Nel corso del question time in programma ieri presso l’Assemblea del Senato, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ha risposto ad alcune interrogazioni in materia di aumenti dei prezzi dei carburanti nel settore dei trasporti e criticità del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. In particolare:
In merito all’interrogazione n. 3-01699 Paita (IV) sugli effetti degli aumenti dei prezzi dei carburanti nel settore dei trasporti, il Ministro ha evidenziato che:
- rispetto al picco registrato il 24 gennaio, il prezzo della benzina, stando ai dati del MIMIT ad oggi è sceso consecutivamente per quattro settimane;
- in tema di accise, lo schema di decreto legislativo per il riordino della materia, di competenza del MEF, è in fase di finalizzazione e sarà a breve portato all’esame definitivo del Consiglio dei ministri;
- sull’allineamento delle accise di gasolio e benzina, il MEF stesso evidenzia che il Governo è tenuto ad adottare misure volte a ridurre i sussidi ambientalmente dannosi. In tale direzione si inserisce la prospettiva di un allineamento delle aliquote di benzina e gasolio, considerato che la minore tassazione del gasolio è configurata da Bruxelles come un sussidio ambientalmente dannoso. A tal riguardo, il ministro ha fatto esplicito riferimento alla “follia delle politiche del green deal, che sono un suicidio economico, ambientale, industriale e commerciale“;
- sul potenziamento del TPL, nel 2026 sarà rinnovata la flotta degli autobus, grazie allo stanziamento di tre miliardi di euro. Inoltre, sono previsti investimenti per circa altri sette miliardi di euro per lo sviluppo dei sistemi di trasporto rapido di massa e il potenziamento del sistema ferroviario regionale.
Rispondendo all’interrogazione 3-01644 presentata dalla senatrice Floridia (M5S) sulle criticità recentemente evidenziate relativamente al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, il Ministro ha spiegato che:
- il 13 novembre scorso l’opera ha registrato il parere favorevole della commissione di valutazione di impatto ambientale associato a 62 prescrizioni;
- 60 prescrizioni saranno ottemperate in sede di approvazione del progetto esecutivo, mentre due prescrizioni saranno ottemperate dopo l’entrata in esercizio del Ponte;
- circa la valutazione di incidenza ambientale, la commissione VIA, al momento del rilascio del parere favorevole, ha richiesto alla società Stretto di Messina di predisporre un piano di maggior dettaglio delle misure compensative, nonché di trasmettere alla Commissione europea le ulteriori considerazioni prescritte dalla direttiva Habitat;
- il piano dettagliato delle misure compensative è stato trasmesso al MASE a fine dicembre e a gennaio è stato pubblicato sul sito del Ministero, attualmente al vaglio della commissione VIA. Inoltre, è in corso di predisposizione l’ulteriore documentazione da trasmettere alla Commissione europea;
- in relazione al rischio sismico e alla presenza di faglie, i tecnici e gli ingegneri sottolineano che la geologia dello Stretto di Messina è stata accuratamente studiata, individuando tutte le faglie presenti nell’area dello Stretto;
- quanto all’impatto dei cantieri sul traffico dell’A20, durante la realizzazione del Ponte, il traffico dei mezzi provenienti dai cantieri sarà regolato in modo da evitare le fasce orarie soggette a maggiore traffico;
- l’obiettivo delle prossime settimane è concludere le interlocuzioni con la commissione VIA e procedere tempestivamente con gli ulteriori adempimenti previsti dalla direttiva Habitat. Ciò consentirà di arrivare all’approvazione del progetto definitivo da parte del CIPESS e finalmente di ripartire con la cantierizzazione;
- il Ponte sarebbe una delle strutture più studiate e monitorate dal punto di vista tecnico a livello mondiale. Di conseguenza, “chi dice di no al Ponte, legittimamente, dovrebbe avere il coraggio di ammettere che è una scelta ideologica, non motivata dall’assenza di valutazioni tecniche“.
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