Cantieri incompiuti sono 40.000, rischio tribunali intasati. Il decreto Superbonus “non riduce in nessun modo il problema delle famiglie e delle imprese e la soluzione individuata rischia piuttosto di favorire l’abbandono dei cantieri e le opere incompiute”. E’ il giudizio dell’Ance che, ascoltata in audizione alla commissione Finanze della Camera, stima in 40.000 il numero di cantieri condominiali incompiuti, per un totale di circa 350.000 famiglie coinvolte e un valore dei contratti pari a 28 miliardi di euro. Secondo i costruttori, con il dl “si acuisce fortemente il rischio di decine di migliaia di contenziosi tra condomini e imprese e viene reso vano lo sforzo compiuto dallo Stato per finanziare un sistema di incentivi volto ad efficientare il patrimonio edilizio esistente”. Il decreto rischia quindi di produrre “solo scheletri urbani con cantieri fermi e tribunali intasati, premiando i furbi che hanno intascato fondi pubblici senza finire i lavori”.
L’Ance ha quindi individuato due ipotesi di integrazione delle nuove disposizioni, tra loro alternative. La prima è una proroga del Superbonus per le spese sostenute sino al 29 febbraio 2024, riconoscendo la stessa percentuale di detrazione riconosciuta al 31 dicembre 2023 (110% o 90%, a seconda della data della delibera assembleare e della presentazione della Cilas) per interventi, sia “trainanti” che “trainati” effettuati su condomini, o su edifici composti da massimo 4 unità e interamente posseduti da una persona fisica; per i quali è stata esercitata l’opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura; o realizzati, al 31 dicembre 2023, per almeno il 60% dell’intervento complessivo. La seconda è la possibilità di emissione di un Sal straordinario al 29 febbraio 2024, così da far rientrare nel Superbonus al 110% (o al 90%) tutti i lavori realizzati entro tale data e con possibilità di optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, anche se il Sal non raggiunge le percentuali minime previste dalla norma (30%, 30% e 40%). Consentire di “chiudere ordinatamente” l’esperienza del Superbonus, attraverso l’emissione di un Sal straordinario o la concessione una mini proroga di poche settimane “solo ed esclusivamente per concludere i cantieri con un elevato stato di avanzamento” permetterebbe, secondo le stime dell’Ance, di salvare circa 25.000 cantieri e più di 220.000 famiglie.
Fonte Ansa
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