
Entra nella fase operativa il cosiddetto “bonus donne”, l’incentivo previsto nel Decreto Coesione per favorire le pari opportunità nel mercato del lavoro delle lavoratrici svantaggiate, anche nell’ambito della Zona Economica Speciale relativa alle regioni del Sud Italia.
Il Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha emanato il decreto attuativo della misura (art. 23 del Decreto Coesione, convertito con modificazioni dalla legge n. 95/2024, cfr. comunicazione del 12 luglio scorso). Sul sito dell’Ance è stata predisposta una nota che illustra chiaramente tutti gli aspetti del provvedimento che possono interessare le aziende del settore.
L’incentivo prevede, per un periodo massimo di 24 mesi, l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e dei contributi dovuti all’INAIL, nel limite massimo di 650 euro mensili per ciascuna lavoratrice e comunque nei limiti della specifica spesa autorizzata e nel rispetto delle procedure, dei vincoli territoriali e dei criteri di ammissibilità previsti dal Programma nazionale “Giovani, donne e lavoro 2021-2027”. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
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