La Commissione europea vuole raccogliere pareri di cittadini e attori interessati in vista di una possibile direttiva sull’argomento
L’acqua utilizzata negli edifici rappresenta circa il 21% di tutta l’acqua utilizzata. In base ad uno studio in corso per conto della Commissione europea, si stima che circa il 30% dell’acqua utilizzata negli edifici potrebbe essere risparmiata. Pertanto la Commissione europea intende studiare le possibili alternative che consentano un utilizzo più efficiente dell’acqua in tale contesto. Molti sono i fattori che influiscono sul corretto utilizzo dell’acqua: la tipologia dell’edificio (residenziale o no), il suo stato (nuovo, vetusto e da rinnovare), la proprietà (pubblica o privata), il suo utilizzo(in affitto o no). Anche l’errata considerazione dell’acqua come risorsa illimitata influisce sul suo corretto utilizzo. Da considerare, poi, che l’uso dell’acqua è strettamente legato al consumo energetico (ad es. per le pompe per la distribuzione, per il riscaldamento, per il trattamento delle acque reflue, ecc.) e quindi la conclusione della Commissione è semplicemente che l’acqua non deve essere sprecata.
Le opzioni individuate per ridurre l’uso di acqua negli edifici sono molteplici. Tra queste: aumentare la consapevolezza dell’importanza di un corretto uso dell’acqua tra i cittadini, cambiare le politiche di tariffazione, misurarne il consumo, limitarne l’uso attraverso degli interventi regolatori, installare nuovi prodotti a basso consumo di acqua (WC, rubinetti, lavatrici, ecc.), progettare gli edifici nel rispetto dell’efficienza idrica ed energetica, ma anche utilizzando fonti idriche “alternative” quali l’acqua piovana e le acque “grigie”.
La scadenza per rispondere al questionario online è l’8 febbraio 2012. Occorre collegarsi all’indirizzo:
http://ec.europa.eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=WaterEfficiency
5084-WaterEfficiency20111202[1].pdfApri