La Commissione parlamentare d`inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo alle c.d. “morti bianche””, ha approvato al Senato, nella seduta del 17 gennaio scorso, la terza Relazione intermedia sull`attività svolta (Doc. XXII-bis n. 5).
Nella Relazione vengono ripercorse le finalità dell`inchiesta, le audizioni dei soggetti istituzionali e delle parti sociali, nonchè i sopralluoghi svolti dalla Commissione in varie parti del territorio nazionale. Ampio spazio viene, poi, dedicato all`attività svolta dalla Commissione, grazie anche al contributo di dieci “gruppi di lavoro“ appositamente costituiti, al fine di verificare lo stato di avanzamento e gli eventuali aspetti critici del processo di attuazione del Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs 81/2008) nelle varie Regioni italiane.
La Relazione contiene, inoltre, “approfondimenti“ su temi particolari, come ad esempio, “i problemi della sicurezza sul lavoro negli appalti e nei subappalti””.
In tale ambito viene, in particolare, ricordato che la Commissione – anche interpretando l`esigenza espressa da amministratori pubblici, enti di controllo e organizzazioni imprenditoriali e sindacali – ha chiesto, in particolare nel settore dei contratti pubblici, “una modifica delle disposizioni vigenti per abrogare o quanto meno limitare il ricorso al massimo ribasso come criterio di valutazione delle offerte nelle gare ad evidenza pubblica””.
Al riguardo, viene evidenziata la necessità di trovare sistemi (come il criterio dell`offerta economicamente più vantaggiosa) che valutino l`offerta non solo sulla base di elementi meramente economici ma anche qualitativi. Viene, inoltre, evidenziata la necessità di rafforzare il regime dei controlli da parte delle pubbliche amministrazioni appaltanti soprattutto nella fase preliminare di valutazione delle eventuali anomalie di offerta prevedendo, ad esempio, la creazione di stazioni uniche appaltanti per varie amministrazioni nonchè di rafforzare i poteri di controllo nei confronti dei subappaltatori.
Con riferimento al settore privato, viene messo in luce il problema della regolamentazione della professione di imprenditore edile. Su tale problematica viene ricordato che “ l`ANCE ha più volte segnalato come, attualmente, per l`accesso a tale professione non siano previsti idonei requisiti di esperienza, preparazione tecnica e struttura organizzativa, essendo sufficiente, nella maggior parte dei casi, una semplice iscrizione alla Camera di commercio””. Il rischio oggettivo è che, in assenza di una regolamentazione specifica, anche imprese o lavoratori autonomi privi di adeguata formazione e organizzazione possono svolgere determinati lavori edili a prezzi più bassi delle imprese meglio organizzate, nei cui confronti praticano in alcuni casi una concorrenza sleale.
Al riguardo, dopo aver segnalato il sistema di valutazione della cd. “patente a punti”” contenuto in uno schema di DPR in corso di elaborazione presso una Commissione consultiva paritetica del Ministero del Lavoro, ed il disegno di legge attualmente giacente al Senato recante la “Disciplina dell`attività professionale di costruttore edile”” (DDL 2663/S), viene evidenziata la necessità di assicurare una maggiore qualificazione degli operatori e quindi un maggiore rispetto delle regole e delle procedure della sicurezza sul lavoro.
Il documento si conclude con alcune considerazioni. Al riguardo la Commissione ritiene opportuno:
– assicurare il completamento, in tempi rapidi, dell`attuazione del D.Lgs 81/2008, anche alla luce delle successive modifiche ed integrazioni;
– garantire la piena applicazione del suddetto D.Lgs 81/2008 in tutti i settori ed in tutte le Regioni del Paese;
– rafforzare ulteriormente la collaborazione fra tutti i soggetti istituzionali statali e non preposti alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, anche sul fronte dei controlli e della repressione delle infrazioni attraverso un`applicazione equilibrata ma rigorosa delle sanzioni;
– promuovere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e valorizzare il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e territoriali;
– assicurare un impegno concreto nell`ambito della sicurezza negli edifici scolastici garantendo risorse adeguate che consentano alle strutture di procedere alle operazioni di manutenzione più urgenti;
– considerare la possibilità di reintrodurre il fascicolo di fabbricato per gli edifici pubblici al fine di avere una mappatura completa della storia di ciascuna costruzione;
– nel settore degli appalti e subappalti, trovare sistemi (come l`offerta economicamente più vantaggiosa che la legge consente già in alternativa al massimo ribasso) che valutino non solo gli elementi meramente economici ma anche quelli qualitativi.
– rafforzare il regime dei controlli da parte delle amministrazioni appaltanti, sia nella fase preliminare di valutazione delle eventuali anomalie di offerta che nelle fasi successive di esecuzione delle opere, nei confronti dell`appaltatore principale e dei subappaltatori attraverso, ad esempio, la creazione di stazioni uniche appaltanti;
– definire, in collaborazione con le organizzazioni di categoria ed in stretto raccordo con i ministeri competenti, una regolamentazione della figura dell`imprenditore edile che assicuri una maggiore qualificazione degli operatori del settore.