CONSIGLIO DEI MINISTRI
Il Consiglio dei Ministri nella seduta del
13 ottobre u.s., n. 157, ha approvato, tra l’altro, i seguenti provvedimenti:
– un decreto legislativo per il recepimento della direttiva 2009/17/EURATOM, che stabilisce un quadro giuridicamente vincolante per gli Stati membri, al fine di garantire l’applicazione di norme comuni sulla sicurezza nucleare, adeguandole agli standard fondamentali indicati dall’Agenzia internazionale per la sicurezza atomica. Il decreto individua i requisiti minimi di sicurezza, al fine di proteggere i lavoratori e la popolazione da pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti degli impianti nucleari in via di dismissione, dalle strutture di stoccaggio di rifiuti radioattivi o da reattori di ricerca. Sul decreto sono stati acquisiti i pareri della Conferenza Stato – Regioni e delle Commissioni parlamentari;
– un regolamento che dà immediato seguito a quanto previsto dalla manovra finanziaria, in materia di nuovo assetto del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro- CNEL, che vede ridotto il numero dei componenti da 120 a 70, oltre al Presidente e al segretario generale. Ribadendo la scadenza naturale della consiliatura vigente (2015), il regolamento prevede che i dodici qualificati esperti esponenti della cultura economica, sociale e politica restino confermati e stabilisce in quarantotto il numero dei rappresentanti delle categorie produttive di beni e servizi pubblici e privati; tra questi, saranno ventidue e nove i rappresentanti dei lavoratori dipendenti e dei lavoratori autonomi e diciassette i rappresentanti delle imprese. Restano dieci, infine, i rappresentanti delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni di volontariato, designati dai rispettivi Osservatori. Il regolamento ha ricevuto il parere del Consiglio di Stato.
Il Consiglio dei Ministri nella seduta del
14 ottobre u.s., n. 158, ha deciso di ripresentare al Parlamento il disegno di legge recante il Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010, che la Corte dei Conti, a Sezioni riunite, ha dichiarato corrispondente a quello parificato il 28 giugno scorso.
Il Consiglio ha, altresì, approvato il disegno di legge relativo alla legge di stabilità per il triennio 2012-2014 ed il disegno di legge sul bilancio di previsione dello Stato per il medesimo triennio.
I due provvedimenti, in linea con le disposizioni introdotte con la legge n.196 del 2009 (legge di contabilità e finanza pubblica), compongono la manovra triennale di finanza pubblica e, in particolare, la legge di stabilità dispone il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio pluriennale 2012-2014, esprimendolo principalmente sotto un aspetto tabellare che conferisce al documento contabile una migliore trasparenza e leggibilità.
Per il predetto triennio, la manovra economico-finanziaria recata dai decreti-legge n.98 e n.138 del 2011 si completa con il disegno di legge di stabilità. Lo stesso infatti è volto anche a recepire le proposte di riduzione di spesa che i Ministeri hanno selettivamente formulato per il triennio 2012-2014 in base a quanto stabilito dall’art.10, commi da 2 a 5, del richiamato decreto-legge n.98 del 2011. Tali proposte concorrono al raggiungimento degli obiettivi programmati di finanza pubblica nel rispetto delle direttive impartite con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 28 settembre 2011. Nel medesimo disegno di legge sono, inoltre, individuati – in apposito elenco – gli interventi da realizzare con le risorse finanziarie accantonate con il citato decreto-legge n.98 per oltre 4.800 milioni di euro.
Il disegno di legge relativo al bilancio di previsione risulta elaborato, a legislazione vigente, anch’esso su base triennale, come previsto dalla normativa contabile.