Il 13 maggio 2024 il Commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton ha comunicato il ritiro di due consorzi di provenienza cinese da una gara d’appalto pubblico per la costruzione di un parco fotovoltaico in Romania, dal valore di 375 milioni di euro e parzialmente finanziato dall’Unione Europea.
Il primo consorzio comprendeva ENEVO, società di consulenza con sede rumena, e LONGi Solar Technologie GmbH, filiale tedesca di LONGi Green Energy Technology Co, Ltd, azienda quotata alla Borsa di Hong Kong leader nello sviluppo, nella produzione e nella manutenzione di wafer, celle e moduli fotovoltaici. Il secondo consorzio era composto invece da due società possedute e controllate da Shanghai Electric Group Co, impresa statale cinese specializzata nella produzione di energia e nella fornitura di servizi di stoccaggio di idrogeno ed energia eolica e solare.
La partecipazione delle società alla procedura di gara non è stata interrotta dalla Commissione europea, che ha solo preso atto dell’avvenuto ritiro attraverso una dichiarazione del Commissario Breton. Il ritiro da parte delle società cinesi, tuttavia, è avvenuto in seguito all’apertura di un’indagine da parte della Commissione, ai sensi del regolamento sulle sovvenzioni estere, nei confronti della procedura svolta da un’amministrazione aggiudicatrice rumena (Societatea PARC FOTOVOLTAIC ROVINARI EST S.A.) per la progettazione, la costruzione e la gestione di un parco fotovoltaico in Romania con una capacità di 454,97 MW.
Il regolamento sulle sovvenzioni estere (Foreign Subsidies Regulation, FSR) è entrato in vigore il 12 luglio 2023. Questo nuovo insieme di norme consente alla Commissione di affrontare le distorsioni causate dalle sovvenzioni estere, permettendo così all’UE di garantire condizioni di parità per tutte le imprese che operano nel mercato interno, pur rimanendo aperta al commercio e agli investimenti.
A norma del regolamento sulle sovvenzioni estere, le imprese sono tenute a notificare le loro gare di appalto pubblico nell’UE quando il valore stimato dell’appalto supera i 250 milioni di euro e quando l’impresa ha ricevuto almeno 4 milioni di euro di contributi finanziari esteri da almeno un paese terzo nei tre anni precedenti la notifica. A seguito dell’esame preliminare di tutte le comunicazioni, la Commissione ha ritenuto giustificato avviare un’indagine approfondita per le due offerenti, in quanto vi sono indicazioni sufficienti del fatto che a entrambi sono state concesse sovvenzioni estere distorsive del mercato interno.
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