Rigenerazione urbana, riqualificazione energetica, piano contro l’emergenza casa, Pnrr: i temi al centro della relazione della Presidente Federica Brancaccio. Sono intervenuti il sindaco Gualtieri, il vicepresidente Ue Fitto, il presidente dell’Anci, Manfredi, il cardinale Zuppi, i ministri Salvini e Zangrillo, l’ex commissario Ue Gentiloni e la presidente Tinagli
Valorizzare la grande innovazione introdotta con il Pnrr. Archiviare la lunga stagione dei tagli e delle misure che abbiano il fiato corto dell’emergenza, puntando invece su interventi in grado di offrire una vera prospettiva al Paese. Realizzare un piano per la riqualificazione energetica e approvare entro un anno la legge per la rigenerazione urbana. Mettere in campo un grande piano casa con un investimento di 15 miliardi di euro. È una relazione a 360 gradi quella che Federica Brancaccio, presidente dell’Ance, presenta all’assemblea nazionale dell’associazione, nell’auditorium di via della Conciliazione, a Roma, davanti a un parterre d’eccezione con rappresentanti delle istituzioni, delle parti sociali e, naturalmente, numerosi imprenditori. Un appuntamento chiave nel mondo delle infrastrutture che, quest’anno, è stato scandito da uno slogan che è tutto un programma: “Il tempo giusto”.
Sì, perché di fronte ai drammatici scenari di guerra nel mondo, in “tempi di estrema incertezza come quelli che stiamo vivendo, bisogna reagire senza paura e con coraggio”. E la presidente dell’Ance parte proprio dalla mitologia greca, dai due modi con cui gli antichi identificavano il tempo: Kronos, il tempo tiranno, e Kairos, il tempo giusto, per delineare le sfide di un settore che negli ultimi anni è stato al centro dello sviluppo del Paese. E che è al centro anche dello sviluppo di Roma, dove sono in corso – ha annunciato il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri – circa 1000 progetti di trasformazione urbana. La città ospiterà, dal 7 al 9 ottobre, l’evento dell’Ance Città del futuro.
Il modello Pnrr
La tenuta sociale, sottolinea Brancaccio, va di pari passo con quella economica e occupazionale. Ed è fondamentale “per dare risposte a un Paese sempre più vecchio, dove sta accelerando la fuga delle eccellenze”. Il Next Generation EU “è stata una delle mosse più lungimiranti che l’Europa abbia fatto negli ultimi vent’anni”. Ed è un modello che ha fatto fare passi da gigante. È vero che, a fine febbraio, la spesa sostenuta ammontava al 34%, ma i numeri potrebbero essere sottostimati, perché secondo l’Osservatorio PNRR dell’Ance, il 60% dei cantieri è in corso o concluso.
“Dobbiamo andare oltre il dibattito sulla proroga e ragionare sugli obiettivi da raggiungere”, spiega Brancaccio. Un concetto ripreso dal vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Raffaele Fitto, che ha escluso l’ipotesi di una proroga (“operazione impossibile non per assenza di volontà politica”), ma ha confermato che si sta lavorando per garantire “maggiore flessibilità e semplificazione nell’utilizzo delle risorse”.
Al centro dell’assemblea dell’Ance anche il tema dei pagamenti e dei ristori per le aziende, che registrano ancora forti ritardi e che mettono a rischio la possibilità di investire in innovazione e quindi nel futuro, mortificando “anche il ruolo dell’imprenditore, impedendogli di qualificarsi attraverso i lavori che subappalta, ma di cui è il primo responsabile”.
Le proposte per la crescita
Serve una vera e propria Agenda per le città, in grado di dare un impulso al grande lavoro portato avanti in questi anni dai Comuni, ha affermato il presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi. Ma è anche arrivato il momento di accelerare su almeno tre fronti.
“Serve una strategia credibile per la riqualificazione energetica, a partire dal pacchetto di proposte concrete che l’Ance ha già messo a punto”. Manca ancora una legge di “riqualificazione urbana” dopo 76 tentativi falliti. “Ditemi che tra un anno, alla prossima assemblea, potremo finalmente commentare la nuova legge dotata delle necessarie risorse”, ha auspicato Federica Brancaccio.
E poi, un grande piano per rispondere al disagio abitativo, “perché oggi trovare casa è più difficile che trovare lavoro”, ha aggiunto. Infine, la lotta contro i cambiamenti climatici e l’emergenza idrica, fronti sui quali sarebbe opportuno ripristinare l’unità di missione.
All’assemblea è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che ha fornito i dati aggiornati sulla situazione delle infrastrutture italiane: “Oggi possiamo dire che l’Italia ha in corso investimenti per 204 miliardi di euro. Le opere riguardano ferrovie e strade, infrastrutture idriche, trasporto pubblico locale e case popolari. Parliamo di 1.200 cantieri ferroviari attivi, di cui 700 per nuove opere e 500 per manutenzioni programmate”.
L’innovazione, la rivoluzione digitale e la sicurezza
La presidente dell’Ance ha anche ribadito con forza la spinta del settore sul fronte dell’innovazione, ricordando la partecipazione, attraverso la filiera Fondamentale, alla Biennale dell’Architettura di Venezia. Interventi e progetti che possono migliorare anche la sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Sono orgogliosa di lavorare in un settore che vanta un rapporto di collaborazione, lealtà e reciproco scambio con tutte le parti sociali – ha spiegato Federica Brancaccio –. Un unicum che va tutelato e difeso dagli attacchi da parte di realtà improvvisate. Sulla salute e sulla sicurezza non si può risparmiare”.
Ma, soprattutto, la persona deve rimanere al centro di questo processo: “Robot, umanoidi e tutti gli strumenti che la tecnologia può offrire non sono alternativi al lavoro umano, ma devono supportarlo per limitare pericoli, fatica e accrescere la produttività”. Oggi come allora – ha concluso la presidente dell’Ance, citando Papa Leone – è la dignità della persona e del lavoro a dover essere salvaguardata. “Per riuscirci dobbiamo liberarci dalla tirannia di Kronos e indossare le ali di Kairos”.
All’assemblea dell’Ance sono intervenuti anche l’ex commissario UE Paolo Gentiloni e Irene Tinagli, presidente della Commissione speciale sulla crisi degli alloggi nell’Unione Europea. I lavori sono stati conclusi dal ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo. All’assemblea è intervenuto con un videomessaggio anche il Presidente della Cei, il Cardinale Matteo Maria Zuppi.
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