In relazione all`iter del disegno di legge di conversione del decreto legge 16/2012 recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento”” (
DDL 5109/C) all`attenzione, in seconda lettura, della Camera dei Deputati, l`Associazione, oltre a ribadire le proposte già evidenziate sul testo in discussione (si veda, al riguardo, precedente del 13 aprile 2012), ha rilevato, nelle competenti sedi parlamentari, le proprie criticità su una disposizione presentata in corso d`esame che prevede la responsabilità solidale del committente, imprenditore o datore di lavoro, con l`appaltatore ed eventuali subappaltatori, in relazione al versamento all`Erario delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e dell`IVA relativa alle fatture dei lavori realizzati.
Al riguardo, l`ANCE ha sottolineato come la norma introduca ulteriori obblighi in capo all`impresa di difficile applicazione in quanto non vengono individuati gli strumenti mediante i quali possa esercitarsi il controllo nei confronti dell`appaltatore e dei subappaltatori. Non esiste, infatti, una certificazione delle ritenute effettuate e dell`IVA incassata relativamente a ciascun appalto o subappalto nè risulta ipotizzabile l`istituzione, per il futuro, di modelli di versamento delle ritenute e dell`IVA separati per ciascun cantiere, che complicherebbe in maniera inverosimile gli adempimenti delle imprese.
Pertanto, ha evidenziato la necessità di ripensare la disposizione al fine di risolvere le problematiche connesse alla sua applicazione e, comunque, di definire con un apposito decreto ministeriale attuativo, le modalità per la verifica, da parte del committente o appaltatore, del corretto adempimento degli obblighi fiscali sopra citati.
La proposta dell`ANCE è stata sostanzialmente condivisa anche se la questione di fiducia posta dal Governo sul testo non ne consentirà l`approfondimento.