Si è svolta presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati l`audizione del Ministro del Lavoro, On. Maurizio Sacconi, sulle linee programmatiche del Suo Dicastero.
Il Ministro ha preliminarmente indicato tra le priorità della sua azione la proposta relativa alla pubblicazione di un “libro verde””, analogamente agli strumenti già adottati dalla Commissione europea, “rivolto ad interrogare innanzitutto il Parlamento, ma anche gli attori sociali e professionali a ciò interessarti, circa il disegno di un nuovo modello sociale”.
In particolare, l`On. Sacconi ha evidenziato l`esigenza di sostituire l`attuale modello sociale con un modello di welfare della prevenzione e delle opportunità che, in termini generali, si ponga come obiettivo il perseguimento della “vita buona nella società attiva”” e la costituzione di una società inclusiva e competitiva.
Il Titolare del Dicastero, per quanto riguarda la voce “lavoro””, ha riconosciuto i progressi compiuti negli ultimi anni (legge Biagi e legge Treu) ma nel contempo ha evidenziato che tuttora viviamo, sostanzialmente, in una società di inattività per cui occorrono politiche della produzione della ricchezza e non solo della distribuzione della ricchezza.
In particolare, ha richiamato il profondo dualismo nord-sud, l`alta percentuale di sommerso che caratterizza il lavoro nel nostro Paese e, relativamente al lavoro regolare, ne ha evidenziato la bassa produttività e i salari bassi, con conseguente alto costo del lavoro per unità di prodotto. Al fine dell`emersione del lavoro sommerso, il Ministro ha avanzato l`ipotesi di un percorso di deregolazione, che non tocca il livello delle tutele ma riguarda essenzialmente la gestione del rapporto di lavoro che risulta, attualmente, piuttosto complessa.
Per quanto riguarda gli interventi normativi, l`On. Sacconi si è, tra l’altro, soffermato sull`opportunità di riflettere su alcune modifiche alla legge Biagi, tra cui, il ripristino del lavoro intermittente che consentirebbe di “far emergere tipicamente lo spezzone lavorativo del ristorante nel fine settimana, nell`ambito dell`economia dei servizi e in altri settori”” e la possibilità di utilizzare dei buoni prepagati (c.d. voucher) per svelare e regolarizzare tipologie di lavoro occasionale, straordinario e accessorio.
Ha preannunciato, altresì, ampia disponibilità al dialogo con le parti sociali per favorire l`impiego delle clausole elastiche e flessibili, nell’ambito del rapporto di lavoro, al fine di una maggiore adattabilità reciproca tra imprese e lavoratori per l`utilizzo del lavoro a tempo parziale.
Nel sintetizzare gli obiettivi essenziali e prioritari relativi al lavoro, il Ministro ha fatto riferimento “ad un diritto basico alla sicurezza nel lavoro, a un diritto altrettanto basico alla occupabilità della persona lungo tutto l`arco della vita, nonchè a un diritto, che nondimeno considero fondamentale, a una giusta retribuzione collegata a meriti e impegni specifici di una persona singola oppure di un gruppo di persone””.
Relativamente al Testo Unico in materia di sicurezza di cui al D.Lgs. 81/08, ha rilevato come lo stesso non sia pienamente condiviso dalle parti sociali affermado, altresì, che “…il limite riscontrato, almeno a mio avviso, è quello di un formalismo esasperato, quando si supera una certa soglia critica, quando cioè gli adempimenti richiesti diventano eccessivi e sostenuti da sanzioni sproporzionate rispetto alla violazione formale”. Al riguardo, ha dichiarato l`intenzione di intervenire per una “ri-regolazione modulata” attraverso gli enti bilaterali di cui lo stesso Testo Unico parla, nonchè attraverso un dialogo condiviso con le parti sociali.
Per quanto riguarda l`occupabilità, ha evidenziato che intende esercitare le deleghe ereditate dal precedente Governo per rivalutare il modello della borsa del lavoro, oltre che la rete che collega i centri per l`impiego in relazione alla loro funzione istituzionale, anche attraverso l`ausilio della legislazione regionale affinchè si renda effettivo il sistema di incontro on line fra domanda e offerta di lavoro.
Un ulteriore aspetto affrontato dal Ministro, nell`ambito dell`obiettivo occupazionale, riguarda la leva della formazione; a tal riguardo, ha espresso il proposito di ripristinare l` apprendistato quale contratto a tempo indeterminato a contenuto formativo per favorire l`ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, riconoscendo alle stesse imprese un ruolo fondamentale nella formazione in quanto ” l’impresa è potenzialmente un luogo della formazione, non dello sfruttamento”.
Per quanto riguarda il diritto ad una giusta retribuzione, l`On. Sacconi ha, tra l’altro, sottolineato che lo stesso è stato sollecitato “attraverso la sperimentazione semestrale della detassazione dei premi e degli straordinari”.
Il Ministro si è, inoltre, soffermato sulla previdenza, sia obbligatoria che complementare.
Relativamente alla verifica della stabilità dei conti previdenziali ha citato “due variabili che devono essere risolte positivamente: i lavori usuranti e i coefficienti”.
In merito ai lavori usuranti ha, tra l’altro, preannunciato che verrà riaperto un tavolo; in relazione ai coefficienti, ha evidenziato che la loro applicazione “non può che essere tempestiva, poichè essi agiscono come stabilizzatori” per garantire la neutralità del sistema previdenziale rispetto all’allungamento delle aspettative di vita.
Relativamente alla previdenza complementare ha espresso alcune considerazioni sulla irreversibilità della scelta di adesione ad un fondo che il lavoratore è chiamato a compiere e sugli aspetti della disciplina fiscale.
Infine, nel richiamare la condizione di impoverimento che interessa molti redditi familiari ha ribadito che un rimedio efficace è costituito innanzitutto dalla crescita; tuttavia, occorrono, altresì, interventi di breve periodo di tipo emergenziale oltre ad interventi di medio periodo di carattere più strutturale attraverso una maggiore riduzione della pressione fiscale e una maggiore protezione dei redditi da pensione.