Come anticipato con la Newsletter Internazionale Ance N° 17 del 25 febbraio 2011, il 22 marzo u.s. si è tenuto, presso l’Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE), il Seminario Banca Mondiale: programmi e progetti nei settori dell’Energia rinnovabile e dello Sviluppo urbano.
Nel corso dell’incontro è emerso che nell’anno finanziario 2010 (dal luglio 2009 al giugno 2010) due delle cinque Istituzioni che compongono il Gruppo Banca Mondiale (WBG), ossia la Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (IBRD) e l’Associazione Internazionale per lo Sviluppo (IDA), hanno accordato prestiti totali per circa 58,7 miliardi US$, per finanziare progetti in America Latina e Caraibi (23,7%), Africa Sub-Sahariana (19,5%), Asia Meridionale (19,3%), Europa ed Asia Centrale (18,4%), Asia Orientale e Pacifico (12,8%), Medio Oriente e Nord Africa (6,4%). Per ciò che attiene a infrastrutture ed energia, il 17% di questi fondi hanno finanziato progetti nel settore energetico-minerario, il 15% trasporti ed il 7% interventi idrici, sanitari e di protezione da inondazioni.
Inoltre, da una recente indagine (all. 1), condotta dall’Ufficio del Direttore Esecutivo per l’Italia di Banca Mondiale, è emerso che, sempre nell’anno finanziario 2010, prendendo in considerazione i soli contratti più ampi per dimensione economica e complessi per tipologia di fornitura finanziati da IBRD ed IDA (del valore totale di 11,9 miliardi US$), l’Italia è risultata essere il terzo Paese aggiudicatario delle gare per contratti (l’8,9% del totale) ed il secondo per progetti civili (13,54%), contendendosi in entrambi i casi il primato con i due giganti Brasile e Cina. Questi fondi, ossia oltre 1 miliardo US$, hanno finanziato la realizzazione di grandi opere stradali in Kazakistan, Mozambico, Haiti e Georgia. Complici sono stati i crescenti investimenti di Banca Mondiale nel settore delle infrastrutture registrati negli ultimi anni, che sono confermati per i prossimi anni in funzione anti-crisi.
Come emerge dal programma (all. 2), al Seminario del 22 marzo sono intervenuti i seguenti relatori:
– Il Responsabile dell’Ufficio di Rappresentanza del Gruppo Banca Mondiale a Roma, Dr. Massimiliano Paolucci. L’Ufficio non segue il settore privato se non per la prima identificazione del canale più appropriato di contatto delle imprese con WBG (presentazione e riferimenti in all. 3).
– Il Senior Advisor del Direttore Esecutivo per l’Italia di Banca Mondiale, Dr. Adolfo di Carluccio, ed il Funzionario Ice distaccato presso la Banca, Dr. Tindaro Paganini. Il primo ha introdotto struttura, finanziamenti, strumenti e priorità di Banca Mondiale nel 2010 (presentazione e riferimenti in all. 4), mentre il secondo ha fornito suggerimenti per favorire la partecipazione delle imprese italiane ai finanziamenti di Banca Mondiale (presentazione e riferimenti in all. 5). Si noti che è l’Ufficio Esecutivo per l’Italia di Banca Mondiale di Washington, che persegue gli interessi dell’Italia, monitorando i bandi e fornendo supporto alle imprese italiane interessate a parteciparvi.
Inoltre, ciascuna singola impresa intenzionata a stabilire una nuova iniziativa imprenditoriale o a espandere un’impresa esistente può sottoporre una proposta di investimento all’International Financial Corporation (IFC), che, nell’ambito di WBG, finanzia gli investimenti privati che rispondano al suo mandato. I riferimenti IFC da poter all’uopo contattare sono riportati nell’all. 5.
– Il Lead Urban Economist Europe & Central Asia di Banca Mondiale, Mr. Stephen Karam, che ha introdotto programmi e progetti del WBG nel settore dello Sviluppo urbano (presentazione e riferimenti in all. 6). E’ previsto un massiccio incremento della popolazione mondiale urbana nel prossimo ventennio (oltre 3,5 miliardi nel 2010, 5 miliardi nel 2030), per il 90% localizzato nei PvS, da cui deriveranno problemi: sorgeranno nuove bidonvilles, aumenterà l’emissione di CO2, ecc.
Per affrontare l’urbanizzazione ed i fenomeni ad essa connessi, nel 1972 Banca Mondiale ha istituito al suo interno l’Urban Lending Unit che, nel periodo 1972-2008, ha accordato prestiti quinquennali, per la realizzazione di progetti urbani soprattutto infrastrutturali, ammontanti a 37 miliardi US$, pari al 20% del totale dei prestiti concessi da IBRD ed IDA, in tutte le aree geografiche.
La New Urban Strategy, nell’ambito della quale Banca Mondiale sta finanziando più di 155 interventi in 60 Paesi per un ammontare di 10,3 miliardi di US$, prevede interventi prioritari nei seguenti settori, per ciò che attiene alle infrastrutture:
1. Conservazione dei beni culturali e promozione del turismo (90 progetti in corso, finanziati da Banca Mondiale con prestiti per 1,2 miliardi US$, fra cui il Lebanon Cultural Heritage and Urban Development Project per 31,5 milioni US$);
2. Pianificazione urbana e Housing (fra cui il Brazil’s National Housing Program, con un prestito di 500 milioni US$ per la costruzione di 1 milione di unità abitative, in corso dal 2002);
3. Sistemi di trasporto (fra cui l’Istanbul Kadikoy-Kartal Metro Project, con un prestito di Banca Mondiale di 50 milioni US$ per la costruzione di 22 km di linee metropolitane in Turchia);
4. Interventi idrici e sanitari (fra cui il Progetto Quelimane City, in Mozambico, per fornire servizi idrici all’80% dei 240.000 abitanti della città che vivono in bidonvilles);
5. Sistemi di raccolta delle acque reflue (fra cui il 3rd Jabotabek Urban Development Program, coinvolgente i sobborghi di Jakarta, in Indonesia, abitati da oltre 26 milioni di persone e che Banca Mondiale ha finanziato fra il 1991 ed il 1999 con prestiti per 9,7 milioni US$).
– Il
Senior Energy Specialist for Africa Region di Banca Mondiale, Mrs. Dana Rysankova, che ha presentato
programmi e progetti del WBG nel settore dell’Energia Rinnovabile (
presentazione in all. 7;
riferimenti: Tel. +1 202 458 9514; Fax. +1 202 473 5123;
drysankova@worldbank.com).
I finanziamenti di Banca Mondiale nel settore energetico sono in forte incremento: 10 miliardi US$ nel 2010, pari al 18% del portafoglio totale di WBG, localizzati soprattutto in Africa Sub-Sahariana, Asia meridionale, Est Europa e Asia Centrale. Di questi, sempre nel 2010, 1,9 miliardi US$ hanno finanziato progetti connessi alle energie rinnovabili, soprattutto in Africa (il 44% per l’idroelettrico, il 24% per tecnologie multiple, il 9% per biomasse, l’8% per il solare, ecc.). Per i numerosi progetti e programmi, di tutte le dimensioni, finanziati da WBG negli ultimi anni in tutte le fonti di energia rinnovabile in Paesi di diverse aree geografiche, si rimanda alla presentazione della Dr.ssa Rysankova.
Tuttavia, ancora molto rimane da fare perché, ad esempio, in Africa, se da un lato solo il 31% della popolazione ha accesso all’elettricità, dall’altro il rapido inurbamento e la crescita del PIL locale di oltre il 5% all’anno, producono un incremento di domanda di energia che i Governi locali ed i donatori internazionali cercano sempre più concretamente di soddisfare, ricorrendo anche a programmi regionali connessi alle energie rinnovabili che presentano enormi potenzialità soprattutto in Africa.
Negli ultimi 8 anni, se IBRD e IDA hanno finanziato cumulativamente il 64% dei progetti energetici di Banca Mondiale, l’IFC ne ha finanziati direttamente il 26%, soprattutto nei settori idrico e eolico.
Numerosi sono poi i fondi speciali di Banca Mondiale per le energie rinnovabili, fra cui il Global Environment Facility, i Carbon Finance Funds di prima come di ultima generazione ed i Climate Investment Funds.