Con riferimento ai parchi archeologici (tra cui vi sono quelli del Colosseo, Pompei, Ercolano, Sibari, Ostia Antica e Paestum) si evidenzia altresì che i relativi direttori esercitano, nel territorio di rispettiva competenza, anche le funzioni spettanti ai Soprintendenti (artt. 33 e 43).
In allegato il Dpcm 169/2019
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