In relazione all`iter del disegno di legge di conversione del decreto legge 74/2012 recante “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012“ (
DDL 5263/C) all`attenzione, in prima lettura, della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, l`Associazione ha evidenziato nelle competenti sedi parlamentari le proprie proposte sul provvedimento d`urgenza.
Si tratta, in particolare, delle seguenti:
– Verifica di sicurezza
L’Associazione ha evidenziato la necessità di precisare che la verifica di sicurezza necessaria all’acquisizione della certificazione di agibilità deve essere svolta secondo i metodi di cui al Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008, cap. 8, da un professionista abilitato.
La verifica di cui al suddetto decreto richiede tempi mediamente lunghi, in considerazione dell’elevatissimo numero di edifici industriali coinvolti, da prime stime comprese tra i 10.000 – 20.000 unità, pertanto, ha rilevato la necessità di stabilire delle priorità nell’esecuzione delle verifiche, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza, che siano compatibili con i tempi necessari allo svolgimento delle verifiche stesse, e la possibilità, per gli immobili che non abbiano subito danni, di ottenere l’agibilità provvisoria mediante dichiarazione asseverata da parte di tecnico abilitato.
– Fondo per la ricostruzione
Al fine di assicurare certezza nei tempi procedurali per l’avvio immediato delle operazioni di riparazione e ricostruzione, l’ANCE ha rilevato l’opportunità di prevedere un termine perentorio di 60 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento entro cui deve essere emanato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con cui sono determinati i criteri generali in coerenza ai quali le Regioni dovranno stabilire priorità, modalità e percentuali della ripartizione dei contributi.
– Fondo immobiliare
L’Associazione ha rilevato l’opportunità di utilizzare – come già in occasione del sisma in Abruzzo – lo strumento del fondo immobiliare per acquisire immobili di nuova costruzione inutilizzati da destinare a coloro i quali hanno subito i danni più cospicui. Al riguardo, ha proposto di prevedere la possibilità per la Cassa Depositi e Prestiti spa di assumere partecipazioni in iniziative finalizzate al superamento dell’emergenza abitativa e alla ripresa delle attività economiche attraverso la partecipazione in società e fondi immobiliari aventi per oggetto acquisto di immobili ultimati o ultimabili entro il 31 dicembre 2012, nelle aree interessate, da concedere in uso a soggetti individuati dai Comuni. Con successivo regolamento da emanarsi entro il 30 ottobre 2012 dovranno essere individuate le modalità per la concessione in uso degli immobili e i relativi corrispettivi a carico dei Comuni.
– Accertamento dei danni
L’Associazione ha evidenziato la necessità di chiarire che l’accertamento dei danni provocati dagli eventi sismici – al fine della concessione dei contributi per la ricostruzione – avvenga su costruzioni esistenti o in corso di realizzazione (anziché “utilizzate”) alla data del 20 maggio 2012.
L’utilizzo della locuzione “utilizzate” può, infatti, indurre a pensare che siano esclusi dalla concessione dei contributi gli immobili che a quella data fossero, ad esempio, in fase di costruzione o invenduti o inutilizzati.
– Agevolazioni in materia di edilizia
L’Associazione ha rilevato l’opportunità di precisare che le deroghe al Dpr 380/2001 (Testo Unico Edilizia) in materia di rilascio dei titoli abilitativi e autorizzazione sismica si applicano anche alle Regioni della Lombardia e del Veneto.
In considerazione delle difficoltà operative conseguenti alle sospensioni obbligatorie dei lavori nei cantieri nonché alle condizioni di blocco del mercato, ha, inoltre, segnalato la necessità di prorogare di due anni i termini di validità dei titoli abilitativi rilasciati o comunque formatisi antecedentemente al sisma nonché di prorogare di quattro anni il termine per l’inizio lavori o per l’esecuzione di opere di urbanizzazione poste a carico del privato in caso di convenzioni di lottizzazione, con sospensione nel medesimo periodo del pagamento degli oneri di urbanizzazione.
– Delocalizzazione e agevolazioni in materia urbanistica
Al fine di agevolare la ripresa produttiva delle attività industriali e artigianali l’ANCE ha, inoltre, proposto la riscrittura della disposizione sulla delocalizzazione delle suddette attività in aree localizzate nel proprio territorio con la previsione di procedure snelle e celeri soprattutto per gli aspetti di natura ambientale.
Con il medesimo fine ha, altresì, evidenziato la necessità di prevedere che i Comuni, in sede di ricostruzione degli immobili adibiti ad attività industriale o artigianale, anche a seguito di delocalizzazione, possono prevedere un incremento massimo del 20% della superficie utile, nel rispetto delle norme di tutela ambientale, culturale e paesaggistica.
– Riutilizzo rifiuti inerti
L’Associazione ha segnalato alcune proposte volte ad incentivare il riutilizzo dei rifiuti derivanti da costruzione e demolizione, nel rispetto delle prescrizioni dettate a livello sia nazionale che europeo, in linea con quanto previsto dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 4014/2012 per gli interventi di ricostruzione a seguito degli eventi sismici in Abruzzo. In particolare, ha evidenziato la necessità di prevedere che nell’ambito delle opere pubbliche, ivi compresa la realizzazione di ripristini ambientali, argini, rilevati e riempimenti, devono essere utilizzati i rifiuti inerti non pericolosi derivanti da opere di costruzione e demolizione sottoposti a recupero.
Ha, altresì, rilevato l’opportunità di chiarire che cessano dalla qualifica di rifiuto gli aggregati riciclati derivanti da impianti di recupero dei rifiuti inerti a condizione che siano conformi alle prescrizioni della Circolare del Ministero dell’Ambiente n. 5205/2005 recante indicazioni per l’operatività nel settore edile, stradale e ambientale, ai sensi del DM 203/2003.
– White list
Al fine di rafforzare la prevenzione antimafia l’ANCE ha proposto l’istituzione di elenchi di operatori economici sui quali le Prefetture effettuano controlli periodici, trattandosi di attività imprenditoriali particolarmente soggette al rischio di infiltrazione della criminalità organizzata.
Le suddette attività – specificatamente indicate – corrispondono a quelle individuate come tali dalla circolare del Ministro dell’Interno del 23 giugno 2010, nonché dai decreti attuativi delle disposizioni normative sulla ricostruzione in Abruzzo (art. 16 DL. 39/2009) e sugli interventi connessi all’Expo Milano 2015 (art. 3 quinquies DL. 135/2009).
Per le modalità di costituzione degli elenchi si rinvia a quanto disposto con D.P.C.M. 18 ottobre 2011 per la ricostruzione in Abruzzo.
Gli appaltatori, tanto di lavori pubblici quanto di opere private, possono accedere agli elenchi delle Prefetture per scegliere i propri subcontraenti, avendo la sicurezza di non incorrere in soggetti condizionati dalle organizzazioni mafiose.
– Edilizia scolastica
Al fine di coinvolgere gli enti locali nella ricostruzione delle scuole, l’Associazione ha rilevato l’opportunità di precisare che alla realizzazione degli interventi di ricostruzione provvedono i Presidenti delle Regioni, sentite le Provincie ed i Comuni competenti in materia di edifici scolastici.
– Realizzazione degli interventi
Al fine di rispettare – nella realizzazione degli interventi di ricostruzione – le competenze degli enti locali, pur mantenendo la regia dell’intera operazione in capo ai Presidenti delle regioni interessate in veste di Commissari straordinari, l’ANCE ha segnalato la necessità di prevedere che i Presidenti delle Regioni trasferiscano ai Comuni e Provincie competenti i finanziamenti per la realizzazione delle opere mediante una convenzione e che, in caso di inerzia degli stessi, procedano alla revoca del finanziamento stesso. Per la realizzazione delle opere i Presidenti delle Regioni, delle Provincie e dei Comuni possono avvalersi anche dei provveditorati interregionali alle opere pubbliche ovvero delle centrali di committenza regionali.
– Sospensione termini civili, amministrativi, contributivi e tributari
L’Associazione ha, in primo luogo, evidenziato la necessità di prorogare dal 30 settembre 2012 al 31 dicembre 2012 il periodo di sospensione degli adempimenti e versamenti contributivi e fiscali dei soggetti residenti nei comuni colpiti dal sisma.
Ha, inoltre, rilevato l’opportunità di prorogare sempre al 31 dicembre 2012 i termini di sospensione dei procedimenti civili, penali, amministrativi e tributari nonché i relativi atti correlati pendenti presso gli uffici giudiziari aventi sede nei comuni colpiti dal sisma.
Al fine di garantire la più ampia applicazione delle suddette misure di sospensione, ha, altresì, proposto l’estensione territoriale dell’efficacia delle stesse anche a tutti i Comuni di cui all’Allegato 1 del provvedimento e non solo a quelli elencati nel D.M. 1° giugno 2012.
Le proposte dell`ANCE sono state sostanzialmente condivise e saranno oggetto di valutazione nel corso dell`iter formativo del provvedimento.