Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 3 del 4 novembre 2022 ha, in particolare:
–approvato il DL Ministeri (inviata bozza entrata in cdm)
Il testo stabilisce le nuove denominazioni e competenze dei Ministeri interessati dal riordino:
Il decreto, inoltre, interviene per facilitare l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, attraverso alcune modifiche alla disciplina relativa alla governance del PNRR.
Infine, sono istituiti il Comitato interministeriale per il made in Italy nel mondo, la Struttura di supporto e tutela dei diritti delle imprese, il Comitato interministeriale per le politiche del mare, con compiti di coordinamento e di definizione degli indirizzi strategici nel settore.
-approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti di proroga delle misure per il servizio sanitario della regione Calabria e per la partecipazione di personale militare al potenziamento del dispositivo NATO.
–approvato la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF)(vedi sotto per link al testo e Allegati)che rivede e integra quella deliberata lo scorso 28 settembre, aggiornando le previsioni macroeconomiche e tendenziali di finanza pubblica ed elaborando anche lo scenario programmatico per il triennio 2023-2025.
La politica economica che il Governo ha adottato si basa sull’esigenza di rispondere all’impennata dell’inflazione e all’impatto del caro energia sui bilanci delle famiglie, specialmente quelle più fragili, e di garantire la sopravvivenza e la competitività delle imprese italiane nel contesto europeo e a livello globale, anche in considerazione dei corposi interventi recentemente annunciati da altri Paesi membri dell’Unione europea e extra europei.
Un forte impegno sarà anche dedicato all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), da cui dipendono ingenti investimenti per rilanciare la crescita sostenibile dell’economia italiana.
Come specificato nella NADEF, l’entità della manovra netta 2023 viene stimata pari a circa21 miliardie sarà destinata interamente al contrasto al caro energia.
La previsione di crescita del PIL nello scenario tendenziale a legislazione vigente è stata rivista al rialzo per il 2022, da 3,3 per cento a 3,7 per cento, mentre quella per il 2023 è stata ridotta dallo 0,6 per cento allo 0,3 per cento. Le previsioni per i due anni successivi sono invece rimaste invariate, all’1,8 per cento e all’1,5 per cento.
Le nuove stime del deficit tendenziale confermano quelle della NADEF di settembre relativamente al 2022 e al 2023, in cui l’indebitamento netto è previsto pari, rispettivamente, al 5,1 per cento del PIL e al 3,4 per cento del PIL. Vengono invece riviste lievemente al rialzo le previsioni di deficit per il 2024, dal 3,5 al 3,6 per cento del PIL, e per il 2025, dal 3,2 al 3,3 per cento.
Il lavoro di predisposizione della legge di bilancio procederà a ritmi sostenuti nei prossimi giorni, con l’obiettivo di consegnare al più presto al Parlamento il disegno di legge di bilancio per il 2023.
Contestualmente, il Consiglio dei Ministriha approvatola Relazione al Parlamento(vedi sotto per link al testo e allegati),ai sensi dell’articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, da presentare alle Camere,ai fini dell’autorizzazione allo scostamento di bilancio. Con la relazione gli obiettivi programmatici sono fissati a 4,5 nel 2023, 3,7 nel 2013 e 3 nel 2025. Rispetto alla previsione tendenziale questo comportaun margine di risorse da utilizzare di 21 miliardi per il 2023 e di 2,4 miliardi per il 2024. La relazione dà conto dell’extra gettito di 9,1 miliardi per il 2022. Attraverso le risorse aggiuntive che saranno rese disponibili con lo scostamento,il Governo intende adottare misure che consentiranno di assicurare gli urgenti e necessari interventi per contrastare gli aumenti energetici.
–autorizzato la presentazione di un emendamento al decreto-legge “aiuti-ter” (decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144), che introduce norme volte alrafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti di gas naturale e alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti, attraverso l’incremento dell’offerta di gas di produzione nazionale destinabile ai clienti finali industriali a prezzo accessibile.
–approvato la definizione degli obiettivi di spesa per il periodo 2023-2025 per ciascun Ministero, ai sensi dell’articolo 22-bis, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
Tali obiettivi sono volti a determinare, nel periodo di riferimento, un risparmio in termini di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni pari a 800 milioni di euro nel 2023, 1,2 miliardi nel 2024 e 1,5 miliardi nel 2025.
Il Consiglio dei Ministri ha, inoltre, deliberato:
Ha, infine, deliberato le seguenti nomine:
Relazione al Parlamento 2022 (ai sensi della legge n. 243/2012 art. 6)
Documento di economia e finanza – Nota di aggiornamento – Versione rivista e integrata
Nonché gli Allegati
Rapporto programmatico recante gli interventi in materia di spese fiscali
Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva – Anno 2022
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