Amministrazioni, imprese, progettisti e esperti tra i protagonisti della terza tappa dell’edizione 2024 di Città in Scena, Festival diffuso della rigenerazione urbana
Piccoli e grandi interventi di rigenerazione urbana, con un valore compreso tra 256mila e 80 milioni di euro, che puntano a restituire alle città luoghi abbandonati o in disuso convertendoli in strutture dedicate alla cultura, al turismo, all’abitazione e a servizi per la comunità. Sono le caratteristiche principali dei 19 progetti presentati oggi ad Ancona nel corso della terza tappa territoriale di Città in Scena, il Festival diffuso della rigenerazione urbana, dedicata alle regioni di Marche e Abruzzo promosso da Ance, Mecenate 90 e Fondazione Musica per Roma e organizzato con la collaborazione del Comune di Ancona e di Ance Ancona, Ance Marche e Ance Abruzzo.
Tante le iniziative presentate: la riqualificazione urbana dell’area Ex Ipsia e del fronte Darsena Bixio di Senigallia, l’ex magazzino e serbatoio dell’acqua della stazione di Fabriano, il restauro e il risanamento del complesso Fontevecchia a Fermo, la chiesa e il centro comunitario di Castel di Lama, il recupero e la valorizzazione del tessuto urbano di Chieti, la riqualificazione del centro storico di Ascoli Piceno, il quartiere Olmo di riccio a Lanciano, la rigenerazione oltre le mura a Jesi, l’ex convento di San Domenico a Pesaro, il cineteatro comunale di Teramo, interventi di rigenerazione a Macerata e degli spazi pubblici della periferia storica di Ancona, l’area ex stadio Ballarin a San Benedetto del Tronto, il giardino fluviale di Pescara, la ricostruzione del forno pubblico di Onna (L’Aquila), il progetto di riqualificazione edilizia e ambientale dell’area destinata a ex cava in località Lo Speno, Scontrone, il nuovo municipio di Avezzano e ancora progetti di rigenerazione a Fano e Pesaro.
Una sfida quella della rigenerazione urbana che si incrocia con la realizzazione del Pnrr e che necessita di una sempre più stretta collaborazione tra amministrazioni, imprese e società civile.
Per Daniele Silvetti, sindaco di Ancona, “questo format dà diversi stimoli soprattutto a una città come Ancona che è in fase di trasformazione. Una città che con il suo patrimonio può offrire molto di più, non solo per il suo territorio, ma per tutta la regione Marche. Ci presentiamo con un progetto che da piazza del Crocifisso ridisegna il lungomare e la stessa piazza del Teatro. Poi il Mercato di piazza D’Armi, da sempre luogo di socializzazione, come pure il Mercato delle Erbe. Due progettualità, insomma, che vanno a caratterizzare e che appartengono alla storia della città e che sono l’inizio di un percorso ben più lungo e fortificante dei tratti distintivi”.
Secondo il presidente di Ance Marche Violoni “La nostra regione non ha narrato trasformazioni a grande scala ma singoli interventi che sarebbe bello inquadrare in un sistema di riqualificazione capillare e diffusa delle nostre città, dei borghi e anche dell’ambiente naturale. Pubbliche amministrazioni e portatori di interessi privati devono imprescindibilmente lavorare insieme in questo senso al fine di attivare trasformazioni di contenitori e contenuti”.
“Il tema è di grande attualità e di estrema rilevanza per il futuro. I progetti presentati oggi, di iniziativa sia pubblica che privata, mostrano l’interdipendenza tra le due componenti. L’auspicio è quello di vedere crescere sempre più la componente d’investimenti privati” afferma il Presidente di ANCE Abruzzo Enrico Ricci.
“La trasformazione delle città non può avvenire se gestita solo dall’alto, ma deve essere una spinta costante di ciascuno di noi. Questo Festival ci sta mostrando tanti esempi concreti e di successo che vedono il coinvolgimento di tutte le forze e le energie che lavorano per e nella città. È arrivato il momento di trasformarli in prassi ordinarie replicabili su ampia scala” ha dichiarato, in conclusione, la presidente Ance Federica Brancaccio.
Per l’Assessore della Regione Marche con delega al Governo del Territorio Francesco Baldelli, “progettare un’opera non è solo congiungere punti e linee, ma pensare ad uno spazio dove poter migliorare la sicurezza e la qualità della vita delle persone che ci vivranno. Dall’insediamento della Giunta Acquaroli abbiamo sempre puntato a valorizzare il Fattore Q di qualità, premiando soprattutto quei progetti immediatamente cantierabili e che riqualificassero i luoghi storici e di maggiore attrattività delle nostre città. L’assessorato alle Infrastrutture in poco più di 40 mesi ha stanziato per i Comuni risorse per oltre 119 milioni di euro destinate a migliorare la sicurezza e la qualità degli spazi pubblici della nostre città. Con la partecipazione degli Enti gli euro ammontano a 149 milioni, una forte spinta alla crescita del PIL delle Marche. Altrettanto significativo il cambio di passo impresso nel Piano Triennale delle Opera Pubbliche. Nel 2019 erano solo 40 le opere per circa 46 milioni di euro, oggi nel Piano 2024-2026 siamo a quota 84 per oltre 410 milioni. Rispetto al 2019, si è passati ad una spesa pro capite di 31 euro a 277euro, numeri destinati ad aumentare anche a seguito degli ultimi aggiornamenti. Tradotto: interventi aumentati, non solo in quantità, ma soprattutto in qualità, con una rilevanza progettuale ed economica media, per singolo progetto, superiore rispetto al passato”.
Dopo Ancona il Festival arriverà a L’Aquila, scelta come città simbolo per una tappa speciale dedicata interamente agli interventi che rientrano nell’ambito della ricostruzione post eventi sismici.
Evento completo
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