Dall’11 al 13 ottobre 2011 si è tenuta una missione Ance a Washington finalizzata ad illustrare alle imprese associate, le modalità di funzionamento e le opportunità legate ai progetti infrastrutturali finanziati dalla Banca Mondiale (WB) e dal Banco Inter-americano di Sviluppo (IDB). La missione, guidata dall’Ing. Giandomenico Ghella, ha visto la partecipazione di 14 rappresentanti di 10 imprese associate, oltre al Min. Plen. Massimo Rustico e al Dr. Nicolò Andreini (elenco dei partecipanti in all. 1). L’ Ing. Uwe Krenz, in qualità di membro del Board dell’ European International Contractors (EIC) e portavoce europeo dell’ International Technical Advisor Group (ITAG) di Banca Mondiale, ha curato il programma dell’evento (in all. 2, con links alle presentazioni dei relatori).
La missione si è articolata in tre giorni di lavori, in cui la delegazione ha tenuto numerosi incontri settoriali e geografici presso le sedi di IDB, WB e presso l’International Finance Corporation (IFC), nonché con i Direttori Esecutivi per l’Italia dei due Istituti, rispettivamente il Dr. Mattia Adani e il Dr. Piero Cipollone, e con l’Ambasciatore d’Italia a Washington, S.E. Giulio Terzi di Sant’Agata. Gli incontri hanno consentito alla delegazione italiana di ricevere un quadro dettagliato delle procedure con cui IDB e WB procedono al finanziamento di opere infrastrutturali nei Paesi che ricadono nelle categorie eleggibili.
Nel corso degli incontri sono emersi i seguenti punti di interesse su IDB, WB e IFC:
1. BANCO INTER-AMERICANO DI SVILUPPO (IDB)
A) Il Gruppo IDB si compone di: Inter-American Development Bank (IDB), che finanzia progetti di grandi dimensioni ai Governi; Inter-American Investment Corporation (IIC), che finanzia progetti di medie e piccole dimensioni (US$ 10-15 milioni) alle PMI; Multilateral Investment Fund (MIF), che finanzia micro-progetti privati (a quest’ultimo non competono progetti infrastrutturali);
B) L’IDB finanzia progetti a favore dei 26 Paesi beneficiari dell’America Centrale e Meridionale che registrano un reddito annuale pro-capite pari o inferiore a US$ 2.430 (esclusa Cuba ed alcune isole minori), attraverso bandi di gara internazionali aperti alle sole imprese di nazionalità (almeno per il 51%) dei 48 Paesi membri del Banco (fra cui l’Italia). Di conseguenza, l’IDB finanzia i Governi degli Stati beneficiari, i quali costituiscono quindi i diretti clienti delle imprese;
C) Sebbene l’Italia detenga solo l’1,9% del capitale dell’IDB, tale percentuale non definisce il procurement, cosicché le aggiudicazioni da parte delle imprese italiane possono potenzialmente superare l’1,9% dei finanziamenti del Banco;
D) Le imprese che intendano concorrere in gare su progetti infrastrutturali, idrici ed energetici finanziati dall’IDB, possono prendere contatti, oltre che con i Governi dei Paesi in cui si realizzerà il lavoro (Ministeri ed Agenzie responsabili dei singoli progetti), anche con la struttura dell’IDB: con la Vice Presidenza “Sectors & Knowledge”, “Infrastructure and Environment Sector”; nonché con la Vice Presidenza “Private Sector”, a cui le PMI di nazionalità dei Paesi membri dell’IDB possono sottoporre progetti di piccole e medie dimensioni;
E) Il Gruppo IDB ha approvato nel 2010 prestiti e garanzie totali per US$ 12,7 miliardi, per la maggior parte a favore del Messico (US$ 3 miliardi), del Brasile (US$ 2,2 miliardi), dell’Argentina (US$ 1,2 miliardi), della Colombia (US$ 700 milioni) e del Perù (US$ 300 milioni). Di questi, US$ 4,2 miliardi hanno finanziato progetti nei Paesi più piccoli e vulnerabili (33% del totale, destinato ad aumentare al 50% entro il 2030). Nel 2011 il Banco ha approvato US$ 11 miliardi di prestiti e garanzie totali;
F) Nel 2010 il Gruppo IDB ha approvato prestiti e garanzie per US$ 5,6 miliardi a sostegno della competitività dei Paesi beneficiari, fra cui rientrano i progetti infrastrutturali e quelli energetici. Di questi, il 25% sono stati destinati ai trasporti, il 19% all’energia ed il 17% al settore idrico;
G) Circa il settore dei trasporti, storicamente fra i progetti finanziati dall’IDB, prioritari sono quelli stradali, sebbene dal 2010 questi siano scesi al 41% del totale, mentre sono cresciuti i progetti di trasporto urbano (48%) e quelli portuali (10%). Considerando che il Continente latino-americano è l’area più urbanizzata del mondo (77% della popolazione), prioritari risultano gli interventi di ampliamento stradale, affiancati a quelli a sostegno del trasporto pubblico, soprattutto nei grandi poli urbani. Nel 2011-2012, sono previsti in pipeline 30 progetti finanziati dall’IDB nel settore dei trasporti, per un valore complessivo di oltre US$ 3,8 miliardi (si veda la Tabella in slide “Acevedo Daunas”);
H) Circa il settore idrico, è stato segnalato il Fondo di Sviluppo Spagnolo per l’Acqua ed i Servizi Igienici in America Latina e Caraibi (FECASALC), operativo a partire dal 2009, che ha in pipeline 22 progetti idrici (di cui 18 approvati dal Board of Directors dell’IDB), del valore complessivo di oltre US$ 1,1 miliardi, ancora da realizzare nei Paesi beneficiari dell’IDB, esclusi i Caraibi britannici. Sebbene il fondo sia finanziato esclusivamente dalla Cooperazione Spagnola (che vi ha versato US$ 300 milioni nel 2009), le imprese di nazionalità di tutti i Paesi membri dell’IDB possono concorrere alle relative gare internazionali;
I) L’IDB ha recentemente ridotto i tempi di approvazione dei progetti dagli originari 12 mesi ad una media di 6 mesi dal momento della programmazione iniziale, a cui di regola segue l’esecuzione dell’opera per una durata media di 4-8 anni. Le
Procurement Guidelines della Banca, recentemente aggiornate, sono disponibili al sito:
www.iadb.org/procurement. Si segnala che, in linea di principio,
l’IDB può finanziare fino al 100% del progetto, sebbene spesso si richieda una percentuale anche ridotta di co-finanziamento da parte dello Stato beneficiario.
2. BANCA MONDIALE (WB)
A) Il Gruppo WB si compone di: International Bank of Reconstruction and Development (IBRD), che attinge i finanziamenti sui mercati internazionali di capitali attraverso l’emissione di obbligazioni con rating AAA e concede prestiti a tassi agevolati ai Paesi in cui il reddito pro-capite annuo non superi i US$ 9.000 (Medium Income Countries); International Development Association (IDA), è finanziata dai contributi dei Paesi più industrializzati al mondo e eroga a sua volta finanziamenti a titolo di dono (o prestiti con periodi di rimborso compresi tra i 35 ed i 40 anni) a favore dei Paesi in cui il reddito pro-capite annuo non supera i US$ 1.065 (Low Income Countries); International Finance Corporation (IFC), che eroga prestiti a lungo termine alle imprese private in Paesi dove le difficoltà nell’accesso al credito rallentano lo svolgersi dell’iniziativa privata; Multilateral Investment Guarantee Agency (MIGA), che svolge l’azione di attrazione degli investimenti nei Paesi membri, attraverso la fornitura di garanzie assicurative per la copertura dei rischi non commerciali (espropri, guerra, ecc.); l’International Center for the Settlement of Investment Disputes;
B) IBRD e IDA finanziano progetti nei Medium & Low Income Countries, attraverso bandi di gara internazionali aperti alle imprese di nazionalità dei 187 Paesi membri. Di conseguenza, IBRD e IDA finanziano direttamente i Governi degli Stati beneficiari, i quali costituiscono quindi i clienti delle imprese. Queste ultime, per aggiudicarsi i finanziamenti, devono quindi partecipare a gare internazionali e fare riferimento ai Governi dei Paesi in cui si realizzerà il lavoro specifico (Ministeri ed Agenzie responsabili dei singoli progetti). Diverso è il caso di IFC, che finanzia direttamente le imprese. In questo caso, sono le aziende che sottopongono a IFC i progetti che intendono realizzare nei Paesi di difficile accesso al credito;
C) Si noti che i Paesi europei detengono il 31% delle quote del Gruppo WB e forniscono il 62% dei contributi a favore di IDA. Nell’anno finanziario 2010 (luglio 2009 – giugno 2010), prendendo in considerazione i soli contratti più ampi per dimensione economica e complessi per tipologia di fornitura finanziati da IBRD e IDA, l’Italia (con le sue imprese) è risultata essere il 3° Paese aggiudicatario delle gare finanziate dalla banca a livello aggregato (con l’8,9% dei fondi totali), ed il secondo per progetti civili/infrastrutturali (13,54%), contendendosi in entrambi i casi il primato con Brasile e Cina. Questo successo è da ricondurre al fatto che cinque imprese di costruzione italiane si sono aggiudicate 15 lavori nel settore dei trasporti, finanziati dall’Istituto in 4 Paesi: Kazakistan, Georgia, Mozambico e Haiti. Diverso invece il caso delle consulenze, in cui l’Italia si è aggiudicata solo lo 0,52 dei contratti nello stesso periodo di riferimento. Tale dato consiglia di ripensare la strategia di intervento presso WB da parte delle imprese di ingegneria italiane. Nell’anno finanziario 2011 (luglio 2010 – giugno 2011), invece, l’Italia dovrebbe figurare in una posizione inferiore della graduatoria fra i Paesi aggiudicatari delle gare finanziate dalla banca a livello aggregato, sia per effetto della crisi, sia per i successi dei Paesi BRIC’s;
D) Nell’anno finanziario 2011, IBRD e IDA hanno realizzato operazioni per un ammontare totale di US$ 42,6 miliardi, soprattutto a favore di India (13%), Messico (6,5%), Brasile (6%), Vietnam (5,5%), Indonesia (5,3%), Argentina (5,2%), Bangladesh (5%), Cina (4,1%), Pakistan (3,6%), Turchia (3,2%), ecc. Ogni finanziamento di WB produce poi ulteriori finanziamenti (leverage);
E) Sempre nell’anno finanziario 2011, finanziamenti di IBRD e IDA per circa US$ 24 miliardi hanno riguardato a vario titolo progetti di natura infrastrutturale. Tuttavia, ha segnalato il Direttore Cipollone, tale attività non copre che una piccola parte del fabbisogno annuo in infrastrutture dei Paesi beneficiari degli aiuti di Banca Mondiale, stimato pari a US$ 1000 miliardi. In particolare, nello stesso anno IBRD e IDA hanno finanziato progetti: nel settore dei trasporti per US$ 8,8 miliardi; nel settore energetico e minerario per US$ 6 miliardi; nel settore idrico per US$ 3,3 miliardi; nello sviluppo urbano per US$ 2,5 miliardi; e nel settore sanitario per US$ 2,2 miliardi. Negli anni a venire, la Banca prevede di realizzare maggiori interventi nel settore idrico e idroelettrico, soprattutto in Africa centrale dove solo l’8% dell’energia idrica viene attualmente utilizzata;
F) Le
Procurement Guidelines di IBRD e IDA per Beni, Lavori e Attività non di consulenza (“
Guidelines: Procurement of Goods, Works, and Non-Consulting Services under IBRD Loans and IDA Credits & Grants” o “Red Guidelines”), aggiornate nel gennaio 2011, sono disponibili al sito:
http://go.worldbank.org/1KKD1KNT40. Inoltre, per ogni utile informazione sul procurement di Banca Mondiale, si rimanda al sito:
www.worldbank.org/procure.
G) BANCA MONDIALE IN AMERICA LATINA E CARAIBI
1) Nell’anno finanziario 2011, IDRB e IDA hanno finanziato in America Latina e Caraibi operazioni per un ammontare totale di US$ 9,6 miliardi. Di questi, finanziamenti per US$ 2,8 miliardi hanno coinvolto il settore infrastrutturale, così articolati: US$ 1,1 miliardi nel settore dei trasporti; US$ 1,1 nel settore idrico; US$ 0,6 miliardi nel settore energetico-minerario;
2) Circa il settore dei trasporti, la crescita economica media dei Paesi latino-americani, pari al 3-4% all’anno, crea un aumento nella domanda di sistemi di trasporto locale pari al 10% annuo. Inoltre, l’alto tasso di urbanizzazione richiede nell’area un crescente grado di sviluppo urbano e maggiori trasporti pubblici connessi (in particolare, sistemi ferroviari urbani). Strategia di Banca Mondiale in America Latina, considerata la limitatezza dei fondi disponibili rispetto alle esigenze, consiste nel: fornire incentivi alle imprese private che investono in manutenzione e sviluppo delle reti di trasporto locali; sostenere ipotesi di Partenariato Pubblico-Privato (normative sul PPP sono presenti nella maggior parte dei Paesi dell’area); favorire trasporti non stradali (dato che questi ultimi rappresentano circa il 90% dei trasporti totali nel Continente) ed inter-modali;
3) Nel settore energetico, IBRD e IDA hanno un’operatività limitata, considerato che il 95% della popolazione latino-americana ha accesso all’elettricità. Gli Istituti finanziano lavori, aggiudicabili attraverso gare internazionali, ma operano soprattutto fornendo assistenza tecnica, favorendo investimenti di imprese private e promuovendo sistemi di integrazione regionale;
4) Nel settore idrico, IBRD e IDA hanno in corso progetti per US$ 2,8 miliardi in 15 Paesi latino-americani, finalizzati: alla realizzazione di sistemi di gestione integrata delle reti idriche e delle acque reflue nelle aree urbane di maggiori dimensioni (Buenos Aires, San Paolo e Bogotà); al miglioramento dei servizi idrici esistenti (Messico e Uruguay). Molto rimane ancora da fare nel settore, considerando che in America Latina 75 milioni di persone non hanno accesso continuo alle riserve di acqua, 116 milioni di persone non hanno accesso ai servizi igienico-sanitari e che l’80% delle acque reflue non viene trattato.
H) BANCA MONDIALE IN EUROPA ED ASIA CENTRALE
1) Nel settore dei trasporti, nell’anno finanziario 2011 IBRD e IDA hanno finanziato in Europa ed Asia Centrale 29 progetti in 14 Paesi (Albania, Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Bosnia, Bulgaria, Croazia, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Macedonia, Serbia, Turchia e Ucraina), per un valore complessivo di prestiti accordati pari a US$ 5,2 miliardi. L’80% del valore dei progetti ha riguardato il settore stradale, il 10% facilitazioni per il commercio ed il trasporto, il 7% il settore portuale ed il 4% il settore ferroviario. Nell’aggiudicazione delle relative gare, vige il principio della preferenza per le imprese locali, sebbene queste spesso non ne godano;
2) Nei settori dello sviluppo urbano, idrico, igienico-sanitario e della gestione dei disastri ambientali, nell’anno finanziario 2011 IBRD e IDA hanno finanziato in Europa ed Asia Centrale 42 progetti in 22 Paesi, per un valore complessivo di prestiti accordati pari a US$ 3,6 miliardi. Di questi, progetti per US$ 2,8 miliardi hanno coinvolto il settore idrico ed igienico-sanitario nella maggior parte dei Paesi dell’area (riabilitazione ed espansione di riserve di acqua urbani e rurali e di sistemi di smaltimento delle acque reflue); progetti per US$ 1,2 miliardi hanno riguardato interventi di sviluppo urbano (riserve di acqua locali, servizi igienici locali, sistemi di smaltimento dei rifiuti solidi, housing e servizi municipali); progetti per US$ 300 milioni hanno coinvolto interventi per la gestione dei disastri ambientali (ad esempio, preparazione di Istanbul nell’eventualità di un prossimo terremoto). Per l’anno finanziario 2012, sono già in pipeline negli stessi settori 12 progetti in 9 Paesi per un valore complessivo di prestiti accordati pari a US$ 432 milioni.
I) BANCA MONDIALE IN NORD AFRICA E MEDIO ORIENTE
1) Nell’anno finanziario 2010, IDRB e IDA hanno finanziato in 13 Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente (Algeria, Egitto, Gibuti, Giordania, Iran, Iraq, Libano, Libia, Marocco, Siria, Tunisia, West Bank e Gaza, Yemen) operazioni per un ammontare totale di US$ 3,8 miliardi. Di queste, il 18% hanno sostenuto progetti energetico-minerari; l’11% il settore dei trasporti ed il 7% quello idrico, dei servizi igienico-sanitari e della protezione dalle inondazioni. Nell’anno finanziario 2011, il valore totale dei finanziamenti di IBRD e IDA nell’area è sceso a US$ 2 miliardi;
2) Se i finanziamenti nel settore dei trasporti stanno progressivamente aumentando nell’area, prevalgono ancora i progetti nel settore energetico, soprattutto per lo sviluppo delle energie alternative solare ed eolica in Paesi quali Egitto, Marocco, Giordania, Libano e Gaza;
3) Nel settore idrico ed igienico-sanitario, IBRD e IDA operano in Nord Africa e Medio Oriente soprattutto con progetti a favore dell’accesso alle riserve di acqua potabile e per la realizzazione e/o la riabilitazione di sistemi di smaltimento delle acque reflue (ad esempio, in Libano);
4) L’Iraq, che ha beneficiato dei fondi IDA a partire dal 2003, è ora eleggibile per i soli finanziamenti IBRD. Sono in corso nel Paese progetti energetici, 4 progetti idrici (per US$ 300 milioni) e stradali (per US$ 140 milioni), che coinvolgono anche la Regione del Kurdistan. Inoltre, è in corso la preparazione di un progetto plurinazionale per la realizzazione di corridoi stradali Est-Ovest e Nord-Sud che coinvolgeranno Iraq, Giordania, Libano, Siria e Palestina, in cui sarà incluso anche il collegamento stradale Iraq-Turchia. La prima fase del progetto dovrebbe essere approvata nel giugno 2012 ed i lavori inizierebbero nel gennaio 2013.
J) BANCA MONDIALE E PPP
1) Banca Mondiale promuove schemi di partenariato pubblico-privato (PPP) quale strumento fondamentale di sostegno allo sviluppo dei Paesi beneficiari. Dal 1990 al 2009 il valore dei progetti in PPP è aumentato a livello globale da US$ 20 miliardi a US$ 160 miliardi annuali;
2) Sebbene i progetti in PPP coinvolgano principalmente il settore delle telecomunicazioni (47%), nel ventennio in esame si è registrato un incremento di PPP sia nell’energia (32% del totale), sia nei trasporti soprattutto autostradali (17%), sia nel settore idrico e dei servizi sanitari (4%), dove prevalgono progetti di ridotte dimensioni;
3) Se nel decennio 1990-1999 maggiori erano gli investimenti in PPP da parte di imprese dei Paesi Occidentali, nel decennio 2000-2009 sono prevalsi gli investimenti da parte dei BRIC + Turchia e Messico (63% del totale);
4) A partire dal 2008, la crisi finanziaria ha determinato una contrazione della partecipazione delle imprese ai PPP (minore per i BRIC’s, meno influenzati dalla crisi), con cancellazioni, ritardi e revisioni dei progetti in corso, nonché la richiesta di una maggiore partecipazione pubblica agli stessi (ad esempio, il rapporto debito/equity è passato da 80:20 pre-crisi a 70:30);
5) A seguito della crisi, Banca Mondiale ha elaborato una strategia a sostegno dei progetti in PPPcon cui richiede ai singoli Governi di soddisfare le 3C: favorire la creazione di un ambiente adatto ai PPP (Climate); definire un quadro politico, normativo e istituzionale che renda i PPP sostenibili (Capability);e rendere disponibili nuovi strumenti finanziari e di mitigazione dei rischi (Capital). Da parte sua, la struttura della Banca si rende disponibile ad essere coinvolta nel supporto tecnico-finanziario alle fasi del PPP: sostenendo i Governi nella soddisfazione delle 3C; favorendo le transazioni; accordando finanziamenti pubblici e garanzie sul credito; sostenendo il settore privato (con IFC); e fornendo assicurazioni contro rischi politici (con MIGA).
3. INTERNATIONAL FINANCE CORPORATION (IFC)
A) IFC è il più grande Istituto di investimento per il settore privato in Paesi emergenti in cui vi sono difficoltà di accesso al credito. L’IFC eroga prestiti a lungo termine (in 31 valute locali), fa capital-financing e fornisce servizi per la gestione del rischio e di assistenza tecnica direttamente ai soggetti privati (banche, imprese, ecc.) che ne fanno richiesta alla sua struttura. L’Istituto, con 182 Paesi membri, ha Uffici in oltre 100 Paesi, con hub principali nelle diverse aree geografiche;
B) Nell’anno finanziario 2011, IFC ha raggiunto un portafoglio di operazioni del valore complessivo di US$ 42,8 miliardi, lavorando con 1.737 imprese in 146 Paesi. Le nuove operazioni nel 2011 ammontano a US$ 18,7 miliardi, di cui progetti per US$ 11,9 miliardi nei settori delle infrastrutture e delle risorse naturali. L’IFC può finanziare fino al 25% del valore di un nuovo progetto e/o fino al 50% del valore di un progetto di espansione di una struttura già esistente;
C) Le aree di maggior intervento di IFC sono quelle disagiate in Est-Europa ed Asia Centrale (26%), America Latina (24%), Africa Sub-sahariana (14%), Asia Orientale e Pacifico (14%), Medio Oriente e Nord Africa (11%), e Asia Meridionale (10%). Interventi nei BRIC’s non sono prioritari per IFC;
D) Nel 2011, IFC ha fornito consulenze per US$ 207 milioni, su: accesso al credito (31%); sostenibilità del business (29%); opportunità di investimenti (27%); PPP (13%). In proposito, si segnala il Technical Assistance Trust Fund Program (TAFT), che raccoglie fondi per US$ 181 milioni versati da un numero di Paesi donatori, utilizzati da IFC per fornire servizi di consulenza di ridotte dimensioni (di media, del valore di US$ 300.000). Negli anni finanziari 2008-2010, il TAFT ha sostenuto 144 consulenze per un ammontare totale di US$ 30 milioni;
E) Nel
settore dei trasporti, fino al settembre 2011 IFC ha raggiunto un portafoglio di operazioni del valore complessivo di
US$ 2.85 miliardi, di cui US$ 1,98 miliardi nel solo quadriennio degli anni finanziari 2009-2012, così articolati: 34% nel settore portuale; 23% nei trasporti idrici; 14% nell’autostradale; 8% nell’aeroportuale; 7% nel ferroviario; 3% nello stoccaggio di merci; ecc. Ogni operazione finanziata da IFC è consultabile sul sito
www.ifc.org, alla voce “
Projects”.
4. CONCLUSIONI
I relatori di IDB, WB e IFC hanno invitato le imprese di costruzione italiane a voler concorrere per l’assegnazione di progetti finanziati dalle tre Istituzioni, in considerazione del fatto che in molti Paesi beneficiari le imprese locali non sono in grado, per mancanza di dimensioni, esperienza o specificità tecniche, di soddisfare i requisiti richiesti dai bandi. La partecipazione italiana alle gare è tanto più opportuna in quanto le citate Banche presentano numerosi vantaggi: una percentuale importante dei loro finanziamenti è dedicata alle infrastrutture; risolvono la crisi di liquidità nelle aree disagiate in cui sono assenti gli istituti bancari privati occidentali; le gare internazionali vengono annunciate con notevole anticipo e le procedure di selezione rispondono a regole chiare e trasparenti; le garanzie sui pagamenti sono assicurate.
Allegati
1 – Elenco dei membri della delegazione italiana nella missione Ance a Washington (11-13 ottobre 2011);
2 – Programma definitivo dell’evento (con links alle presentazioni dei relatori);
3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 – Foto della delegazione italiana.
4847-All. 2 Programma della missione.pdfApri
4847-All. 1 Lista partecipanti alla missione.pdfApri