La Commissione bicamerale per l’attuazione del Federalismo fiscale ha approvato, a conclusione dei lavori di fine legislatura, la relazione semestrale di cui all’art. 3 della L. 42/2009 (“Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione”) il quale dispone che la Commissione verifichi lo stato di attuazione di quanto previsto dalla legge delega e ne riferisca ogni sei mesi alle Camere fino alla conclusione della fase transitoria.
La Relazione contiene un prospetto riassuntivo sull’intervenuta attuazione o meno, alla data del 31 dicembre 2012, di ciascuna delle disposizioni di delega recate dalla L. 42/2009 con l’illustrazione dei decreti legislativi finora pubblicati e di quelli esaminati anche se non ancora pubblicati.
Viene, poi, dato conto dell’attività svolta dalla Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale e dagli altri organi previsti dalla L. 42/2009 quali la Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale (COPAFF) e la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica.
Nel testo vengono, inoltre, richiamati i contenuti del documento approvato dalla Commissione, nella seduta del 29 maggio 2012, con il quale sono state individuate e rappresentate al Governo le priorità di intervento per completare l’attuazione del federalismo fiscale quali ad esempio la revisione della disciplina del patto di stabilità interno, la verifica della procedura della determinazione dei fabbisogni standard, la revisione della disciplina dell’IMU con l’aumento dei margini di autonomia nella gestione dell’imposta da parte dei Comuni, la riforma organica delle istituzioni di Governo e la definizione delle modalità di finanziamento della spesa in conto capitale di Regioni ed enti locali anche in relazione all’attuazione del principio del pareggio di bilancio.
Sono, altresì, esposti in modo dettagliato gli interventi normativi attinenti alla disciplina del federalismo fiscale che, nel periodo considerato – dal 1° aprile 2012 al 31 dicembre 2012 -, sono stati adottati al di fuori degli strumenti di attuazione della suddetta L. 42/2009, mediante decreti-legge o con la legge di stabilità per il 2013.
Nella parte conclusiva della Relazione sono individuate le principali questioni rimaste aperte e che dovranno essere affrontate e risolte nel corso della nuova legislatura. Tra queste, in particolare:
– il riordino delle province e l’istituzione delle città metropolitane stabilito dal DL 95/2012 (rimasto incompiuto a causa della mancata conversione del DL 188/2012 a seguito dello scioglimento delle Camere);
– la stabilizzazione delle misure previste dalla Legge di Stabilità per il 2013 in materia di IMU concernenti l’eliminazione della quota di gettito riservata allo Stato – attualmente operativa per gli anni 2013 e 2014 – e la soppressione del fondo sperimentale di riequilibrio;
– la revisione dei meccanismi del sistema di perequazione tra i Comuni e delle modalità di utilizzo dei fabbisogni standard;
– l’adozione di strumenti per assicurare un coordinamento permanente e ordinato tra Stato, Regioni ed enti locali in materia di finanza pubblica.
In un apposito allegato alla Relazione sono, inoltre, riportati per ogni provvedimento, posti a raffronto, il testo iniziale trasmesso alle Camere e quello pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, al fine di evidenziare le modifiche e le integrazioni che a seguito dell’esame svolto in Commissione hanno arricchito e precisato i contenuti di ciascuno dei decreti legislativi finora emanati.
Un ulteriore allegato riporta un quadro complessivo degli adempimenti attuativi previsti dai decreti legislativi medesimi.