In Aula del Senato sono state discusse le Mozioni nn. 519 (primo firmatario Sen. Maurizio Gasparri del Gruppo PdL), 528 (primo firmatario Sen. Patrizia Bugnano del Gruppo IdV), 541 (primo firmatario Sen. Giuseppe Menardi del Gruppo Coesione Nazionale), 544 (primo firmatario Sen. Alberto Tedesco del Gruppo Misto), 549 (primo firmatario Sen. Raffaele Ranucci del Gruppo PD), sui ritardati pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni.
Le predette mozioni sono state ritirate poichè è stato formalizzato ed accolto un ordine del giorno unitario (G4).
In particolare, l`ordine del giorno impegna il Governo a:
– “ad assumere tutte le iniziative necessarie per accelerare il recepimento e dare sollecita attuazione alla direttiva 2011/7/UE, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce termini rigorosi e non derogabili per l`adempimento delle obbligazioni monetarie delle pubbliche amministrazioni, prima del termine di recepimento, fissato al 16 marzo 2013, anche al fine di evitare l`accumularsi di ulteriori debiti da parte delle pubbliche amministrazioni nei confronti dei privati;
– a rafforzare e a rendere pienamente operative mediante l`adozione dei relativi decreti attuativi le disposizioni di cui all`articolo 28-quater del decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973, introdotto dall`articolo 31, comma 1-bis, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che prevedono la compensabilità dei crediti non prescritti certi, liquidi ed esigibili nei confronti delle regioni, degli enti locali e degli enti del servizio sanitario nazionale per somministrazione, forniture e appalti, con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo; nonche´ a valutare la possibilità di ampliare le ipotesi di compensazione dei crediti vantati dai privati nei confronti delle pubbliche amministrazioni con le obbligazioni di natura fiscale;
– a rafforzare ed estendere le disposizioni di cui all`articolo 12, comma 11-quater del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, in materia di cessione pro solvendo dei crediti, prevedendo a tal fine la possibilità di concessione della garanzia dello Stato ed un maggiore coinvolgimento del sistema bancario, anche a mezzo dell`utilizzo della liquidità derivante dai prestiti concessi ai medesimi istituti dalla Banca centrale europea;
– a valutare la possibilità di un intervento che, senza determinare le condizioni per la riclassificazione in aumento del debito pubblico, autorizzi la Cassa Depositi e Prestiti – anche attraverso società veicolo, costituite senza garanzia di ultima istanza dello Stato – ad acquisire i crediti delle imprese interessate dai ritardati pagamenti nei confronti della pubblica amministrazione, con particolare riferimento al comparto delle Regioni ed enti locali.
In allegato l`Ordine del giorno unitario (G4)
6076-Ordine del giorno unitario (G4).pdfApri