È aperta fino alle ore 12:00 del 31 luglio 2024 la procedura informatica Invitalia per la richiesta di incentivo relativa a investimenti per l’efficienza energetica e la riqualificazione antisismica di immobili a uso ricettivo, quali strutture alberghiere, agrituristiche, fieristiche, congressuali.
Le imprese alberghiere o che gestiscono strutture ricettive possono accedere all’incentivo PNRR regolato dal decreto ministeriale 28 dicembre 2021 e dall’Avviso pubblico del 7 maggio 2024, con l’obiettivo di sostenere gli investimenti nel settore del turismo e in particolare gli interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale (misura M1C3 – Investimento 4.2.5).
Due sono le forme di incentivazione previste:
Viene concesso in base alla dimensione del soggetto richiedente e alla collocazione territoriale, per una percentuale dei costi e delle spese ammissibili, che per il Sud Italia parte dal 30% per le micro imprese e scende fino al 10% per i soggetti di grande dimensione.
La durata minima del finanziamento è di 4 anni mentre quella massima di 15 anni (inclusi 3 anni di preammortamento massimi).
Le tipologie di intervento ammesse agli incentivi sono le seguenti:
L’intervento deve essere avviato successivamente alla presentazione della domanda di incentivo. Le spese ammissibili sostenute, al netto dell’IVA, dovranno essere comprese tra 500 mila euro e 10 milioni di euro, e ricadere tra le seguenti tipologie:
Gli interventi dovranno essere completati entro il 31 dicembre 2025.
A livello generale, gli interventi devono essere conformi alla normativa ambientale, nazionale e dell’Unione europea, sul principio DNSH (“non arrecare un danno significativo”), in particolare alla Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e agli orientamenti tecnici sull’applicazione dello stesso principio DNSH.
Tale conformità deve essere dichiarata nell’ambito della domanda di incentivo nell’apposita dichiarazione PNRR e DNSH, presente nella modulistica.
Più in dettaglio, per quanto riguarda gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione, deve essere assicurato il rispetto delle condizioni indicate nella Scheda n. 2 dell’Allegato alla Circolare MEF n.33 del 13 ottobre 2022 “Aggiornamento Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente – DNSH”. L’ultimo aggiornamento risale a maggio 2024 ed è allegato alla presente news.
La Scheda fornisce indicazioni operative per tutti gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici, differenziate a seconda che si preveda un contributo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici (c.d. Regime 1) o il mero rispetto del principio DNSH (Regime 2).
Si evidenzia che l’investimento PNRR in cui rientra l’incentivo (misura M1C3 – Investimento 4.2.5) contempla entrambi i regimi, in funzione della tipologia di intervento.
Di fatto, tuttavia, in entrambi i regimi per l’aspetto energetico è richiesto il rispetto dei medesimi Requisiti minimi del 26 giugno 2015: ad esempio, se si tratta di una ristrutturazione importante di primo o secondo livello, essa sarà considerata di Regime 1 e dovrà essere corredata dagli APE redatti prima e dopo l’intervento di ristrutturazione. Interventi di efficienza energetica più limitati o anche la riduzione del rischio sismico dell’edificio, non associata a riqualificazione energetica, vengono considerati di Regime 2 e richiedono soltanto la verifica del rispetto dei requisiti minimi, senza dover redigere l’APE.
L’economia circolare è inclusa tra gli aspetti da considerare. A questo riguardo, il requisito da dimostrare prevede che almeno il 70% (in termini di peso) dei rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi prodotti in cantiere sia preparato per il riutilizzo, il riciclaggio e altri tipi di recupero di materiale. Il rispetto del criterio “Demolizione selettiva, recupero e riciclo” di cui ai CAM Edilizia (D.M. 23 giugno 2022) assolve automaticamente al rispetto del principio DNSH.
Sul sito Italia Domani è possibile reperire la documentazione aggiornata relativa al rispetto del principio DNSH, comprese le check list per una valutazione dei requisiti richiesti dalla normativa (per l’incentivo in esame si veda la Scheda 2 – Ristrutturazioni e riqualificazioni di edifici residenziali e non residenziali).
Sul sito di Invitalia è presente la sezione dedicata all’incentivo, con tutta la modulistica richiesta e da cui è possibile inoltrare la domanda.
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