Annunciato l'obiettivo del Governo di presentare, entro il 15 ottobre prossimo alla Commissione UE, le linee principali del piano nazionale di ripresa e resilienza, con i cluster progettuali e l'allocazione delle risorse, insieme al consueto Documento programmatico di bilancio
Si è svolta il 15 c.m. l’audizione del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri presso le Commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera, sull’individuazione delle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund.
Il Ministro ha, tra l’altro, evidenziato in apertura, come tale strumento rappresenti “un punto di svolta per il rilancio dell’economia” e “una occasione irripetibile per uscire da un lungo periodo di stagnazione e da una crisi senza precedenti a causa della pandemia, tornando allo sviluppo e a investire sul futuro, dare ai giovani nuove opportunita’ di lavoro e per vivere in un paese piu’ avanzato e piu’ rispettoso dell’ambiente”. Al riguardo, ha comunicato l’invio, nella medesima giornata dell’audizione (15 settembre) delle linee guida del Recovery plan italiano al Parlamento da parte del Presidente del Consiglio.
Si è poi soffermato, tra l’altro, sullo stato di avanzamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). In tal senso, ha ribadito che “il processo legislativo è in corso e richiede ancora qualche mese di lavoro. Il consiglio europeo ha concordato alcuni elementi quindi nel testo sono stati già fissati una serie di vincoli delle risorse, tra cui 37 interventi in chiave ambientale ed ecologica”.
Ha riferito, inoltre, che “l‘obiettivo del Governo e’ presentare alla Commissione europea le linee principali del Pnrr con le priorita’ e i cluster progettuali il 15 ottobre unitamente al Documento programmatico di bilancio, ricordando che prima di quel momento il Governo approvera’ la Nadef e gia’ in quel documento si indichera’ come il PNRR e gli investimenti si andranno a inserire nella programmazione triennale di bilancio.
Ha sottolineato, inoltre, che “ci sara’ una prima bozza e sara’ gia’ un utile momento di confronto col Parlamento, una prima fase in cui darete indicazioni sulle linee guida. Poi, nella seconda fase ci sara’ un documento piu’ ampio con cifre e articolazioni che e’ quello del 15 ottobre e poi una terza fase con il piano ufficiale, finale e il monitoraggio sulla sua esecuzione, quando sara’ validato dalla Commissione. Il documento finale dovra’ illustrare nel dettaglio progetti e obiettivi, ma anche tutte le tappe temporali di esecuzione e realizzazione degli investimenti da cui dipende l’erogazione fondi, sara’ molto ampio e articolato”.
Più in particolare, la presentazione ufficiale del PNRR avverrà nel primo momento utile (appena il programma di Next generation EU sarà in GU)–quindi ben prima del termine di aprile indicato dalla Commissione UE– “per essere nel gruppo di testa dei Paesi”.
Dopo la presentazione dei piani di ciascun Paese, la Commissione UE avrà due mesi per le sue valutazioni, l’Ecofin approverà il piano con atto di attuazione a maggioranza qualificata e avrà 4 settimane di tempo – da quel momento arriverà il 10% delle risorse, poi ci saranno erogazioni ogni sei mesi.
In riferimento alla programmazione di bilancio, ha sottolineato che “il governo utilizza i grants per consentire un aumento degli investimenti pubblici affinché si possa stimolare la crescita del pil, mentre per i prestiti è orientato a massimizzare le risorse disponibili. Ha quindi confermato l‘intendimento di conseguire una significativa discesa del rapporto debtio/Pil non solo nel primo anno di recupero dell’economia che auspichiamo sia il 2021: questa discesa vogliamo che continui anche negli anni successivi onde rientrare guradualmente sui livelli prepandemici e nel lungo termine conseguire una ulteriore riduzione”.
In relazione all’ impatto positivo sulla crescita e sul rapporto debito pubblico/pil delle riforme del piano, il Ministro ha sottolineato l’importanza non solo della caratteristica della quantità ma anche della qualità e del moltiplicatore delle riforme.
Il Ministro ha, quindi, concluso evidenziando come il recovery plan rappresenti una opportunità unica di rilanciare gli investimenti e che occorrerà una grande prova di responsabilità e un salto di qualità da parte di tutte componenti sociali ed economiche. Nei prossimi mesi si passerà ad una fase più concreta di definizione del piano ed ogni progetto dovrà essere valutato, in particolare, sulla base della capacità di rilanciare crescita e occupazione e diminuire divario sociale.
Link al Comunicato del Ministero sull’audizione su Recovery Fund
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