CAMERA DEI DEPUTATI
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PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DEFINITIVAMENTE
– Decreto legge n. 78 del 19 giugno 2015 recante “Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali” (DDL 3262/C).
L’Aula ha licenziato, in seconda lettura, il provvedimento in oggetto con la votazione di fiducia sul testo approvato dalla Commissione Bilancio identico a quello trasmesso dal Senato (per gli approfondimenti si veda notizia “In Evidenza” del 5 agosto 2015).
Il decreto legge prevede, in particolare, disposizioni finanziarie per gli enti territoriali, misure per la revisione del patto di stabilità interno e il pagamento dei debiti commerciali per il 2015, l’istituzione di zone franche urbane nel territorio colpito dall’alluvione del 17 gennaio 2014 e nei comuni colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 alcune misure per la ricostruzione in Abruzzo.
La Commissione Agricoltura ha approvato, in terza lettura, in sede legislativa, il provvedimento in oggetto nel testo licenziato dal Senato.
Il provvedimento è volto a promuovere l’agricoltura sociale, quale aspetto della multifunzionalità delle imprese agricole, allo scopo di facilitare l’accesso adeguato e uniforme ai servizi socio-sanitari, educativi e di inserimento lavorativo nelle aree rurali o svantaggiate. Viene, in particolare, previsto che i fabbricati o le porzioni di fabbricati rurali già esistenti nel fondo, destinati dagli imprenditori agricoli all’esercizio delle attività strumentali all’agricoltura sociale, mantengono il riconoscimento della ruralità a tutti gli effetti nel rispetto delle previsioni degli strumenti urbanistici. Viene, altresì, disposto che le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, possono promuovere il recupero del patrimonio edilizio esistente, ad uso degli imprenditori agricoli e ai fini dell’esercizio di attività di agricoltura sociale, nel rispetto delle caratteristiche tipologiche e architettoniche, nonché paesaggistico-ambientali dei luoghi.
PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DALLE COMMISSIONI DI MERITO
– DDL su “Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale e coordinamento della protezione civile” (DDL 2607/C).
La Commissione Ambiente ha approvato, in prima lettura, in sede referente, il disegno di legge in oggetto con alcune modifiche al testo unificato adottato come testo base.
Tra queste, in particolare, si segnalano le seguenti:
Art. 1
Nell’ambito della delega per il riordino della disciplina della protezione civile viene rivisto il criterio della identificazione delle tipologie dei rischi per i quali si esplica l’azione di protezione civile chiarendo che non rientrano nella suddetta azione oltre agli interventi per eventi programmati in tempo utile anche quelli “programmabili”.
Emendamenti identici 1.84, 1.85 e 1.86 a firma di Parlamentari
Viene inserito un nuovo criterio direttivo concernente il raccordo delle attività di pianificazione in materia di protezione civile svolte ai diversi livelli con quelle di valutazione ambientale e di pianificazione territoriale nei diversi ambiti e di pianificazione strategica.
Emendamenti identici 1.88 (nuova formulazione) e 1.89 (nuova formulazione) a firma di Parlamentari
Il provvedimento delega il Governo ad adottare – entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della legge – uno o più decreti legislativi di ricognizione, riordino, coordinamento, modifica e integrazione delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale e coordinamento della protezione civile, nel rispetto dei principi specificatamente indicati.
Il disegno di legge passa ora all’esame dell’Aula.
PARERI RESI SU ATTI DEL GOVERNO
– Schema di decreto legislativo recante diposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità (Atto n. 176).
La Commissione Lavoro ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
Il testo prevede misure di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e adempimenti a carico di cittadini e imprese in attuazione dell’art. 1, co. da 3 a 7, 9 e 11 della L. 183/2014, riguardanti, in particolare: il collocamento mirato delle persone con disabilità a modifica della legge 68/1999; la costituzione del rapporto di lavoro, con la previsione della comunicazione telematica mediante modelli semplificati di tutte le comunicazioni in materia di rapporti di lavoro, collocamento mirato, tutela delle condizioni di lavoro, incentivi, politiche attive e formazione professionale; salute e sicurezza sul lavoro e assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali; revisione delle sanzioni per il lavoro irregolare; modifica alla disciplina dei controlli a distanza del lavoratore; possibilità di cedere riposi e ferie maturati; modifiche ed integrazioni del Codice delle pari opportunità di cui al Dlgs 198/2006.
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri, per l’approvazione definitiva.
– Schema di decreto legislativo recante diposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive (Atto n. 177).
La Commissione Lavoro ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
Il testo prevede l’introduzione di misure per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, in attuazione dell’art. 1, cc. 3 e 4 della L. 183/2014. In particolare, viene istituita una Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, coordinata dalla nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), e formata dalle strutture regionali per le Politiche attive del Lavoro, dall’INPS, dall’INAIL, dalle Agenzie per il lavoro e dagli altri soggetti autorizzati all’attività di intermediazione, dagli enti di formazione e da Italia Lavoro e ISFOL. Prevista, altresì, l’l’istituzione di un Albo nazionale dei soggetti accreditati a svolgere funzioni in materia di politiche attive del lavoro, di un Sistema informativo delle politiche del lavoro, del fascicolo elettronico del lavoratore, liberamente accessibile da parte degli interessati e del sistema informativo della formazione professionale, comprensivo dell’albo nazionale degli enti di formazione.
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri, per l’approvazione definitiva.
– Schema di decreto legislativo recante diposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale (Atto n. 178).
La Commissione Lavoro ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
Il testo prevede l’introduzione di misure per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, in attuazione dell’art. 1, c. 7 della L. 183/2014. In particolare, viene istituito l’Ispettorato nazionale del lavoro con personalità di diritto pubblico e autonomia di bilancio, con la principale funzione di coordinare, sulla base di direttive emanate dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, la vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria nonché legislazione sociale, ivi compresa la vigilanza in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Altri compiti attengono alla prevenzione e promozione della legalità presso enti, datori di lavoro e associazioni finalizzate al contrasto del lavoro sommerso e irregolare.
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri, per l’approvazione definitiva.
– Schema di decreto legislativo recante diposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (Atto n. 179).
La Commissione Lavoro ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
Il testo prevede il riordino normativo degli strumenti di tutela in costanza di rapporto di lavoro: integrazioni salariali ordinaria e straordinaria e fondi di solidarietà, in attuazione dell’art.1, c. 2, lett. a della L.183/2014.
In particolare, la durata massima complessiva del trattamento ordinario e straordinario di integrazione salariale viene stabilita, per ciascuna unità produttiva, in 24 mesi in un quinquennio mobile. Per le imprese edili e di lavorazione lapidei la durata è estesa fino a 30 mesi. Vengono rimodulati e ridotti gli oneri contributivi per il finanziamento dell’istituto. Per l’edilizia sono stabilite le seguenti aliquote: – 4,70 per cento della retribuzione imponibile ai fini previdenziali per gli operai delle imprese dell’industria e dell’artigianato edile; – 1,70 per cento della retribuzione imponibile ai fini previdenziali per gli impiegati e i quadri delle imprese dell’industria e artigianato edile e lapidei fino a 50 dipendenti; – 2,00 per cento della retribuzione imponibile ai fini previdenziali per gli impiegati e quadri delle imprese dell’industria e artigianato edile e lapidei oltre i 50 dipendenti. Altre norme riguardano la revisione dei fondi di solidarietà, introdotti dalla L.92/2012 (c.d. legge Fornero) a tutela dei lavoratori dei comparti dove non trova applicazione la normativa in materia di cassa integrazione ordinaria o straordinaria.
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri, per l’approvazione definitiva.
– Schema di decreto legislativo recante misure per la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese (Atto n. 161 bis).
La Commissione Finanze ha espresso al Governo un parere favorevole con una condizione sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
Si tratta del secondo parere, come previsto dalla L. 23/2014 (delega fiscale).
Il provvedimento è tornato in Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva.
– Schema di decreto legislativo recante misure per la revisione della disciplina dell’organizzazione delle Agenzie fiscali” (Atto n. 181).
La Commissione Finanze ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione e laddove il Governo non dovesse conformarsi alle indicazioni del Parlamento, dovrà essere trasmesso nuovamente alle Camere per il secondo parere (come previsto dall’art.1 della Legge di delega 23/2014).
– Schema di decreto legislativo in materia di stima e monitoraggio dell’evasione fiscale e in materia di monitoraggio e riordino delle disposizioni in materia di erosione fiscale” (Atto n. 182)
La Commissione Finanze ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione e laddove il Governo non dovesse conformarsi alle indicazioni del Parlamento, dovrà essere trasmesso nuovamente alle Camere per il secondo parere (come previsto dall’art.1 della Legge di delega 23/2014).
– Schema di decreto legislativo sulla revisione del sistema sanzionatorio” (Atto n. 183)
Le Commissioni riunite Giustizia e Finanze hanno espresso al Governo un parere favorevole con condizioni e osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione e laddove il Governo non dovesse conformarsi alle indicazioni del Parlamento, dovrà essere trasmesso nuovamente alle Camere per il secondo parere (come previsto dall’art.1 della Legge di delega 23/2014).
– Schema di decreto legislativo recante misure per la revisione delle disciplina degli interpelli e del contenzioso tributario” (Atto n. 184)
La Commissione Finanze ha espresso al Governo un parere favorevole con condizioni e osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione e laddove il Governo non dovesse conformarsi alle indicazioni del Parlamento, dovrà essere trasmesso nuovamente alle Camere per il secondo parere (come previsto dall’art.1 della Legge di delega 23/2014).
– Schema di decreto legislativo recante misure per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione” (Atto n. 185)
La Commissione Finanze ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 6 agosto 2015).
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione e laddove il Governo non dovesse conformarsi alle indicazioni del Parlamento, dovrà essere trasmesso nuovamente alle Camere per il secondo parere (come previsto dall’art.1 della Legge di delega 23/2014).
– Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente il piano strategico nazionale della portualità e della logistica (Atto n. 188).
La Commissione Trasporti ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto.
Il Piano è stato redatto in attuazione dell’art. 29 del DL 133/2014 convertito dalla L. 164/2014 (Sblocca Italia) che prevede l’adozione di un piano strategico nazionale della portualità e della logistica, che contempli anche la razionalizzazione, il riassetto e l’accorpamento delle Autorità portuali esistenti. Si tratta di un atto programmatico le cui linee di indirizzo dovranno essere attuate mediante successivi interventi legislativi e amministrativi.
Il provvedimento è tornato in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione (Consiglio dei Ministri del 6 agosto scorso).