Il Consiglio dei Ministri nella seduta del
15 giugno u.s., n. 35, ha approvato, tra l’altro, i seguenti provvedimenti:
– un Decreto legge contenente un ventaglio di misure urgenti e strutturaliche realizzano una parte ulteriore dell’Agenda per la Crescita sostenibile che – fin dal suo insediamento – il Governo sta attuando attraverso molte proposte normative già approvate dal Parlamento e altre in corso di (si veda
il documento n. 1 che riassume le principali misure adottate finora sul tema della crescita e sviluppo).
Il provvedimento punta ad
attivare molteplici leve necessarieper stimolare il rafforzamento della competitività, la ripresa della domanda, lo stimolo al dinamismo imprenditoriale: dall’attrazione di capitali privati all’accelerazione e semplificazione delle procedure per recuperare il ritardo infrastrutturale accumulato, dal rilancio dei settori dell’edilizia e delle costruzioni alle misure per lo sviluppo dei porti, dalla costituzione del Fondo per la Crescita sostenibile grazie al riordino e alla semplificazione degli strumenti di incentivazione alle imprese, al credito d’imposta per le assunzioni di personale altamente qualificato, dall’introduzione di nuovi strumenti di finanziamento e accesso al credito per le imprese, alle misure volte a facilitare la risoluzione in continuità delle crisi aziendali, dalle misure per il sostegno all’internazionalizzazione e alla realizzazione delle infrastrutture energetiche, agli interventi per ridurre i tempi della giustizia civile.
Altri provvedimenti seguiranno anche in funzione delle risorse che si renderanno via via disponibili e nel rispetto degli obbiettivi di finanza pubblica che l’Italia ha assunto nei confronti dell’Unione Europea e del resto del mondo.
– un Decreto legge in materia di efficientamento, valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico, nonché di razionalizzazione dell’amministrazione economico-finanziaria. Il Decreto prevede il diritto di opzione per l’acquisto da parte di Cassa Depositi e Prestiti delle partecipazioni azionarie detenute dallo Stato in Fintecna SPA, in SACE SPA e in SIMEST SPA. Il corrispettivo della cessione, che sarà determinato sulla base dei valori di mercato, sarà corrisposto con un primo acconto del 60%. L’importo complessivo della vendita che presumibilmente si aggirerà intorno ai 10 miliardi, sarà utilizzato a riduzione del debito, ivi compreso quello derivante dal debito commerciale a favore delle imprese.Lo stesso provvedimento prevede altresì la costituzione di un fondo immobiliare al quale verranno conferiti tutti gli immobili pubblici, sia dello Stato (ivi comprese le caserme), sia degli enti territoriali (ivi compresi quelli dei Comuni). Detti immobili, anche con l’ausilio di Cassa Depositi e Prestiti, verranno valorizzati e venduti. Gli enti proprietari degli immobili avranno quote di partecipazione al fondo e risorse liquide da utilizzare a riduzione del proprio debito;
– uno Schema di regolamento di attuazione dei principi dettati dall’articolo 3, comma 5, del Decreto Legge n. 138 del 2011 in materia di professioni regolamentate (esame preliminare). Il DPR riguarda tutte le professioni ordinistiche, fatte salve in particolare le specificità di quelle sanitarie. Lo schema di decreto contiene misure volte a garantire l’effettivo svolgimento dell’attività formativa durante il tirocinio e il suo adeguamento costante all’esigenza di assicurare il miglior esercizio della professione e quindi l’interesse dell’utenza.
è prevista l’obbligatorietà della formazione continua permanente. La violazione di questi obblighi è sanzionata disciplinarmente. è stabilita inoltre l’obbligatorietà dell’assicurazione per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale, della quale deve essere data notizia al cliente;
– due Decreti legislativi di recepimento della normativa comunitaria. Il primo decreto riguarda l’esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate ed è stato approvato preliminarmente dal Consiglio dei Ministri il 16 marzo 2012 ed ha ricevuto i pareri delle Commissioni parlamentari competenti. In particolare, interviene sui seguenti temi:
1. preinformativa assembleare, estesa anche alle società cooperative;
2. estensione alle assemblee speciali dei portatori di obbligazioni ammesse al sistema di gestione accentrata delle previsioni in materia di diritto d’intervento ed esercizio del voto;
3. individuazione della record date nei casi in cui le date delle adunanze delle assemblee successive alla prima convocazione non siano indicate nell’unico avviso di convocazione, ma con avvisi separati;
4. diritto di intervento in assemblea ed esercizio del diritto di voto;
5. pubblicazione dell’avviso di convocazione dell’assemblea di società quotate anche mediante estratto sui giornali quotidiani; possibilità di presentare direttamente in assemblea proposte di deliberazione su materie già iscritte all’ordine del giorno;
6. disciplina della relazione finanziaria annuale;
7. disciplina della maggiorazione del dividendo.
Il secondo decreto legislativo (che verrà sottoposto all’esame delle commissioni parlamentari per l’espressione dei pareri) introduce alcune novità in materia di contratti di credito ai consumatori e modifica il Testo Unico Bancario (TUB) nella parte relativa alla disciplina dei soggetti operanti nel settore finanziario, degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi.
In particolare, interviene sui seguenti temi:
1. le forme giuridiche consentite per l’iscrizione nell’albo ai sensi dell’articolo 106 del TUB e nell’elenco degli operatori del microcredito sono quelle di società per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata e cooperativa per azioni a responsabilità limitata;
2. le associazioni e le società a responsabilità limitata semplificata vengono espressamente ricomprese – alla pari di persone fisiche, società di persone e cooperative – tra i beneficiari dei finanziamenti erogabili dagli operatori del microcredito;
3. soggetti che operano nel campo della beneficenza di erogare direttamente finanziamenti, senza necessità di essere iscritti nell’elenco degli operatori del microcredito purché in possesso dei requisiti di onorabilità, alle persone fisiche che si trovino in condizioni di particolare vulnerabilità economica o sociale;
4. apertura delle iscrizioni agli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi entro il prossimo 30 giugno;
5. istituzione di un registro a cui dovranno iscriversi tutti coloro i quali esercitano l’attività di cambiavalute. Il registro sarà istituito presso l’Organismo che gestisce l’elenco degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi.
Il Consiglio dei Ministri ha preso, inoltre, visione della Relazione Generale sulla Situazione Economica del Paese per il 2011. La Relazione tiene conto delle indicazioni emerse dai lavori della Commissione di riordino della RGE svolti nel 2011 e del parere della V Commissione Bilancio della Camera rilasciato l’11 ottobre dello scorso anno.
Ha, poi, esaminato alcune leggi regionali. Al riguardo ha deliberato:
– l’impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale, tra le altre, della Legge Regione Lombardia n. 7 del 18 aprile 2012 “Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione” per violazione dei principi fondamentali in materia di istruzione;
– la rinuncia totale all’impugnativa, in particolare, della Legge Regione Campania n. 7 del 05 maggio 2011 recante “Modifiche delle leggi regionali 7 gennaio 1983, n. 9, concernente il rischio sismico, 25 agosto 1989, n. 15, concernente l’ordinamento amministrativo del Consiglio Regionale, 28 marzo 2007, n. 4, concernente la materia della gestione dei rifiuti, 30 aprile 2002, n. 7, concernente l’ordinamento contabile della Regione Campania, 28 novembre 2008, n. 16, e 3 novembre 1994, n. 32, concernenti il riordino del servizio sanitario regionale e 15 marzo 2011, n. 4, concernente la legge finanziaria regionale 2011.”
– la non impugnativa, tra le altre, delle seguenti leggi:
– Legge Regione Molise n. 12 del 30 aprile 2012 “Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile”;
– Legge Regione Basilicata n. 6 del 26 aprile 2012 “Disposizioni concernenti norme per l’accesso e la trasparenza in materia ambientale”;
– Legge Provincia di Trento n. 7 del 26 aprile 2012 “Integrazione della legge provinciale sui lavori pubblici: riconoscimento di un indennizzo agli operatori economici per perdite conseguenti all’esecuzione dei lavori”.
– Legge Regione Emilia Romagna n. 3 del 20 aprile 2012 “Riforma della legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 (disciplina della procedura di valutazione dell’impatto ambientale).