Accelerare la creazione di un fondo diretto al finanziamento degli studi di fattibilità per le opere infrastrutturali. Migliorare l’accesso delle imprese italiane alle gare delle Banche multinazionali di sviluppo attraverso iniziative ad hoc. Creare un fondo di investimento in equity per finanziare infrastrutture “verdi” nel Continente africano. E, poi, un piano di iniziative destinato alla formazione in loco di lavoratori da inserire, poi, nelle aziende italiane. Sono questi i principali punti sottolineati dall’Ance nel corso della sua audizione sul Piano Mattei presso la Commissione Affari esteri della Camera. Un incontro particolarmente importante dal momento che l’Associazione ha appoggiato fin dal primo momento l’importante iniziativa del Governo per riformare e rafforzare i legami fra l’Italia e i Paesi africani, prendendo parte alla Cabina di Regia. Si tratta di una grande opportunità anche per le imprese del settore. Infatti, hanno spiegato i rappresentanti dell’Ance durante l’audizione, l’Africa avrebbe bisogno di 500 miliardi di dollari, per garantire accesso all’energia a tutta la popolazione e di 438 miliardi di dollari per investimenti in adattamento entro il 2030.
Lo scenario e le opportunità per le imprese italiane
Gli investimenti in infrastrutture rappresentano un driver essenziale per la crescita e la competitività di ogni economia e le risorse destinate allo sviluppo infrastrutturale, soprattutto nei Paesi in via di Sviluppo, in primis dell’Africa, aprono nuovi ed interessanti scenari di crescita per le imprese italiane all’estero che, grazie alle competenze di eccellenza di cui sono portatrici, possono rispondere ai bisogni infrastrutturali anche più evoluti di questi mercati, con soluzioni innovative e sostenibili. Le imprese italiane sono presenti in 73 paesi, in 5 continenti, nella realizzazione di 640 opere per un valore complessivo di circa 104 miliardi di euro (96 miliardi nel 2021) e concessioni per oltre 21 miliardi di euro. Il valore del fatturato si avvicina ai 10 miliardi di euro (8.3 miliardi nel 2021). In Africa, le imprese italiane di costruzione operano in 14 paesi nella realizzazione di 95 opere, per un valore di circa 12 miliardi di euro, di cui 5 miliardi in Nord Africa e 7 miliardi in Africa Sub Sahariana. I lavori in Africa rappresentano circa il 12% delle commesse totali.
Le proposte dell’Ance per il Piano Mattei
Nel corso dell’audizione l’Associazione ha poi messo in evidenza e avanzato proposte su alcuni capitoli e strumenti specifici del Piano Mattei già messi in campo o ancora da avviare.
1) Il fondo per finanziare gli studi di fattibilità. Positiva la decisione della Cabina di Regia di finanziare studi di fattibilità per opere infrastrutturali offerti dal sistema Italia ai paesi partner, in particolare africani. Ma per poter cogliere al meglio le opportunità esistenti, occorre che le imprese si inseriscano nel processo sin dalla fase iniziale di impostazione e preparazione dei progetti. Occorrerebbe, inoltre, accelerare la creazione di un fondo diretto al finanziamento di tali studi, già impiegato con successo da diversi anni in altri Paesi europei, come Francia e Spagna, che vi hanno investito ingenti risorse dei rispettivi PNRR, con ricadute significative per l’industria dei rispettivi Paesi. L’Ance, con tutta la filiera delle costruzioni, sta lavorando congiuntamente al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’ICE Agenzia, per rendere operativo tale strumento. Nel suo insieme la misura contribuirà a velocizzare la crescita economica del nostro paese, inserendo con maggiore incisività l’Italia, nelle dinamiche infrastrutturali globali e nei trend legati alla logistica del commercio internazionale. A breve inizieremo con progetti concreti, a cominciare da un impianto di trattamento dei rifiuti e produzione di energia in Tanzania.
2) Miglior accesso alle gare delle Banche Multilaterali di Sviluppo. Per migliorare l’internazionalizzazione del “Sistema italiano delle costruzioni” occorre anche una maggiore conoscenza e partecipazione delle imprese italiane sulle gare delle Banche Multilaterali di Sviluppo. A tal riguardo, Ance, insieme a Confindustria ed Oice ha sviluppato una strategia mirata di penetrazione dei mercati esteri, attraverso la creazione di una struttura di assistenza “tailor made” per le imprese, grandi e PMI, supportata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e da ICE Agenzia.
3) Iniziative all’estero legate al Piano Mattei. L’Ance ha preso parte alle prime missioni del Piano Mattei in Africa Occidentale (Costa d’Avorio e Senegal – maggio 2024) ed in Africa Australe (Mozambico, Sud Africa, Zambia e Malawi – luglio 2024), per cercare di definire con le Autorità locali gli accordi sul finanziamento a dono degli studi di fattibilità. Inoltre l’Ance nel corso del 2024 ha organizzato missioni imprenditoriali in diversi paesi Africani tra cui: Mozambico, Uganda, Rwanda, Kenya, Tanzania, Gabon, Camerun, Marocco.
4) Fondo di investimento italiano per l’Africa. Sono in corso i lavori sulla creazione di un Fondo di Investimento in equity, denominato primAfricaClimate Fund, per finanziare infrastrutture verdi nel continente africano. Ance, insieme a Confindustria e Oice, ha promosso questo strumento innovativo, utile a ridurre il rischio di costruzione di infrastrutture in Africa realizzate da Joint Venture Italo-africane. Si confida in un rapido sblocco del co-finanziamento richiesto a valere sul Fondo Italiano per il Clima gestito da CDP, in modo da aggregare gli altri investitori istituzionali e privati, italiani, europei ed africani ed iniziare a investire nel secondo semestre 2025.
Le iniziative per la buona Immigrazione.
L’ Ance, grazie al supporto attivo delle istituzioni italiane, si è attivata per contribuire ad una migliore gestione dei flussi migratori per motivi di lavoro e fronteggiare il problema della carenza di personale del settore edile, attraverso l’attuazione di quanto previsto dall’art. 23 del Testo Unico sull’Immigrazione (d.lgs. n. 286/98 e s.m.), recante ”Corsi di istruzione e formazione professionale nei Paesi di origine”. In particolare, sono stati promossi tre specifici programmi di formazione professionale e civico-linguistica rivolti a lavoratori stranieri tunisini, ai fini del successivo ingresso in Italia per lavoro subordinato, al di fuori delle quote stabilite dai “decreti flussi” come previsto dal T.U. e dell’assunzione mirata nel settore.
Programma di formazione professionale e civico-linguistica “Académie Internationale de la Construction”: Il programma, approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ottobre 2023, è stato promosso dall’Ance, quale soggetto capofila, e definito in partenariato con l’Associazione Centro ELIS e il CESF – Centro Edile per la Sicurezza e la Formazione di Perugia, in collaborazione con il sistema Formedil e le autorità tunisine competenti. Con il progetto pilota sono stati formati presso scuole/centri di formazione locali, circa 40 lavoratori in Tunisia in merito a nozioni basilari della lingua italiana e contenuti di educazione civica, nonché alle 16ore prima in materia di sicurezza sul lavoro, al termine dei quali è prevista anche l’erogazione di una formazione integrativa dopo l’arrivo in Italia.
Progetto THAMM plus – Accordo ANCE, ELIS, ANETI, ATFP. L’intesa tra Ance, Associazione centro ELIS e le agenzie governative tunisine ANETI (Agenzia per il lavoro e il lavoro autonomo) e ATFP (Agenzia per la Formazione Professionale), è volto alla formazione inerente lingua e cultura italiana, formazione tecnica, soft skills e sicurezza sul lavoro, in relazione a otto profili professionali maggiormente richiesti nel settore edile, di 2.000 giovani tunisini, tra i 18 e i 35 anni, che, ottenuta l’idoneità al lavoro, potranno fare ingresso in Italia al di fuori delle quote ed essere selezionati dalle imprese edili aderenti al progetto ai fini del successivo inserimento lavorativo nel settore dell’edilizia privata e dei lavori pubblici. Il progetto, approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel settembre 2024, si iscrive nell’ambito del progetto THAMM plus “Per un approccio globale alla governance della migrazione e della mobilità lavorativa nei Paesi del Nord Africa”.
Intesa Ance-ATCT. L’intesa tra Ance e ATCT, Agenzia Tunisina di Cooperazione Tecnica che si occupa del collocamento di lavoratori tunisini qualificati, contempla la collaborazione tra le parti per soddisfare, tramite l’impiego di tali lavoratori inseriti in una specifica banca dati, il fabbisogno di personale altamente qualificato delle imprese italiane del settore edile.
Considerando la rilevanza rivestita da tutte le progettualità per la formazione professionale nei Paesi di origine e al successivo inserimento occupazionale nelle imprese, al fine sia di rispondere alla carenza di manodopera delle aziende che di favorire una migliore inclusione socio-lavorativa dei lavoratori stranieri, l’Ance evidenzia, in particolare, la necessità di una procedura di ingresso più snella e celere dal punto di vista burocratico che preveda tempistiche più rapide, nonché l’adozione di un’adeguata politica abitativa volta a favorire la sistemazione alloggiativa dei lavoratori stranieri per la quale si riscontrano notevoli difficoltà di soluzione.
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