Il nuovo Presidente dell’Uruguay, Josè Mujica, intende realizzare da qui ai prossimi 5 anni investimenti per oltre 2 miliardi di dollari nei settori delle infrastrutture, dei trasporti e delle energie, con l’obiettivo di rendere l’Uruguay più accessibile al mercato comune sudamericano (Mercosur) e annullare il divario nel tasso di sviluppo tra la capitale-Montevideo e il resto del Paese.
Per far fronte all’enorme investimento, uno dei più ingenti per il settore infrastrutturale intrapreso dalle casse statali uruguayane, il neo eletto Presidente dovrà fare affidamento sui Fondi di Organismi Internazionali, quali il BID (Banco Interamericano di Sviluppo) e sulle risorse messe a disposizione dalla FOCEM (Fondo para convergencia estructural del Mercosur), oltre che sulla compartecipazione di capitale privato.
La nuova Amministrazione Mujica si adopererà per il miglioramento nei settori ferroviario, portuale, aeroportuale ed energetico.
Nel settore ferroviario, una delle principali sfide del nuovo Governo, è prevista la riattivazione dell’estesa rete ferroviaria uruguayana, tra cui:
1. la riparazione e l’ammodernamento della tratta Montevideo-Rivera (420 km), dove lo Stato è riuscito a garantire fondi sufficienti per la realizzazione dei lavori che inizieranno nei prossimi mesi.
2. il recupero della tratta Tacuarembò-Fray Bentos (379 km per un costo stimato in 160 milioni di dollari).
3. il recupero della tratta Treinta y Tres-Rocha e di altre diramazioni, principalmente a scopo di trasporto merci.
Il nuovo Governo si prefigge di recuperare la funzionalità di 1500 km di reti ferroviarie, su un totale di oltre 3000 km, contando sull’aiuto del BID per l’ottenimento di ingenti finanziamenti.
Nel settore portuale è prevista:
1. la licitazione del secondo terminal container del porto di Montevideo.
2. la costruzione del molo C del porto di Montevideo.
3. la costruzione del molo D del porto di Montevideo con opere di dragaggio per portare la profondità delle acque a 14 metri.
4. la costruzione di un porto per navi pescherecce in un’altra zona costiera di Montevideo.
5. la costruzione di un porto di acque profonde (18-20 metri) nel Dipartimento meridionale di Rocha, confinante con il Brasile, per il quale si stima un costo di circa 1 miliardo di dollari.
Nel settore aeroportuale l’obiettivo del Governo sarà quello di licitare lavori di costruzione e ristrutturazione degli aeroporti di Rivera, Salto e Colonia, i quali allo stato attuale sono fatiscenti ed inservibili per il traffico aereo civile.
Nel settore energetico sono stati approvati diversi progetti, tra i quali:
1. la ristrutturazione, l’ampliamento e la modernizzazione della raffineria ANCAP (l’ente petrolifero statale) situata alla periferia della capitale. Il costo stimato dei lavori è di circa 600 milioni di dollari, che dovrebbero consentire all’impianto di raffinare anche combustibili pesanti.
2. la costruzione di un impianto di rigassificazione per il quale sono stati avviati contatti tra ANCAP e UTE, per la parte uruguayana, e l’argentina ENARSA.
Per le nostre aziende si potrebbero prospettare rilevanti opportunità, anche in considerazione della recente firma del Memorandum d’Intesa Italia-Uruguay per la cooperazione nel settore delle infrastrutture, avvenuta in occasione della visita dell’On. Ministro Matteoli a Montevideo.
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