Il Consiglio dei Ministri nella seduta del
21 marzo 2013, n.73, ha preso atto dell’elaborazione, da parte del Ministro della Salute, del Ministro dell’Ambiente e del Ministro del lavoro, del Piano nazionale amianto (linea intervento per un’azione coordinata delle amministrazioni statali e territoriali) che sarà trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni.
Il Consiglio ha approvato, tra l’altro:
– un decreto legge che contiene interventi urgenti in materia sanitaria riguardanti due questioni: gli Ospedali psichiatrici giudiziari e l’impiego di medicinali per terapie avanzate, come quelli con cellule staminali.
In particolare, viene prorogata al 1° aprile 2014 la chiusura degli Opg in attesa della realizzazione da parte delle Regioni delle strutture sanitarie sostitutive;
– un decreto legislativo in tema di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi dirigenziali nelle pubbliche amministrazioni;
– un decreto che ridefinisce i termini massimi, di durata superiore a 90 giorni e fino ad un massimo di 180, entro cui devono essere conclusi i procedimenti di competenza del Ministero dell’interno, ai sensi della legge sul procedimento amministrativo.
E’ stata, inoltre, illustrata la relazione con cui il Governo intende informare il Parlamento sulle misure per favorire l’accelerazione del pagamento dei debiti della PA verso i propri fornitori e dell’impatto sulla crescita dell’economia e sull’andamento dei conti pubblici per gli anni 2013 e 2014.
Le misure che il Governo intende adottare sono finalizzate all’immissione di liquidità nel sistema economico e interesseranno le Amministrazioni centrali, gli Enti del Servizio Sanitario Nazionale. Gli importi previsti corrispondono a circa 20 miliardi nella seconda parte del 2013 e ulteriori 20 miliardi nel corso del 2014.
Le misure per l’accelerazione riguarderanno, in particolare:
– deroga alle spese 2013 per i cofinanziamenti nazionali dei fondi strutturali comunitari.
– I debiti degli Enti territoriali (Regioni ed Enti locali) attraverso: (1) un allentamento dei vincoli del patto di stabilità interno per consentire l’utilizzo degli avanzi di amministrazione disponibili; (2) l’esclusione del Patto di stabilità delle Regioni dei pagamenti effettuati in favore degli Enti locali sui residui passivi a cui corrispondono residui attivi di Comuni e province; (3) l’istituzione di fondi rotativi per assicurare la liquidità agli Enti territoriali (Regioni ed Enti Locali), con obbligo di restituzione in un arco temporale certo e sostenibile.
– I debiti del comparto sanitario, attraverso la concessione di anticipazioni di cassa, per il pagamento dei debiti relativi a operazioni già conteggiate negli esercizi finanziari precedenti ai fini del calcolo dell’indebitamento netto, che verranno successivamente restituite secondo un piano di rientro finanziariamente sostenibile;
– I rimborsi fiscali pregressi a carico dello Stato, attraverso l’utilizzo delle giacenze di tesoreria.