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Negli Atti di indirizzo viene chiesto l`impegno del Governo, tra l`altro, a ridurre i tempi dei pagamenti della P.A., istituire un tavolo permanente tecnico con ABI e associazioni di categoria per aumentare le possibilità di accesso al credito delle imprese, incrementare il Fondo centrale di garanzia e ridurre la pressione fiscale sulle imprese.

Archivio, Governo e Parlamento

Misure per le imprese creditrici delle PA: Mozioni alla Camera dei Deputati

15 Maggio 2012
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In Aula della Camera dei Deputati sono state presentate numerose Mozioni (1-00896, primo firmatario l`On. Alessandro Montagnoli del Gruppo parlamentare LNP, 1-00901, primo firmatario l`On. Angelo Salvatore Lombardo del Gruppo parlamentare Misto, 1-00910, primo firmatario l`On. Alberto Fluvi del Gruppo parlamentare PD, 1-00911, primo firmatario l`On. Aurelio Salvatore Misiti del Gruppo parlamentare Misto, 1-00913, primo firmatario l`On. Guido Crosetto del Gruppo parlamentare PdL, 1-00916, primo firmatario l`On. Antonio Borghesi del Gruppo parlamentare IdV, 1-00924, primo firmatario l`On. Donato Renato Mosella del Gruppo parlamentare Misto, 1-00929, primo firmatario l`On. Catia Polidori del Gruppo parlamentare Popolo e Territorio, 1-00948, primo firmatario l`On. Renato Cambursano del Gruppo parlamentare Misto, 1-00970, primo firmatario l`On. Amedeo Ciccanti del Gruppo parlamentare UdC, 1-01011, primo firmatario l`On. Giuseppe Ossorio del Gruppo parlamentare Misto), sulle misure a favore delle piccole e medie imprese in materia di accesso al credito e per la tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni.
Premesse
Nelle premesse degli Atti di indirizzo, viene evidenziato, in particolare, che:
– “il sistema delle piccole e medie imprese costituisce il motore dell`intera economia italiana, costituendo il 99 per cento del sistema imprenditoriale, impiegando circa l`80 per cento degli addetti totali e generando quasi il 72 per cento del valore aggiunto complessivo””;
– “la restrizione del credito al sistema produttivo comporta, quindi, l`aumento dei margini di interesse, la richiesta di sempre maggiori garanzie reali da parte delle banche, l`accorciamento della durata dei finanziamenti””;
– “la revisione dei requisiti patrimoniali di Basilea 3 ed EBA sta portando ad un aumento del capitale di vigilanza delle banche pari al 31,25 per cento, con una distribuzione su tutti le posizioni attive bancarie e quindi anche sui portafogli crediti erogati alle piccole e medie imprese””;
– “il ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione, fenomeno che ha ormai raggiunto e superato i livelli di guardia, finisce quindi con il trasferire alle imprese fornitrici il problema di liquidità del settore pubblico””;
– “nonostante sia in difetto, lo Stato non manca di chiedere alle imprese massima regolarità nel pagamento dei contributi previdenziali, la qual cosa per molte aziende risulta quasi impossibile a causa della mancanza di liquidità, aggravata proprio dal ritardo nei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione, e paradossalmente richiede, per ricevere il pagamento dei crediti accumulati con gli enti pubblici, la presentazione del DURC (Documento unico di regolarità contributiva)“;
Conclusioni
Nelle Mozioni presentate viene, in particolare, chiesto al Governo l`impegno a:
– “intervenire rapidamente, nell`ambito delle proprie competenze, per ridurre significativamente i tempi dei pagamenti dello Stato, degli enti locali e delle aziende pubbliche: posto che gli attuali tempi, dettati dai vincoli di bilancio europei, non sono più sostenibili per le piccole e medie imprese e soprattutto per le piccole e medie imprese che lavorano quasi esclusivamente per il settore pubblico, favorendo linee di credito a basso costo per quelle imprese che vantano crediti verso la pubblica amministrazione garantiti direttamente dallo Stato con l`emissione di titoli di Stato o con le proprie riserve auree ciò sino all`effettivo incasso delle somme stesse permettendo così ai piccoli e medi imprenditori di poter continuare a sviluppare la propria attività e a pagare lo stipendio dei propri dipendenti, favorendo così un circolo virtuoso nell`economia””;
– “assumere iniziative normative per prevedere degli sgravi fiscali per quegli istituti di credito che si impegnino a garantire linee di credito agevolato alle imprese di piccole dimensione in tempi rapidi””;
– “aiutare le piccole e medie imprese nell`assolvimento dei propri debiti tributari e contributivi, introducendo rateazioni più lunghe e più flessibili””;
– “aiutare il sistema creditizio, tramite il rafforzamento dei sistemi di garanzia, a cambiare l`approccio troppo prudente verso le piccole e medie imprese, considerato che l`eccessiva prudenza nell`erogazione del credito rischia di impedire alle imprese di continuare ad operare, con conseguenze drammatiche per l`intero sistema economico””;
– “assumere iniziative normative dirette ad introdurre nel nostro ordinamento un meccanismo di compensazione dei crediti vantati nei confronti di amministrazioni pubbliche dalle piccole e medie imprese con i propri debiti e relativi accessori dovuti nei confronti della pubblica amministrazione, tramite un rinvio dei pagamenti senza interessi da effettuare attraverso la semplice certificazione da parte di consulenti del lavoro””;
– “assumere iniziative normative per incrementare, al fine di renderlo operativo per i prossimi anni, il Fondo centrale di garanzia la cui dotazione è insufficiente e disponibile soltanto fino a tutto il 2012“;
– “istituire un tavolo permanente tecnico con rappresentanti dell`Associazione bancaria italiana, della Banca d`Italia, delle principali associazioni di categoria e dei consumatori e dell`Istat, al fine di avanzare proposte operative per il sostegno del credito a favore delle imprese e delle famiglie, e, in particolare, ad adoperarsi, nell`ambito delle proprie competenze, affinchè la seconda tranche di prestiti che la Banca centrale europea ha messo a disposizione delle banche vada a sostegno delle imprese e delle famiglie e ad adottare iniziative che agevolino con tassi d`interesse favorevoli l`accesso al credito per le imprese e le famiglie””;
– “assumere iniziative dirette a prevedere in tempi rapidi, l`istituzione di un fondo di solidarietà presso il Ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con Consorzi Fidi, i cui beneficiari rientranti nelle categorie dei piccoli imprenditori, commercianti, artigiani e imprenditori agricoli, individuati dal codice civile, inclusi coloro che sono segnalati alla centrale rischi finanziari (Crif), purchè svolgano attualmente l`attività lavorativa, possano usufruire una tantum di un contributo a fondo perduto, in caso di rigetto da parte degli istituti di credito o società d`intermediazione creditizia e finanziaria, di domande di finanziamento o revoca di affidamento o revoca di fidi””;
– “adottare iniziative normative volte ad accelerare il pagamento dei crediti della pubblica amministrazione, al fine di recepire la nuova direttiva europea 2011/7/UE concernente il contrasto ai ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali””;
– “provvedere ad una riforma strutturale di tutta la procedura dei rimborsi dei crediti iva, disciplinata dall`articolo 38-bis del DPR 633/1972“;
– “adottare le opportune iniziative al fine di aumentare le possibilità di accesso al credito delle piccole e medie imprese, finalizzato ad investimenti in miglioramenti dell`efficienza tecnologica e organizzativa, anche attraverso sistemi più trasparenti nella gestione delle informazioni aziendali e nelle modalità di determinazione dei rating delle aziende da parte delle banche, come presupposto per la costituzione di un fondo finanziato annualmente, a valere sul bilancio del Ministero dello sviluppo economico, che si faccia carico delle spese di accesso al credito delle piccole e medie imprese presso il sistema bancario, nei casi documentati di crediti a bilancio nei confronti di pubbliche amministrazioni centrali e territoriali e dei loro enti di riferimento, nonchè di crediti commerciali””;
– “assumere iniziative di semplificazione e di vantaggio per i processi di condivisione tra le piccole e medie imprese delle attività di ricerca e sviluppo, nella logica imprenditoriale condivisa della costruzione di sinergie territoriali, dando priorità alle aziende che avviino concreti progetti interregionali””;
– “attivare politiche tese a ridurre la pressione fiscale, in particolare sulle imprese di piccole e medie dimensioni e sulle famiglie””;
– “sostenere l`internazionalizzazione, l`innovazione e la ricerca, la cooperazione in reti, oltre che la tutela del made in Italy, presupposto indispensabile per mantenere in vita molte imprese artigiane””;
– “verificare la possibilità di assumere iniziative per una proroga dei pagamenti dovuti all`erario per le imprese colpite, a vario titolo, dagli ultimi eventi atmosferici disastrosi a partire dalla zone dove è stato riconosciuto lo stato di calamita””`;
– “ad assumere iniziative, anche di carattere normativo, affinchè sia possibile per i creditori della pubblica amministrazione richiedere alle amministrazioni debitrici la certificazione delle somme dovute e, quindi, nel caso, cedere il relativo credito ad un istituto bancario che ne assuma la piena titolarita””`.
Si allegano i testi delle Mozioni presentate in Aula.

6342-Testi delle mozioni.pdfApri
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