Nel question time svolto in Aula della Camera il Ministro per la protezione civile Musumeci ha risposto all’Interrogazione (n. 3-01232 prima firmataria On. Gadda del Gruppo IV) sulle iniziative a favore della popolazione dei Campi Flegrei, con particolare riferimento al potenziamento delle politiche abitative, alla previsione di una moratoria sui mutui e all’attuazione del piano intermodale sulle vie di fuga.
Il Ministro, nella sua risposta, ha evidenziato in particolare che:
-il Governo ha già adottato importanti misure di prevenzione dei rischi connessi ai vari fenomeni. Lo ha fatto col decreto-legge n. 140 del 2023, dopo avere incontrato i sindaci dell’area e il rappresentante della regione Campania.
-In primo luogo, l’approvazione del piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate, direttamente interessate dal fenomeno bradisismico, e delle conoscenze sulla relativa pericolosità locale; il piano straordinario ha provveduto ad una prima delimitazione di una zona di intervento, che ha avuto già il parere favorevole della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi. Il decreto-legge n. 140 ha, inoltre, affidato alla regione Campania, in raccordo con il nostro Dipartimento nazionale di Protezione civile, il coordinamento delle attività di comunicazione rivolte alla popolazione, attività questa mai esercitata in quella zona.
È stata prevista anche l’elaborazione di uno specifico piano speditivo di emergenza, tenendo conto anche delle esigenze delle persone con disabilità in caso di recrudescenza del fenomeno di cui abbiamo fatto cenno. L’elaborazione del piano si è conclusa il 12 dicembre dello scorso anno e, quindi, è pienamente operativo.
-Tenuto conto dell’evoluzione del fenomeno bradisismico, sono al vaglio del Governo ulteriori misure finalizzate a fronteggiare il contesto di criticità, rafforzando quanto già disposto dal decreto n. 140. Sono essenzialmente tre gli ambiti di intervento soprattutto nel patrimonio privato, per il quale stiamo procedendo alla ricognizione della vulnerabilità, essenzialmente 4.000 edifici, di cui 1.250 in una zona ad elevato rischio sismico. Il Governo in questi giorni sta tentando di quantificare le risorse necessarie e credo di poter dire che entro qualche settimana sarà varato il secondo decreto-legge, per passare dalla fase ricognitiva alla fase realizzativa. Quanto alle case lesionate dalla scossa 4.4, si procede con i sopralluoghi da parte dei tecnici e del personale dei vigili del fuoco. Una volta avuto il quadro completo della ricognizione, il Governo stanzierà le relative risorse per consentire il ripristino dell’abitabilità nelle case danneggiate.
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