Si è chiusa la seconda edizione di “Città in scena”, il festival della rigenerazione urbana promosso da Ance, Associazione Mecenate 90 e Fondazione Musica per Roma, dopo tre giorni di incontri, presentazioni e dibattiti. Ad inaugurare la manifestazione, mercoledì 4 dicembre, il convegno dal titolo “La città è per tutti” centrato sui temi dell’emergenza abitativa e dei processi di trasformazione delle nostre città.
Nel corso del dibattito, al quale hanno partecipato il Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti Tullio Ferrante, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il senatore e relatore del Ddl rigenerazione urbana Roberto Rosso, il già sindaco di Roma e autore di Città vince, città perde Francesco Rutelli, la curatrice del Padiglione Italia Biennale di Venezia 2025 Guendalina Salimei, il vicepresidente dell’Ance, Stefano Betti, ha presentato la proposta per un “piano nazionale casa” in grado di garantire un’offerta abitativa più ampia e a concludere i saluti della Presidente dell’Ance Federica Brancaccio che chiede al Governo di dare finalmente avvio a un piano complessivo per le città. Per raggiungere l’obiettivo Ance propone di agire su quattro leve: urbanistica, una nuova sinergia tra pubblico e privato, leva finanziaria-fiscale e una nuova governance statale con fondi stabili. Per quanto riguarda l’aspetto urbanistico, servono procedure “accelerate e semplificate” e poi la “valorizzazione e dismissione di immobili pubblici favorendo la partnership pubblico-privato”, spiega Betti. Sul lato finanziario occorre, poi, il coinvolgimento di investitori istituzionali, enti pubblici, enti benefici, risparmio di prossimità e fondi d’investimento pazienti, attraverso meccanismo della garanzia pubblica. Infine, dal punto di vista fiscale servono “incentivi” per ridurre i costi di produzione e vendita e rendere la casa accessibile.
“Come Ance stiamo portando avanti una proposta sull’abitare che è solo uno dei tasselli della rigenerazione urbana – ha dichiarato la Presidente dell’Associazione, Federica Brancaccio, chiudendo il convegno – È qui che ci giochiamo il futuro del Paese, per questo chiediamo al Governo di dare finalmente avvio a un piano complessivo per le città. Le proposte ci sono, è arrivato il momento di metterle in pratica e passare all’azione.”
Durante il festival sono stati presentati i progetti di rigenerazione urbana raccolti nel corso delle tappe territoriali svolte negli scorsi mesi. Non sono mancati, inoltre, gli ospiti internazionali, fra i quali spiccano i nomi di Salvador Rueda, Direttore della Fundación Ecología Urbana y Territorial (FEUT) di Barcellona, che ha preso parte al tavolo sulla città “ecosistemica”, e Carlos Moreno, Scientific Director of the Entrepreneurship Territory Innovation Chair presso l’IAE Paris-Sorbonne, intervenuto nel confronto sulla “Città nuova”.
Al centro della seconda e della terza giornata del Festival ci sono stati, soprattutto, i tavoli tematici che hanno approfondito i principali temi sociali ed economici legati alle nostre città. La sessione è stata aperta con un focus su “Abitare la città”, che ha visto la partecipazione della vicepresidente Vanessa Pesanti: “Abbiamo bisogno di immobili adatti a rispondere ai bisogni di tutti i cittadini e di strumenti fiscali che agevolino l’accesso alla casa”. Al dibattito sono intervenuti Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari, e Giuseppe Andrea Giannantonio, presidente del Tavolo Fiscalità di Confindustria Assoimmobiliare.
“La città intelligente” è stato il tema del tavolo al quale ha partecipato, tra gli altri, il vicepresidente dell’Ance, Massimo Angelo Deldossi: “La digitalizzazione del settore è una grande sfida che noi imprese stiamo affrontando e che ci aiuterà a rispondere alla complessità dei cambiamenti di oggi, immaginando e realizzando le città di domani”, ha dichiarato. Con Deldossi erano presenti anche Alessandro La Rocca, Dirigente dell’Area Innovazione e Sostenibilità dell’Agenzia del Demanio, e Luca Bussolino, Partner dello Studio CRA.
Le città non solo diventano smart, ma cambiano pelle, adattandosi ai nuovi contesti. Questo è stato il leitmotiv del tavolo a cui ha partecipato il vicepresidente Stefano Betti: “La rigenerazione urbana deve rispondere alle esigenze di un territorio vario e articolato come quello italiano, rendendo le città che lo popolano accoglienti, attrattive e sostenibili”. Al tavolo sulla “Città che si adatta” erano presenti anche Elisa Lori, Dirigente del Servizio Rigenerazione Urbana del Comune di Reggio Emilia, Susanna Tradati e lo Studio Nemesi.
Un altro tema centrale del festival è stato il futuro delle città e le aspettative dei cittadini riguardo le trasformazioni urbane. La vicepresidente Ance e presidente di Ance Giovani, Angelica Krystle Donati, ha dichiarato: “Dobbiamo ascoltare le storie delle persone che vivono le città di oggi per capire i loro bisogni e immaginare come trasformarle per i cittadini di domani”. Al tavolo sulle “Città del futuro” hanno dialogato con Giorgio Santilli, direttore di Diac, Emilia Martinelli, regista e scrittrice teatrale, insieme a Euclide Della Vista, coordinatore nazionale ICT Rete ITS Italy.
Non poteva mancare un approfondimento sul tema dei cambiamenti climatici. Il tavolo “Quale clima in città” ha evidenziato le trasformazioni necessarie nei centri urbani per affrontare eventi atmosferici estremi. La vicepresidente Silvia Ricci ha sottolineato: “L’impatto dei cambiamenti climatici sulle nostre città è sempre più dirompente. Dobbiamo agire insieme per trasformare questa crisi in un’opportunità di rigenerazione”. Tra i partecipanti figuravano Francesco La Vigna, coordinatore del progetto Urban Geo-Climate Footprint di ISPRA, ed Elena Stoppioni, presidente di Save the Planet.
Ci sono stati poi due tavoli tematici hanno toccato argomenti cruciali come la mobilità sostenibile e l’occupazione. Al tavolo sulla “Città pubblica”, il vicepresidente Luigi Schiavo ha sottolineato: “Il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile hanno un ruolo cruciale nella rigenerazione delle città”. Al confronto hanno partecipato Ennio Cascetta, professore dell’Universitas Mercatorum, e Marcella Gabbiani, dello Studio Gabbiani & Associati. Sul tema “Lavorare in città”, il vicepresidente Carlo Trestini ha affermato: “È fondamentale garantire un lavoro dignitoso e sicuro, supportato dalla tecnologia, ma con al centro la qualificazione delle imprese e la formazione dei lavoratori”. Presenti al dibattito Vito Panzarella, Segretario Generale Feneal UIL, e Giuseppe Zuccaro, Capo Ufficio Legislativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Tra gli ultimi tavoli quello dal titolo “La Città fragile” moderato dal vicepresidente Piero Petrucco che ha evidenziato “la rigenerazione urbana significa partire dalle persone che vivono le fragilità delle nostre città con progetti che mettano al centro la partecipazione attiva dei cittadini nei processi decisionali e produttivi” e ne ha parlato con Don Antonio Loffredo, Direttore Catacombe di Napoli.
A seguire “Grandi eventi in Città. Il Giubileo” moderato dal Presidente Acer Roma Antonio Ciucci che ha sottolineato “i grandi eventi e la rigenerazione urbana hanno un minimo comune denominatore, per farli atterrare servono tempi certi e efficienza amministrativa”. Hanno partecipato al dibattito Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Roma Capitale e Marco Sangiorgio, Amministratore Delegato Giubileo 2025 Spa.
Infine il tavolo moderato dalla presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, sul tema “La bellezza in città” e tra i discussant Stefano Velotti, Professore del Dipartimento di Filosofia della Sapienza Università di Roma, e Bartolomeo Pietromarchi, curatore.
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