Umanoidi, robot, intelligenza artificiale e nuove progettualità: il padiglione della filiera Fondamentale guarda al futuro del settore. La presidente dell’Ance, Federica Brancaccio: “Una sfida da vincere tutti insieme”
Il futuro delle costruzioni è nell’umanoide che, nella grande gabbia di ferro assemblata con l’impiego della robotica, si muove nello spazio e compie azioni, quasi sospeso fra il sogno e la realtà. È negli edifici che si comportano come sistemi viventi: si adattano, si regolano, evolvono. È nelle risposte costruite attraverso le generazioni, con le conoscenze che creano una catena continua di prove ed errori, simile all’evoluzione naturale. Tuffarsi nel padiglione “Construction Future” della Biennale di Venezia è come un’immersione, a tratti visionaria, nel futuro prossimo venturo. È la prima volta che il mondo delle costruzioni entra da protagonista in uno dei templi dell’architettura mondiale e lo fa attraverso “Fondamentale”, la filiera che ha riunito le dodici sigle del settore e gli enti bilaterali, Formedil e Sanedil. Esattamente cinque mesi fa, la Filiera si è presentata ufficialmente lanciando la sua prima campagna di comunicazione con Luca Zingaretti protagonista e regista dello spot “Noi che veniamo da lontano”. Ora, con il padiglione alla Biennale, come ha spiegato la presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, Fondamentale vuole fare un ulteriore passo in avanti e “guardare lontano”. Con un approccio, però, pragmatico e operativo, capace di uscire dal mero perimetro della “progettualità” per offrire soluzioni concrete.
“Siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione che dobbiamo imparare a gestire”, spiega la presidente dell’Ance nel corso della conferenza stampa organizzata ieri a Venezia, alla quale hanno partecipato il curatore della Biennale di Architettura, Carlo Ratti, il segretario della Fillea Cgil, Antonio Di Franco, il sociologo Derrick de Kerckhove, Daniele Pitteri curatore, per la filiera, del progetto “construction future” e i rappresentanti delle associazioni e degli enti che fanno parte di Fondamentale. La partecipazione alla Biennale è solo il primo step di un percorso più articolato, che ha coinvolto le Università di Shanghai e Zurigo e il MIT di Boston. Con questi tre enti saranno sviluppati, nei prossimi mesi, una serie di progetti di ricerca centrati proprio sul rapporto uomo-macchina, calato nel settore del costruire, dell’abitare, della città e del vivere comunitario.
Del resto, uno dei caratteri più significativi delle installazioni “futuriste” del progetto “Construction Future” è proprio quello di offrire non solo idee suggestive, ma soluzioni concrete. Come i robot umanoidi che, nel futuro prossimo venturo, potranno svolgere lavori ad alto rischio o attività usuranti, contribuendo ad aumentare il livello di sicurezza. O, ancora, algoritmi in grado di generare un progetto da un semplice prompt, che una macchina sarà in grado di realizzare. Per non parlare dell’impatto sociale che le tecnologie robotiche possono avere nel mondo delle costruzioni, anche dal punto di vista giuridico e contrattuale. “Quando si guardano le nuove tecnologie, si può essere architetti o vittime del nostro futuro – spiega Carlo Ratti – e per non essere vittime bisogna sperimentarle e capire come usarle. Nei prossimi mesi faremo partire dei veri e propri laboratori per studiare soluzioni concrete”.
Per Antonio Di Franco, segretario della Fillea, Fondamentale “coglie anche lo sforzo di raccontare e narrare il nostro settore in maniera diversa, per essere protagonisti del futuro, con un modello evoluto di relazioni industriali che produce sfide condivise. Tutto può essere governato solo se lo facciamo insieme”. Mentre il sociologo De Kerckhove ha sottolineato le caratteristiche dei nuovi saperi digitali, che apriranno nuove frontiere dal punto di vista delle conoscenze e dei capitali cognitivi accumulati negli ultimi decenni.
“Una meravigliosa follia ma anche una realtà, qualcosa di visionario ma anche di concreto – conclude Federica Brancaccio – un processo in grado di dare una spinta importante a un settore dove, secondo un recente sondaggio, più del 50% degli intervistati vuole investire nell’intelligenza artificiale. Confermando come il cantiere sia ancora il luogo più inclusivo del mondo”.
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
cookielawinfo-checkbox-analytics | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics". |
cookielawinfo-checkbox-functional | 11 months | The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional". |
cookielawinfo-checkbox-necessary | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary". |
cookielawinfo-checkbox-others | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other. |
cookielawinfo-checkbox-performance | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance". |
viewed_cookie_policy | 11 months | The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data. |