
Approvato in prima lettura al Senato il Disegno di legge di Bilancio per il 2026: tra le modifiche rispetto al testo iniziale del Governo, sono state risolte diverse criticità nel senso auspicato dall’ANCE. Un documento riepilogativo messo a punto dall’associazione illustra le misure fiscali d’interesse del settore.
Crediti di imposta
Anche grazie all’azione dell’Associazione, è stata eliminata la disposizione che vietava l’utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta derivanti da incentivi fiscali con il pagamento dei debiti contributivi ed INAIL, anche nel caso in cui i crediti fossero stati trasferiti a soggetti diversi dal titolare originario. Tuttavia, a fronte di questa eliminazione, è stata prevista, a decorrere dal 2028, l’introduzione di una ritenuta di acconto (0,5% per il 2028 e 1% dal 2029) sulle imposte sul reddito da applicare in sede di pagamento dei corrispettivi per prestazioni di servizi e cessioni di beni effettuate tra imprese.
Superbonus
Nel testo licenziato dal Senato è stato affrontato il tema della proroga al 2026 del Superbonus al 110% per le zone terremotate, che inizialmente, non prevedeva la cessione del credito e lo sconto in fattura a favore dei contribuenti non capienti. A seguito della discussione del provvedimento, per garantire il proseguimento delle opere di ricostruzione delle zone colpite da eventi sismici, è stata sostituita la proroga del Superbonus al 110%, prevista dal testo originario del DdL a favore delle aree del cd. Cratere (Lazio, Marche, Umbria ed Abruzzo) in caso di istanze presentate prima del 30 marzo 2024, con un ulteriore contributo finanziario, aggiuntivo a quello concesso per la ricostruzione.
Rispetto alla proroga del Superbonus, l’ambito applicativo del nuovo contributoaggiuntivo è esteso a tutti i territori interessati da eventi sismici a far data dal 1° aprile 2009 in cui sia stato dichiarato lo stato di emergenza, comprendendo, così, anche l’Emilia Romagna, Ischia, Campobasso, la città metropolitana di Catania, l’Abruzzo, oltre ai territori del Cratere del sisma 2016.
Iperammortamento
Di interesse anche la proroga, sino a settembre 2028, dell’Iperammortamento a favore dei titolari di reddito d’impresa che effettuano investimentiin beni strumentali nuovi, prodotti in UE. Rispetto al testo iniziale, viene eliminatal’ulterioremaggiorazione prevista per investimenti legati al conseguimento di un determinato risparmio energetico del processo produttivo o della struttura produttiva dell’impresa medesima.
Zes Unica
Sempre a favore delle imprese, oltre alla proroga del credito di imposta ZES sino al 2028, ne viene riconosciuto un ulteriore ammontare pari al 14,61%, a favore dei soggetti che hanno presentato la comunicazione integrativa dal 18 novembre 2025 al 2 dicembre 2025.
Locazioni brevi
Viene, poi, attenuata la stretta sulle locazioni brevi prevista dal testo originario, a partire dal periodo di imposta 2026, che mantiene l’aliquota d’imposta sostitutiva del 21% sulla locazione di una sola abitazione, senza ulteriori vincoli, obbligando l’apertura della partita IVA in caso di locazione breve di più di due appartamenti.
Bonus edilizi
Nessuna novità in tema di bonus in edilizia, per i quali resta confermata, anche per il 2026, l’applicazione delle aliquote più alte pari al 50% per l’abitazione principale e al 36% per gli altri immobili.
Dopo l’approvazione del Senato, il DdL passa ora all’esame della Camera, per l’approvazione definitiva, in vista della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e dell’entrata in vigore il 1° gennaio 2026.
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