C’è un filo rosso che tiene insieme la rigenerazione urbana, l’adattamento climatico, l’emergenza abitativa, la rivoluzione digitale, l’intelligenza artificiale fino al governo delle acque. Un filo rosso che porta diritto alle “Città nel futuro 2030-2050” che ha dato il titolo alla Conferenza promossa da Ance, che per tre giorni ha riunito al Maxxi di Roma rappresentanti ai massimi livelli della politica e delle istituzioni, imprenditori, professionisti ed esperti, oltre ai vertici dell’Ance Nazionale e ai responsabili delle associazioni territoriali. Tutti d’accordo sulla necessità di un Piano Casa per rispondere ad un’emergenza che riguarda oltre 1,5 milioni di famiglie in Italia e che tocca quasi tutti i Paesi europei. “Parlare di città non è solo un tema urbanistico, ma riguarda tutta l’economia del Paese – ha spiegato la presidente dell’Ance, Federica Brancaccio – Dove c’è lavoro non c’è casa e viceversa mentre ci sono intere aree del Paese che si stanno spopolando, una riduzione drastica di residenti nel Mezzogiorno e una concentrazione in alcune aree del Nord”. Occorre un cambio di passo: “Abbiamo accolto con grande favore l’annuncio di un Piano casa lanciato a fine agosto dalla premier Meloni. Ci auguriamo di trovare le prime risposte nella prossima Legge di bilancio”. Al Maxxi, trasformato in una “cittadella del dialogo e del confronto”, come ha spiegato il direttore della Conferenza, Francesco Rutelli, si sono ritrovati esponenti dei diversi schieramenti politici, segno evidente della “trasversalità” delle questioni sul tappeto. Concetto ribadito fin dall’evento inaugurale, presso la Camera dei Deputati. Per il Presidente, Lorenzo Fontana, “servono trasformazioni profonde per riorganizzare, modernizzare e migliorare l’intero assetto urbano anche attraverso una solida collaborazione tra settore pubblico e privato”. Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione europea, ha ricordato che l’emergenza casa investe tutti i Paesi dell’Unione. Da qui la proposta di un Piano europeo per la casa a prezzi accessibili. Il vicepremier e ministro degli esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato l’importanza di un piano casa che punti sulla rigenerazione dei centri storici e delle periferie con una legge quadro nazionale e incentivi stabili”. Linea condivisa da Fabio Rampelli, vice presidente della Camera. Nel pomeriggio il convegno è ripreso al Maxxi, con l’intervento del ministro per le Riforme e la Semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati che ha espresso la necessità di un assetto normativo all’altezza dei tempi. Semplificare significa assicurare la certezza del diritto”.
L’urgenza di un Piano Casa e la necessità di declinarlo con le risorse e gli strumenti a disposizione anche in vista della prossima Legge di bilancio sono stati al centro della seconda giornata della Conferenza, insieme con un primo bilancio del Pnrr. “Il Piano ha rappresentato per l’Italia una start up – ha detto il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi – Ma ora occorre coinvolgere anche i capitali privati, con regole certe”. D’accordo il sottosegretario all’Economia con delega al patrimonio immobiliare pubblico, Lucia Albano: “E’ chiaro che l’abitare non può essere un lusso, ma un diritto”. Mentre il presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi, ha sottolineato il ruolo dei Comuni nella spesa per il Pnrr. “Le rigenerazioni urbane non devono essere solo fisiche, ma accompagnate da politiche di sviluppo lavorativo, ambientale e sociale”.
Dal palco è arrivato, poi, il monito di Elly Schlein, segretaria del Pd. “L’emergenza abitativa è reale in questo Paese. Occorre lavorare ad un grande investimento sulle case popolari, perché anche qui le liste d’attesa sono troppo lunghe. E serve una legge che regoli gli affitti brevi”. Critico anche il leader di Azione, Carlo Calenda: “Manca un vero Piano Casa. Non è solo una questione di fondi ma anche di risorse professionali e tecniche e di funzioni amministrative da ripensare”.
Secondo Galeazzo Bignami, presidente del Gruppo Fratelli d’Italia alla Camera, serve un salto culturale per superare il pregiudizio che accompagna l’attività imprenditoriale. “Gli interventi di semplificazione non devono essere diretti verso la burocrazia ma devono agevolare cittadini e aziende”.
Sotto i riflettori della Conferenza, oltre al tema della casa, anche quello sull’adattamento delle città delle nuove infrastrutture contro il dissesto idrogeologico. Come a dire: “Dalla città indifesa alla città spugna” per ricorrere al titolo del convegno che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di e di Vannia Gava, viceministro dell’ambiente e sicurezza energetica e di Erasmo D’Angelis, Presidente Earth and water agenda.
Hanno animato il dibattito della seconda giornata anche Carlo Ratti, direttore Mit Senseable City Lab, l’amministratore delegato di Cdp Dario Scannapieco, Gianluca De Marchi, amministratore delegato di Urban Vision Group, Paolo Gentiloni, ex commissario europeo, Irene Tinagli, presidente della Commissione speciale sulla crisi degli alloggi nell’Ue, Simone Gamberini, presidente di Legacoop, Pasquale Gandolfi, presidente dell’Unione Province d’Italia, Sestino Giacomoni, presidente Consap, Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, nonché delegato della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ed Heimo Scheuch, presidente di CerameUnie. Presenti anche Pierluigi Biondi, sindaco dell’Aquila, Giovanni Bonati, manager del Gruppo Maggioli, Guido Castelli, commissario straordinario del Governo per Ricostruzione sisma 2016, Andrea Lanuzza, amministratore delegato Aquanexa, e Piero Petrucco, presidente della Fiec.
Ad aprire la giornata conclusiva della Conferenza, il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo: “Le città rappresentano l’identità di un Paese, il luogo in cui si intrecciano memoria e futuro. Costruire la città del domani significa rafforzare il dialogo tra istituzioni, imprese e cittadini, con un modello di sviluppo sostenibile e condiviso”.
Particolarmente seguito l’intervento di Roberto Rosso, che ha fatto il punto sull’iter della legge nazionale di rigenerazione urbana, e quello di Enrico Giovannini, coordinatore scientifico Asvis. A chiudere la mattinata, la tavola rotonda, moderata da Giorgio Santilli, direttore di Diac, “Per un nuovo inizio: il rapporto tra un pubblico consapevole e un privato al servizio della città”, con Carlo Borgomeo, Federica Brancaccio, Carlo Cerami, , Davide Ciferri, Alessandra dal Verme, Ambrogio Prezioso, Christian Rocchi e Stefano Scalera, amministratore delegato di Invimit.
La Conferenza “Città nel futuro” si inserisce, poi, in un progetto più ampio che ha visto un forte impegno dell’Ance sul fronte della Comunicazione. Tema che è stato affrontato nel dibattito conclusivo con Lorenzo Colombo (Federbeton), Gianluca Comin (Comin&Partners), Paolo Cuccia (Artribune), Cecilia Del Guercio (Comune Roma), Giuliano Pasini (Managing Partner Community) Alberto De Sanctis e Ginevra Sotirovic, direttrice Comunicazione, eventi e marketing associativo di Ance. A seguire, la presentazione del nuovo AnceMag, il bimestrale dell’Ance diretto da Adriano Baffelli.
Sempre al Maxxi si è svolto, in conteporanea, l’evento conclusivo “Città in scena”, il festival diffuso della rigenerazione urbana, promosso da Ance, Associazione Mecenate 90 e Cidac, con il patrocinio di In/Arch. Un appuntamento che ha messo a confronto le migliori esperienze nazionali e internazionali e ha spinto un dialogo fra realtà imprenditoriali, associative e professionali sui temi e le urgenze da affrontare per la crescita sociale, culturale ed economica delle noste città.
Sui media nazionali
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
cookielawinfo-checkbox-analytics | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics". |
cookielawinfo-checkbox-functional | 11 months | The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional". |
cookielawinfo-checkbox-necessary | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary". |
cookielawinfo-checkbox-others | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other. |
cookielawinfo-checkbox-performance | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance". |
viewed_cookie_policy | 11 months | The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data. |