La Commissione Lavoro della Camera dei Deputati ha approvato il Documento conclusivo dell`indagine conoscitiva sul mercato del lavoro tra dinamiche di accesso e fattori di sviluppo.
Nel Documento della Commissione vengono, in primo luogo, ripercorsi il programma e gli obiettivi dell`indagine, nonchè i principali elementi emersi dal ciclo delle audizioni svolte.
In particolare, obiettivo dell`indagine è stato l`analisi dei fattori che concorrono ad incrementare le condizioni di occupabilità dei lavoratori ed a promuoverne l`inserimento lavorativo, anche attraverso forme di gradualità contrattuale. Al riguardo, la Commissione si è concentrata su tre aspetti fondamentali: la verifica dell`ampiezza dei fenomeni di non rispondenza della forza lavoro alle professionalità richieste dal mercato (job mismatch) e di obsolescenza professionale della forza lavoro (skill gap), anche analizzando la capacità del sistema formativo ed educativo di rispondere alle esigenze del mondo produttivo; la valutazione degli assetti della formazione professionale, settore in rapida trasformazione che sempre più assume un ruolo centrale nelle politiche attive del lavoro; l`analisi delle problematiche legate all`inserimento lavorativo dei giovani, con particolare attenzione alle forme contrattuali flessibili introdotte nel nostro ordinamento negli ultimi anni.
Sono state, poi, illustrate una serie di proposte di interventi normativi elaborate dalla Commissione sul sostegno al mercato del lavoro, tra cui:
– una profonda riforma del sistema degli ammortizzatori sociali ai sensi dell`art. 46 della L. 183/2010 (cd. collegato lavoro);
– l`individuazione di strumenti di sostegno al reddito e di reinserimento lavorativo di tipo universale, senza distinzioni basate sul settore produttivo di appartenenza o sulla tipologia contrattuale, ove il ruolo di intermediazione politica e sindacale sia ridotta al minimo indispensabile, a fronte di severi obblighi di attivazione (lavorativa e/o formativa) dei beneficiari;
– l`adozione di misure volte ad attenuare la rigidità in uscita dai contratti a tempo indeterminato. Al riguardo, la Commissione ha evidenziato che un primo passo è stato fatto con l`art. 8 del DL 138/2011, convertito dalla L. 148/2011 con cui si prevede la possibilità di stipulare intese a livello aziendale o territoriale, sottoscritte dai sindacati più rappresentativi o dalle rappresentanze sindacali operanti in azienda, con efficacia nei confronti di tutti i lavoratori interessati, in deroga ai contratti collettivi nazionali e a norme di legge;
– la previsione, nei contratti a tempo indeterminato, di un significativo prolungamento del periodo di prova (o l`introduzione di altri strumenti di ingresso soft, a stabilizzazione progressiva), tenendo conto che in molti casi il contratto atipico risponde all`esigenza del datore di lavoro di disporre del tempo necessario a « testare » attitudini e capacità professionale del nuovo lavoratore, nella prospettiva di una successiva assunzione standard;
– la valorizzazione delle sinergie tra scuola, università, istituzioni formative e mondo del lavoro, sostenendo tutti gli strumenti – come il nuovo apprendistato, i tirocini formativi, gli stages – che consentono un contatto graduale (ma, allo stesso tempo, diretto) con il mondo produttivo e lo svolgimento di attività formative dentro le imprese. Al riguardo, la Commissione auspica la rapida e piena implementazione degli strumenti già approntati dal Governo, come la pubblicazione on line (e l`accessibilità attraverso il portale Cliclavoro) dei curricula degli studenti e il programma FIXO;
– il rilancio ed il potenziamento dell`istruzione tecnica (anche di terzo livello), nell`ambito dei percorsi triennali di Istruzione e Formazione professionale (Ie FP) e dei percorsi quinquennali degli Istituti professionali;
– la previsione di interventi mirati alla riduzione del carico fiscale per le imprese giovanili e di politiche di vantaggio in tema di fiscalità sul lavoro quale volano per il rilancio economico del Meridione, accompagnate da misure rivolte a collegare maggiormente le retribuzioni all`effettiva produttività;
– la revisione, in via sperimentale, delle norme in tema di risoluzione del rapporto di lavoro. Al riguardo, la Commissione ha evidenziato che si potrebbe riconoscere alle imprese operanti nelle Regioni meridionali la possibilità dio assumere a tempo indeterminato lavoratori in mobilità, giovani e donne inoccupati, potendo avvalersi, in caso di licenziamento che non abbia carattere discriminatorio, di una tutela di carattere risarcitorio.
Si allega il testo del Documento conclusivo approvato dalla Commissione.
5117-Documento conclusivo (All. 2).pdfApri
5117-Documento conclusivo (All. 1).pdfApri