Tra le priorità, il Green deal europeo confermato al centro dell’azione della Commissione, con la presentazione di una legge europea per il clima e l’attuazione del piano di investimenti per un’Europa sostenibile, accompagnato da un Fondo di sostengo per accompagnare gli Stati membri nella transizione verso un’economia climaticamente neutra.
E’ all’attenzione del Parlamento il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2020 (COM(2020)37). Nel documento, in particolare, vengono individuate sei priorità tematiche:
Un Green Deal europeo: Il programma della Commissione europea per il 2020 ribadisce la centralità del green deal (COM(2019)640) presentato nel mese di dicembre 2019 per mitigare il riscaldamento globale e rendere l’Unione europea climaticamente neutra entro il 2050, prospettando interventi in tutti i settori produttivi. In tale ambito la Commissione intende, in particolare:
-presentare una legge europea per il clima, che traduca l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 in un impegno giuridicamente vincolante (1° trimestre 2020);
rivedere (entro il 3° trimestre 2020) gli obiettivi climatici intermedi da raggiungere entro il 2030 (riduzione di emissioni di gas serra di almeno il 50-55 per cento rispetto ai livelli del 1990) e presentare una nuova strategia di adattamento ai cambiamenti climatici (4° trimestre 2020);
-dare attuazione al piano di investimenti per un’Europa sostenibile presentato il 14 gennaio 2020 (COM/2020/21) e presentare una nuova strategia in materia di finanza sostenibile (3° trimestre 2020). Il piano costituisce il pilastro finanziario del green deal e si prefigge di mobilitare, attraverso il bilancio dell’UE e gli strumenti associati, come il programma InvestEU, investimenti pubblici e privati per almeno 1.000 miliardi di euro nei prossimi dieci anni;
-introdurre un meccanismo e un fondo per una transizione giusta (COM(2020)22), volti a sostenere le regioni e i settori produttivi maggiormente colpiti dalla transizione per la loro dipendenza da combustibili fossili o da processi industriali altamente inquinanti. Il meccanismo per la transizione giusta si prefigge di mobilitare investimenti per almeno 100 miliardi di euro nel periodo 2021-2027.
Un’Europa pronta per l’era digitale: una nuova strategia europea in materia di dati consentirà all’Unione di sfruttare al massimo i dati non personali. In particolare, sarà proposta una nuova strategia industriale per l’Europa, volta al rafforzamento di capacità industriali e innovazione e una legge sui servizi digitali consoliderà il mercato unico dei servizi digitali e contribuirà a fornire alle imprese più piccole chiarezza giuridica e parità di condizioni.
Un’economia al servizio delle persone: la Commissione adotterà misure per integrare le transizioni digitali e climatiche nell’economia sociale di mercato europea. Saranno presentate proposte volte a garantire salari minimi equi ai lavoratori dell’UE e a creare un sistema europeo di riassicurazione contro la disoccupazione, oltre a iniziative tese a garantire un regime fiscale efficace ed equo. Sarà rafforzata, inoltre, la garanzia per i giovani al fine di sostenerne l’istruzione e l’accesso alla formazione e alle opportunità di lavoro.
Un’Europa più forte nel mondo: la Commissione elaborerà nuove strategie per la collaborazione con i Paesi dell’Africa e dei Balcani occidentali e continuerà a sollecitare l’avvio dei negoziati di adesione con la Macedonia del Nord e l’Albania.
Proteggere lo stile di vita europeo: la Commissione presenterà un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo — il fulcro della riforma della politica in materia di asilo. Altre iniziative contribuiranno a incrementare gli investimenti nelle competenze dei cittadini per far fronte alle sfide derivanti dalla duplice transizione digitale ed ecologica. Sarà, altresì, presentata una nuova strategia dell’UE in materia di sicurezza che definirà i settori in cui l’Unione può apportare un valore aggiunto e sostenere gli Stati membri nel garantire la sicurezza, tra cui: lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, potenziamento della cybersicurezza; aumento della resilienza delle infrastrutture critiche.
Un nuovo slancio per la democrazia europea: insieme agli altri partner e istituzioni dell’UE, la Commissione avvierà la conferenza sul futuro dell’Europa, coinvolgendo i cittadini nella definizione delle azioni dell’Unione. Sarà oggetto d’esame anche in che modo le nuove realtà demografiche incidano sui diversi profili dell’occupazione, della previdenza sociale, e sanità pubblica, della politica regionale, della connettività digitale, delle competenze.
Il programma comprende, altresì, 5 allegati concernenti: l’elenco dei 43 nuovi obiettivi strategici che fanno capo alle sei tematiche; l’elenco delle proposte per la semplificazione normativa; l’elenco completo delle proposte per la semplificazione; l’elenco delle proposte di cui si prospetta il ritiro; l’elenco delle abrogazioni.
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