• cerca twitter sharing button Stampa Contatti Area Riservata
logoancelogoancelogoancelogoance
  • Chi siamo
        • CHI SIAMO

        • Identità e Valori
        • Storia
        • Statuto
        • Codice Etico
        • Carta dei Servizi
        • GOVERNANCE

        • Consiglio di presidenza
        • Organi ANCE
        • Struttura
  • Sistema Ance
        • SISTEMA ANCE

        • ANCE Territoriali
        • ANCE Regionali
        • ANCE Giovani
        • Settori specialistici
        • La rete
        • Il sistema Ance si articola su tutto il territorio nazionale ed è composto da 88 Associazioni Territoriali e 20 Organismi Regionali. Centri di eccellenza di una rete associativa diffusa in modo capillare e in grado di rispondere alle reali esigenze delle imprese del settore.
  • Attività
  • Temi
          • Inps, circolare n 91/2025: Decreto attuativo Bonus Donne – Decreto Coesione
            14 Maggio 2025
          • Inps, circolare n 90/2025: Decreto attuativo Bonus Giovani – Decreto Coesione
            14 Maggio 2025
        • Studi e analisi
        • Opere pubbliche
        • Edilizia e territorio
        • Finanza d'impresa
        • Fiscalità e incentivi
        • Lavoro, welfare e sicurezza
        • Transizione ecologica e sostenibilità
        • Tecnologia e digitalizzazione
        • In Europa e all'estero
        • Governo e Parlamento
        • Comunicazione e media
        • Formazione e cultura
  • Appuntamenti
  • Cerca
  • HTML personalizzato
  • HTML personalizzato
Audizioni e proposte, Governo e Parlamento

Made in Italy, Ance: manca una vera politica industriale di lungo periodo per il settore

17 Febbraio 2023
Categories
  • Audizioni e proposte
  • Governo e Parlamento
Tags
facebook sharing buttontwitter sharing buttonlinkedin sharing buttonemail sharing button whatsapp sharing button
image_paperclip Allegati
image_pdfStampa

Si è svolta il 17 febbraio l’audizione dell’ANCE in videoconferenza presso la Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sul made in Italy: valorizzazione e sviluppo dell’impresa italiana nei suoi diversi ambiti produttivi.

Il Vicedirettore generale dell’ANCE, Romain Bocognani, ha espresso in premessa la forte preoccupazione del settore per il decreto legge approvato il 16 febbraio in CdM che blocca la cessione di nuovi crediti da bonus senza individuare una soluzione per i crediti incagliati pregressi, rischiando di affossare famiglie ed imprese.

Il Presidente della Commissione, On. Gusmeroli (Lega), ha rassicurato sull’orientamento dell’Esecutivo ad individuare soluzioni anche con le Associazioni di categoria coinvolte, che saranno incontrate il 20 febbraio.

 

Il Vicedirettore sul tema dell’audizione ha quindi evidenziato che fino ad oggi è mancata una strategia, una visione di politica industriale che sia l’occasione per fare avanzare le imprese verso profili più competitivi, recuperando produttività e facendo emergere tutto il potenziale valore, ancora inespresso, della ampia e trasversale filiera.

Le conseguenze sono evidenti nella struttura del settore che ha risentito, inoltre, dei profondi cambiamenti intervenuti negli anni della crisi, a partire dal 2008.

Tra il 2008 e il 2018, la produzione si è ridotta di circa il 35%. Ad eccezione della manutenzione straordinaria degli edifici abitativi, tutti gli altri comparti che compongono il settore delle costruzioni hanno subito flessioni significative, che hanno raggiunto contrazioni superiore al 50% per gli investimenti in opere pubbliche.

Gli effetti sull’occupazione e sul tessuto produttivo sono stati durissimi ed hanno comportato l’uscita dal settore di circa 600.000 occupati e oltre 143mila imprese.

Il settore delle costruzioni è caratterizzato da una offerta produttiva estremamente frammentata:

  • circa 500mila imprese edili, pari a circa l’11% dell’offerta produttiva dell’intero sistema industriale italiano;
  • il sistema produttivo è fondato sulla micro, piccola e media impresa (2,7 addetti ad impresa), che vede spesso la prevalenza di ditte individuali, liberi professionisti e lavoratori autonomi;
  • in 11 anni il settore si è sostanzialmente desindustrializzato, oltre il 60%, ovvero circa 300mila imprese, è costituito da imprese con solo un addetto; il 34% ricade nella fascia 2-9 addetti. Il 94% delle imprese di costruzioni ha meno di 10 addetti.

Anche in termini di fatturato, risultano giri d’affari piuttosto contenuti: quasi il 90% delle imprese di costruzioni dichiara di avere un fatturato inferiore ai 500mila euro.

Il settore delle costruzioni, negli ultimi due anni, ha registrato un importante incremento dei livelli produttivi (+34,5% nel biennio 2021-2022) arrivando a rappresentate il principale motore di crescita dell’economia italiana. Circa un terzo, infatti, della crescita del Pil nei periodi considerati è attribuibile all’edilizia.

Il settore delle costruzioni rappresenta il 9,6% del Pil e dà lavoro a oltre 1,4mln di persone.

Se si ricomprendendo anche le attività ad esso collegate (ricomprese quelle immobiliari), arriva a rappresentare il 22% del Pil, attivando una filiera collegata a quasi il 90% dei settori economici, in grado di generare l’effetto propulsivo più elevato sull’economia tra tutti i comparti di attività industriale. Il 95,8% degli acquisti effettuati dal settore delle costruzioni è, infatti, prodotto dal sistema produttivo nazionale e solo il 4,2% degli acquisti è rappresentato da prodotti di importazione.

In questo contesto si è inserito il PNRR, una grandissima opportunità di sviluppo per l’economia e per il settore delle costruzioni, coinvolto nella realizzazione di circa la metà del Piano europeo (108 miliardi di investimenti).

L’Ance ritiene che la priorità sia dare attuazione agli investimenti e alle riforme, senza rimettere in discussione l’impianto complessivo del PNRR. In questo modo sarà possibile evitare l’ennesimo “effetto montagne russe”, un fenomeno non nuovo rispetto all’andamento dell’economia negli ultimi anni.

 

Nel lungo termine, il settore e l’intera filiera delle costruzioni sono chiamati a ricoprire un importante ruolo nella realizzazione degli interventi di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare contenuti nella proposta di Direttiva europea appena approvata dalla Commissione Industria del Parlamento europeo divenendo i principali attori nel percorso di realizzazione di uno sviluppo sostenibile, duraturo, giusto.

Percorso sicuramente molto complesso considerando che entro il 2030 (2033 per gli edifici residenziali), circa 2 milioni di edifici dovranno essere riqualificati energeticamente (i peggiori, classificati in classe G, dovranno essere portati nella classe E).

Questo significa, secondo le stime dell’Ance, che ogni anno, fino al 2033, dovranno essere ultimati oltre 200.000 interventi su singoli edifici, per un costo stimato tra i 40 e i 60 miliardi di euro.

Una sfida molto ambiziosa, se si pensa che con gli incentivi del 110% sono stati realizzati poco meno di 100.000 interventi nel 2021 e 260.000 nel 2022.

Un obiettivo irraggiungibile senza un sistema di incentivi e di strumenti finanziari adeguati, che non potrà mai essere raggiunto confidando sulle sole disponibilità economiche dei proprietari. 

L’esperienza dei risultati precedenti al Superbonus di interventi su interi edifici (quelli che l’Europa ci impone di realizzare) mostra numeri insignificanti (2.900, in media di anno, tra il 2018 e il 2020). Con questi ritmi, la decarbonizzazione del patrimonio edilizio, fissata per il 2050, sarebbe completata in un orizzonte di 3.800 anni. Alla luce della bozza di Direttiva, il primo step, fissato sul 15% degli edifici, non sarebbe raggiungibile prima di 630 anni.

 

Il 2022 è stato un anno eccezionale per i mercati delle materie prime, con prezzi che in molti casi hanno raggiunto i picchi più alti degli ultimi 10 anni o addirittura superato il loro massimo storico.

Gli indicatori a nostra disposizione mostrano segnali di discesa per le materie plastiche e per il legno, mentre continuano ad aumentare i prezzi degli altri materiali da costruzioni, sebbene, in rallentamento rispetto agli eccezionali livelli dello scorso anno.

La situazione è, comunque, ancora preoccupante.

  • Il ferro tondo per cemento armato, +54,1% registrato nel 2021 e 37,2% nel 2022;
  • il bitume +35% nel 2021 e +34,3% nel 2022.

Con riferimento ai prodotti energetici si registra nel 2022 l’aumento complessivo del prezzo dell’energia del +142,5%. Su tale dinamica ha inciso l’impennata del gas naturale che, nell’anno scorso anno ha mostrato un incremento di prezzo del +179,7% (quasi 3 volte rispetto al valore del 2021).

Questo andamento dei prezzi dei materiali da costruzione e dei prodotti energetici mette fortemente a rischio i cantieri italiani, a partire da quelli del PNRR. Gli aumenti registrati sono mediamente del 35/40%.

Il Governo è intervenuto più volte per affrontare le conseguenze degli aumenti dei costi nei lavori pubblici. A maggio 2022, con il Decreto Legge n. 50/2022 (Decreto “Aiuti”), sono state stanziate risorse significative. Tuttavia, le modalità di accesso ai fondi e le procedure per l’assegnazione delle risorse risultano complesse e stanno richiedendo tempi piuttosto lunghi, con conseguenti ritardi soprattutto, nell’avvio delle nuove procedure di affidamento dei lavori.

Al momento, infatti, si registrano gravi ritardi nei trasferimenti alle imprese di costruzioni da parte delle stazioni appaltanti dei fondi per compensare i lavori in corso degli extra costi dovuti agli eccezionali rincari dei prezzi delle materie prime registrati negli ultimi due anni.

Occorre un intervento urgente per sbloccare i pagamenti alle imprese:

  • dei fondi per il secondo semestre 2021 è stato pagato dal MIT solo il 13%,
  • dei fondi per il periodo gennaio-luglio 2022 è stato pagato dal MIT solo il 2%,
  • per i fondi per il periodo agosto-dicembre 2022, è appena iniziata l’istruttoria.

Con questo ritmo, le imprese aspetteranno ancora anni prima di essere ristorate.

In questo contesto, sussiste il concreto rischio che anche gli appalti in corso, a partire da quelli del PNRR, si fermino per la mancanza di liquidità dovuta ai ritardi nei riconoscimenti alle imprese.

Al riguardo, l’Ance ha individuato due proposte:

  • la prima riguarda la possibilità per il Ministero delle infrastrutture e trasporti di anticipare alle stazioni appaltanti una parte dei fondi per il caro materiali richiesti nel 2022 e non ancora erogati. Tale proposta si rende necessaria visto che, solo considerando le opere in corso non prioritarie (non PNRR), al momento risultano ancora da istruire circa 11.000 domande e che le richieste formulate sono inferiori alla dotazione dei fondi;
  • la seconda riguarda la possibilità di accedere ai fondi per il caro materiali per il 2023 anche per chi ha avuto accesso ai fondi destinati alle opere in corso nel 2022, superando il “sorprendente” divieto contenuto nella Legge di Bilancio 2023. Si tratta di risorse utilizzabili per lavori eseguiti in annualità diverse, pertanto la limitazione prevista non appare giustificabile ed al contrario, è fortemente negativa perché i cantieri rischiano di bloccarsi.

Ad ogni modo, per l’Ance risulta prioritario introdurre strutturalmente una revisione prezzi basata sugli standard europei e internazionali.

 

Le costruzioni a oggi si possono considerare tra le filiere meno digitalizzate, richiedendo un grande sforzo di crescita da parte di tutti gli attori. ANCE crede in questa evoluzione tecnologica, schierandosi in prima linea per favore lo sviluppo delle proprie imprese e del mercato.

L’ultimo esempio del suo impegno è l’aggiudicazione della call per i Poli Europei di Innovazione Digitale con il progetto DIHCUBE: un Digital Innovation Hub esclusivamente dedicato alle costruzioni e l’ambiente costruito

ANCE ha individuato le seguenti misure di supporto prioritarie per il settore delle costruzioni:

  • La creazione di un polo di innovazione digitale dedicato alla filiera delle costruzioni e inserito nella rete degli Digital Innovation Hub europei (EDIH).
  • Piano Edilizia 4.0. l’obiettivo di incentivare le imprese edili ad adottare processi e strumenti digitali per una maggiore sicurezza e l’efficienza. Si ritiene quindi necessario compiere delle integrazioni normative per contestualizzare questi strumenti all’interno della filiera.
  • Promuovere la creazione di una Piattaforma Nazionale delle Costruzioni, come luogo di incontro digitale del settore.

 

Sul tema delle misure per favorire l’internazionalizzazione delle imprese di costruzione ha inoltre indicato tre priorità:

  • Creazione di un fondo per il finanziamento degli Studi di fattibilità: già impiegato con successo da diversi anni in altri Paesi europei, come Francia e Spagna che vi stanno oggi investendo ancora di più nell’ambito dei rispettivi PNRR – viene offerto dallo Stato ai Paesi target (con risorse a fondo perduto) al fine di valorizzare tecnologie e forniture nazionali, consentendo di fatto di esportare all’estero l’eccellenza dell’intera filiera produttiva.
  • Accordi G2G: l’Italia, al pari di altri paesi, dovrebbe firmare Accordi G2G nel settore delle infrastrutture, come viene fatto oggi nel campo della Difesa
  • Trattamento fiscale dei lavoratori italiani all’estero: in Italia abbiamo una tassazione ancora molto elevata rispetto agli altri Paesi. Questo rende le nostre imprese meno competitive rispetto ai nostri diretti competitors. Su questo tema, sarebbe quindi necessario un intervento del Governo.

 

Per il dettaglio della posizione ANCE si allega il documento consegnato agli atti della Commissione.

 

Allegati
Memoria_ANCE__Made_in_Italy_CS_rev1
Apri

Per informazioni rivolgersi a:
Direzione Relazioni Istituzionali e Affari Esteri
Tel. 06 84567 417 / 464
E-Mail: relazioniistituzionali@ance.it
Share
Copyright © 2021 ANCE. Tutti i diritti riservati.
Privacy
Arianna Net
Società di servizi
Lavora con noi
Cookie Policy
Arianna CE
Social Media Policy
Aiuti di Stato
Segnalazioni Whistleblowing
Copyright © 2021 ANCE. Tutti i diritti riservati.
Utilizzando il nostro sito web si acconsente all'uso dei cookie anche di terze parti.
Leggi di piùChiudi
Manage consent

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA
ANCELogo Header Menu
  • Chi siamo
    • Identità e Valori
    • Storia
    • Statuto
    • Codice Etico
    • Carta dei Servizi
    • Consiglio di presidenza
    • Organi ANCE
    • Struttura
  • Sistema Ance
    • ANCE Territoriali
    • ANCE Regionali
    • ANCE Giovani
    • Settori specialistici
    • La rete
  • Attività
  • Temi
    • Studi e analisi
    • Opere pubbliche
    • Edilizia e territorio
    • Finanza d’impresa
    • Fiscalità e incentivi
    • Lavoro, welfare e sicurezza
    • Transizione ecologica e sostenibilità
    • Tecnologia e digitalizzazione
    • In Europa e all’estero
    • Governo e Parlamento
    • Comunicazione e media
    • Formazione e cultura
  • Appuntamenti
  • twitter sharing button

    Stampa Contatti



    Area Riservata
    Le posizioni Ance
    Caro materiali
    Codice appalti
    PNRR
    Rigenerazione urbana
    Sicurezza sul lavoro
    Le posizioni Ance
    Caro materiali
    Codice appalti
    PNRR
    Rigenerazione urbana
    Sicurezza sul lavoro