La Commissione Lavoro della Camera dei Deputati ha deliberato una proposta di indagine conoscitiva sull`assetto delle relazioni industriali e prospettive di riforma della contrattazione collettiva.
Tra gli obiettivi dell`indagine vi è, tra l`altro, quello di comprendere quale possa essere, alle soglie del secondo decennio del secolo, il nuovo assetto delle relazioni industriali e del sistema della contrattazione, affinchè essi possano rispondere con efficacia alle esigenze delle aziende e dei lavoratori, e più in generale di un sistema produttivo nazionale che ogni giorno di più deve confrontarsi con le sfide derivanti dall`apertura dei mercati e dalla globalizzazione.
Come si evince dal programma verrà svolto, nel pieno rispetto dell`autonomia delle parti sociali, un approfondimento su una pluralità di aspetti:
– quale possa essere l`evoluzione del sistema delle relazioni industriali e della contrattazione in Italia;
– quali debbano essere gli obiettivi di un possibile nuovo sistema, in termini di tutela dei diritti dei lavoratori, compresa la parità di trattamento tra uomo e donna, di competitività del sistema produttivo nazionale, di politiche dei redditi e di sviluppo;
– quali possano essere gli strumenti attraverso i quali perseguire tali obiettivi, approfondendo alcune questioni di particolare rilevanza quali, fra le altre, il numero e la durata dei contratti collettivi, la tematica della contrattazione di secondo livello e della sua estensione e qualità, quella della partecipazione dei lavoratori alla definizione degli indirizzi strategici delle imprese, nonchè il tema della bilateralità e del welfare contrattuale;
– quale sia il modello europeo delle relazioni industriali e quale sia lo stato delle medesime e della contrattazione nei principali Paesi europei, e se da tali esperienze possano ricavarsi utili elementi per una possibile evoluzione della realtà italiana.
All`interno del suddetto programma viene, altresì, sottolineato che “questo lavoro di analisi dovrebbe permettere alla Commissione di comprendere quale positivo contributo le istituzioni rappresentative e di Governo, in primo luogo il Parlamento, possano dare ad una riforma del sistema delle relazioni industriali e della contrattazione, in particolare, attraverso forme di legislazione di sostegno””.
Tra i soggetti da audire, sono previsti oltre al Ministro del Lavoro, della salute e delle politiche sociali, anche il Commissario europeo per l`occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità, i membri della Commissione per l`occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo, il Governatore della Banca d`Italia.
Saranno, inoltre, auditi i rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali nazionali e a livello europeo.
In allegato il programma dell`indagine conoscitiva deliberato dalla Commissione.