
Nei cantieri temporanei o mobili, la sicurezza e la salute dei lavoratori sono esigenze imprescindibili che tutte le imprese e i soggetti coinvolti nella gestione devono soddisfare. Questo obiettivo può essere raggiunto anche attraverso una gestione ottimizzata e accessibile della documentazione prevista dalla normativa. Di qui l’importanza della prassi di riferimento UNI/PdR 168:2024 sulla “Gestione digitale della documentazione in materia di tutela della salute e sicurezza del lavoro nei cantieri temporanei o mobili”, alla cui stesura ha collaborato anche Ance.
La nuova prassi di riferimento di rivolge, in particolare, a:
La UNI/PdR definisce, in particolare, i requisiti e i livelli di sviluppo per la realizzazione di un ambiente informativo condiviso e collaborativo, supportato da strumenti digitali, atto alla gestione della documentazione di sicurezza e salute per i cantieri temporanei o mobili in conformità alla legislazione vigente. La modulistica allegata (appendice B), può essere digitalizzabile ma attenzione: non fornisce indicazioni per la predisposizione e/o applicazione di un piano per la salute e sicurezza all’interno di un cantiere.
In sostanza, la prassi di riferimento è stata elaborata per delineare, secondo un approccio sistemico, la gestione dei documenti previsti dalle attuali norme sulla salute e la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, con l’obiettivo di semplificare le procedure del loro inserimento nell’ACDatSS (Ambiente di Condivisione Dati di Salute e Sicurezza) nei 3 diversi livelli di sviluppo crescente (LS1-LS2-LS3).
Si tratta, insomma, di una importante guida a disposizione delle organizzazioni, nell’adozione di soluzioni digitali scalabil:, dall’utilizzo di archivi condivisi a sistemi avanzati integrati con tecnologie BIM e blockchain, fino al Digital Twin di un opera in costruzione. Questa digitalizzazione favorisce un monitoraggio più efficace e tempestivo delle attività di sicurezza, tutelando i lavoratori e rispondendo alle sfide della modernizzazione nel settore delle costruzioni.
Per la strutturazione dei flussi documentali tra i diversi attori la UNI/PdR utilizza la “Matrice di Responsabilità”, individuata dall’acronimo anglosassone RACI, presente nell’Appendice A. Tale matrice consente di chiarire ai soggetti interessati il loro ruolo e la loro responsabilità per ciascun documento previsto o decisione o scadenza connotanti un procedimento, in linea con quanto previsto dal Titolo IV del D. Lgs. n. 81/08.
Nella predetta matrice RACI, le azioni che producono documenti sono state classificate in 5 macroaree:
Avvio del procedimento
Gestione Imprese Sub-Affidatarie
Gestione Lavoratori Autonomi
Gestione ordinaria Impresa Affidataria
Gestione ordinaria del Coordinatore per l’Esecuzione
Sulla base del flusso documentale individuato dalla matrice RACI, è possibile impostare la gestione delle abilitazioni (eventualmente autenticate) di accesso al cloud (nel caso LS1) o all’ACDat (nei casi LS2, LS3).
Per approfondire i dettagli vai alle sezioni lavoro, welfare e sicurezza e tecnologia e digitalizzazione.
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