è all`esame delle Commissioni Bilancio della Camera dei Deputati e del Senato, la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2011 (Doc. LVII, n. 4-bis), approvata lo scorso 22 settembre dal Consiglio dei Ministri, quale strumento di programmazione finanziaria e di bilancio previsto dalla Legge 196/2009.
La Nota è corredata da 2 allegati, concernenti la Relazione sulle spese di investimento e relative leggi pluriennali – volumi I e II, e accompagnata dal Programma Infrastrutture strategiche con il quale viene aggiornato quello approvato dal Consiglio e dal Parlamento lo scorso aprile.
Nella nota, in particolare, viene: confermato l`obiettivo del pareggio del bilancio al 2013, illustrato il quadro macroeconomico, le raccomandazioni di politica economica rivolte dal Consiglio Ue e le misure di finanza pubblica con i provvedimenti c.d. “collegati”” che il Governo varerà.
Pareggio di bilancio
La Nota ripercorre la recente manovra varata dal Governo (DL 138/2011), evidenziando, tra l`altro, che l`adozione di una “correzione fiscale aggiuntiva“ – avente l`obiettivo di realizzare il pareggio di bilancio nel 2013, con un anno di anticipo rispetto agli impegni politici indicati nel DEF di aprile – si è resa necessaria per contrastare l`ampliamento dei differenziali di rendimento sui titoli del debito pubblico italiano rispetto ad altri paesi europei.
Al riguardo, ricorda che il Governo ha iniziato il processo di revisione costituzionale per l`inserimento della regola di bilancio in pareggio in Costituzione, anticipando che in tale ambito verranno ridotti i costi della politica con il varo di un provvedimento di riforma che prevede la soppressione delle Province.
Quadro macroeconomico
Nell`ambito dell`analisi del quadro macroeconomico, viene, tra l`altro, evidenziato che la debolezza del settore delle costruzioni risulta più ampia rispetto a quanto ipotizzato nel DEF. Al riguardo, gli investimenti, risentendo della crisi immobiliare, risultano in contrazione dell`1,4% nel 2011 e dell`1,1% nel 2012 con un indebolimento sia della produzione che delle transazioni nel comparto residenziale. Per il biennio 2013-2014 è, invece, previsto un lieve recupero.
Per quanto concerne il mercato del lavoro, viene rilevata un`evoluzione più debole dell`offerta di lavoro e la riduzione dell`utilizzo delle ore di Cassa Integrazione Guadagni rispetto al 2010; mentre il tasso di disoccupazione viene indicato all`8,0%, livello inferiore a quello dell`area euro pari al 10,0%.
Viene, altresì, evidenziato che nell`anno in corso gli occupati misurati in unità standard di lavoro sono previsti aumentare dello 0,7%, in miglioramento rispetto alle stime del DEF per effetto della crescita occupazionale registrata nel secondo trimestre e delle revisioni al rialzo dell`Istat per i trimestri precedenti, e che il costo del lavoro per dipendente è atteso crescere dell`1,8% nel 2011. Inoltre, il costo del lavoro per unità di prodotto dovrebbe crescere in media dello 0,8% nel triennio 2012-2014.
Raccomandazioni di politica economica rivolte dal Consiglio Ue all`Italia
Si tratta delle raccomandazioni che nel mese di luglio, nell`ambito della procedura del Semestre europeo, il Consiglio Ecofin ha rivolto all`Italia, sulla base delle valutazioni della Commissione Europea sulla situazione macroeconomica e di bilancio del Paese delineata nel Programma di stabilità e nel Programma di riforma.
In particolare, il Consiglio chiede di:
– dare attuazione al piano di consolidamento delle finanze pubbliche al fine di correggere il disavanzo eccessivo;
– introdurre meccanismi di controllo della spesa pubblica a tutti i livelli;
– ridurre la frammentazione del mercato del lavoro, apportando modifiche alla normativa sulla protezione dei lavoratori, riformando il sistema di tutela della disoccupazione e promuovendo una più ampia partecipazione delle donne al mercato del lavoro;
– procedere nel progetto avviato nel 2009 di riforma del contatto collettivo di lavoro, al fine di assicurare una maggiore corrispondenza tra aumenti salariali e incrementi di produttività;
– promuovere l`accesso delle PMI al mercato dei capitali, rimuovendo gli ostacoli amministrativi e riducendo i costi;
– facilitare gli investimenti in ricerca e sviluppo, estendendo i vigenti incentivi fiscali e incoraggiando le forme di capital venture;
– accelerare le procedure di cofinanziamento della politica di coesione, per incrementare il tasso di assorbimento dei fondi europei e migliorare la qualità del loro impiego.
Finanza pubblica
Vengono illustrate le misure contenute nella manovra di finanza pubblica 2012-2014, disposta nel corso dell`estate con due provvedimenti: il DL. 98/2011, convertito dalla L. 111/2011 e il DL 138/2011, convertito dalla L. 148/2011 e analizzato il quadro di finanza pubblica.
In tale ambito, viene, in particolare, evidenziato che il Governo intende collegare alla suddetta manovra – a completamento della stessa – i seguenti provvedimenti in materia di:
– INFRASTRUTTURE;
– LIBERALIZZAZIONI E PRIVATIZZAZIONI;
– INTERVENTI IN FAVORE DEL SUD.
Infine, la Nota dopo aver analizzato le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico italiano si sofferma sui contenuti del patto di stabilità interno e del patto di convergenza, così come disciplinati dai DL 78/2010, 98/2011 e 138/2011.
In particolare, evidenzia che le autonomie territoriali concorreranno alla manovra di finanza pubblica per 4,2 miliardi nel 2012 e per 6,4 miliardi nel 2013 e nel 2014 e che per tali enti il riparto del contributo sarà effettuato sulla base di un sistema fondato sulla virtuosità che verrà misurata sulla base di specifici parametri. Viene, inoltre, ricordato che il DL 138/2011, allo scopo di stimolare gli investimenti infrastrutturali, prevede l`esclusione dal patto di stabilità, delle spese in conto capitale nel limite delle dismissioni delle partecipazioni azionarie in società esercenti servizi pubblici locali di rilevanza economica e comunque nei limiti di 250 milioni nel 2013 e nel 2014. Per la stessa finalità, il decreto introduce una deroga al patto, nei limiti individuati con decreto interministeriale, delle spese effettuate a valere sui cofinanziamenti nazionali dei fondo comunitari.