Presentate in Aula della Camera dei Deputati alcune Interrogazioni a risposta immediata (n. 3-00538 primo firmatario On. Cristian Iannuzzi del Gruppo parlamentare M5S; 3-00539 primo firmatario On. Giancarlo Giorgetti del Gruppo parlamentare LND; 3-00540 primo firmatario On. Deborah Bergamini del Gruppo parlamentare FI; 3-00541 primo firmatario On. Martella del Gruppo parlamentare PD; 3-00542 primo firmatario On. Dorina Bianchi del Gruppo parlamentare NCD) sui rincari delle tariffe autostradali.
Intervenuto in risposta il Ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha, tra l’altro, evidenziato che:
– la rete autostradale a pedaggio si sviluppa per circa 5.800 chilometri ed è assentita a 24 società con 25 rapporti di concessione, ciascuna con una propria scadenza;
– ci sono sei convenzioni stabilite e stipulate definitivamente dal CIPE nell’anno 2007 che regolano, singolarmente o per gruppi, i rapporti concessori e concessionari tra lo Stato e i diversi concessionari. Tutti i regimi tariffari in vigore sono riconducibili negli elementi essenziali alla formula tariffaria del CIPE n. 39/2007;
– l’aggiornamento delle tariffe avviene con periodicità annuale secondo le modalità e i termini definiti negli atti di convenzione vigenti;
– è un sistema molto differenziato e articolato che non potrà essere riformato con un unico atto;
– per gli incrementi tariffari del 2014 il relativo decreto è stato firmato il 31 dicembre dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, in accordo con il Ministro dell’economia e delle Finanze. I criteri applicati sono stati riveduti, e a fronte di una richiesta complessiva del 4,74 per cento di incremento da parte delle società autostradali, si è concesso un aumento medio complessivo del 3,9 per cento.
– in ordine alla metodologia applicata per gli incrementi tariffari è stata adottata, d’intesa con il Ministero dell’economia, una procedura volta ad assicurare il contenimento degli aumenti tariffari attraverso una puntuale contestazione tecnica con ogni singolo concessionario riguardo all’aumento tariffario proposto;
– le revisione dei meccanismi si impone anche per le profonde novità intervenute nell’economia del Paese in questi anni di crisi;
– un importante elemento di questo rivisitazione dovrà essere anche quello di favorire l’investimento in questo settore dei privati, nonché misure di semplificazione e riduzione dei differenti regimi;
– si deve intervenire, quest’anno, con una revisione complessiva del sistema in collaborazione con le Commissioni competenti (trasporti di Camera e Senato). A tal fine, verranno convocate la settimana prossima le società concessionarie per intervenire per la prima volta con una proposta di pacchetto di abbonamenti che possa andare a intervenire e a favorire alcune categorie, come i pendolari e coloro che utilizzano il sistema autostradale nelle tratte più brevi per recarsi al lavoro.
In allegato:
Testi delle Interrogazioni alla Camera dei Deputati
Risposte del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
Alla Camera dei Deputati è stata, altresì, presentata una Risoluzione in Commissione Ambiente (7-00220 – prima firmataria On. Raffaella Mariani del Gruppo parlamentare PD) con la quale si impegna, tra l’altro, il Governo a garantire la tempestiva realizzazione degli investimenti sulla rete autostradale.
In allegato:
Testo della Risoluzione in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati
Sulla stessa tematica anche al Senato sono state presentate alcune Interrogazioni a risposta orale (3-00617– primo firmatario Sen. Rosetta Enza Blundo del Gruppo parlamentare M5S; 3-00600-primo firmatario Sen. Linda Lanzillotta del Gruppo parlamentare SCpI; 3-00606 – primo firmatario Sen. Nicoletta Favero del Gruppo parlamentare PD) e a risposta scritta (4-01443-primo firmatario Sen. Antonio De Poli del Gruppo parlamentare PI).
In allegato:
Testi delle Interrogazioni al Senato
14454-Testi Interrogazioni alla Camera.pdfApri
14454-Risposte del Ministro delle Infrastrutture.pdfApri
14454-Testo Risoluzione in Commissione Ambiente – Camera.pdfApri
14454-Testi delle Interrogazioni al Senato.pdfApri