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Documenti e provvedimenti normativi, Governo e Parlamento

Impatto ambientale incentivi per l’edilizia: la Commissione Ambiente della Camera raccoglie le indicazioni Ance su qualificazione delle imprese e quadro stabile di strumenti

20 Marzo 2025
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Migliorare la qualità dei lavori e ottenere un maggior risparmio energetico: questi gli obiettivi del documento approvato dall’VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, relativo all’indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia. Sulla base degli elementi conoscitivi acquisiti e delle proposte avanzate nel corso delle audizioni dall’Ance, la Commissione ha formulato diverse considerazioni in vista della revisione del sistema di incentivazione.

Accogliendo alcune istanze associative, illustrate nel corso dell’audizione del 31 maggio del 2023, è stata infatti affermata l’importanza di promuovere la qualificazione delle imprese edilizie per garantire trasparenza, affidabilità e sicurezza anche in conformità con le direttive dell’UE sull’efficientamento energetico, considerato che l’aumento del numero delle imprese qualificate migliora la qualità dei lavori e promuove una competizione equa.

Un testo unico per razionalizzare i meccanismi di incentivazione

Per gli operatori del settore, è imprescindibile dotarsi di un quadro di strumenti stabile, così da evitare distorsioni sui prezzi e assicurare una maggiore sostenibilità nel tempo degli investimenti. Serve quindi una razionalizzazione dei meccanismi di incentivazione e, più in generale, una riflessione circa l’opportunità di incentivare le spese che comunque sarebbero sostenute anche in assenza di agevolazioni.

Una via percorribile per la semplificazione della materia è rappresentata dalla confluenza della disciplina delle agevolazioni in un testo unico. Urge, inoltre, un alleggerimento degli adempimenti a carico degli utenti finali, nella prospettiva di una velocizzazione delle procedure. Ferma restando la compartecipazione degli utenti, è opportuna anche una modulazione delle aliquote di incentivazione o dei meccanismi di finanziamento, anche mediante trasferimenti diretti e tuttavia tenendo nella giusta considerazione almeno quattro elementi: la situazione di povertà energetica dei beneficiari, la necessità di non escludere dal beneficio categorie di contribuenti che si trovano in una condizione di incapienza fiscale; il carattere più o meno energivoro degli edifici eil risparmio energetico generato, ad esempio, in termini di miglioramento delle classi energetiche ovvero dell’energia primaria fossile risparmiata in linea con quanto previsto nella direttiva europea.

Gli obiettivi climatici

Gli incentivi dovrebbero essere indirizzati al raggiungimento degli obiettivi climatici, di risparmio energetico e di promozione dell’autonomia energetica da fonti rinnovabili, quale strumento di implementazione delle politiche di decarbonizzazione in un’ottica di maggiore connessione con il PNIEC. In tal senso, si potrebbe valutare anche l’utilizzo di criteri che si concentrano sul livello di emissioni risparmiato per metro quadrato. Una possibile riconfigurazione potrebbe riguardare tessuti edilizi ed urbanistici più ampi, a partire dai condomini, anche per massimizzarne l’impatto ambientale, sociale e di messa in sicurezza e di ricollegarne la funzione a finalità di autoproduzione energetica attraverso le comunità energetiche. In quest’ottica, è plausibile anche il sostegno fiscale per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonte solare o eolica ad uso domestico, nonché per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Le operazioni di demolizione e ricostruzione possono svolgere, in questo ambito, un ruolo importante di miglioramento energetico e di rigenerazione urbana.

Agevolazioni per l’uso di tecnologie innovative e materiali green

Nei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici, particolare attenzione dovrebbe essere dedicata alla qualità degli interventi agevolabili per incentivare l’utilizzo di tecnologie innovative e di materiali maggiormente prestazionali in termini di eco sostenibilità e riciclabilità. Ma si sottolinea anche l’importanza delle agevolazioni per gli interventi di riduzione del rischio sismico, di cui andrebbe valutato in modo più accurato l’impatto e il miglioramento della classe sismica. A tal riguardo, nella riforma delle detrazioni prospettata dal PNIEC, si menziona la concessione di benefici crescenti in funzione della performance energetica raggiunta, tenendo anche conto delle performance sismiche per le aree ad alto rischio. Appare, dunque, necessario prevedere che il riconoscimento dell’agevolazione fiscale per l’efficientamento energetico sia accompagnato, preferibilmente, dallo svolgimento della valutazione della vulnerabilità strutturale e sismica dell’edificio interessato.

Gli interventi che riguardano gli edifici pubblici e l’edilizia residenziale pubblica e sociale rivestono, in definitiva, un ruolo cruciale nell’ambito del miglioramento dell’efficienza energetica. Nell’ambito dei meccanismi esistenti appare, dunque, necessario procedere quanto prima alla revisione del conto termico per incrementarne l’utilizzo, nonché monitorare il nuovo strumento, previsto all’interno del PNRR, per migliorare l’accesso ai finanziamenti per le ristrutturazioni energetiche dell’edilizia pubblica, anche residenziale e sociale (investimento 17). Si suggerisce, infine, l’attivazione di un monitoraggio periodico, da parte delle Commissioni permanenti, relativo agli effetti delle misure agevolative volte alla riqualificazione del patrimonio edilizio, anche nell’ottica della razionalizzazione della spesa, per accelerare i processi di miglioramento dell’efficienza energetica nazionale, in linea con gli obiettivi previsti dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima.

Allegati
Indagine_impatto_incentivi_edilizia_doc_conclusivo_VIII_Camera
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Per informazioni rivolgersi a:
Direzione Relazioni Istituzionali e Affari Esteri
Tel. 06 84567 417 / 464
E-Mail: relazioniistituzionali@ance.it
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