"Finalmente dopo anni di denunce oggi è stato compiuto un passo importante per ristabilire la correttezza nei rapporti tra lo Stato e le imprese. L'allentamento del patto per 7,7 miliardi di euro rappresenta un segnale positivo per l'edilizia che ancora oggi sta pagando un prezzo elevatissimo a causa dei mancati pagamenti"
Il risultato che è stato raggiunto oggi è frutto di un’importante svolta da parte delle istituzioni nazionali ed europee che le imprese chiedevano da tempo. “Sono mesi che insieme all’Anci ci battiamo perché le imprese siano pagate in tempi brevi e con meccanismi certi e oggi finalmente possiamo dire che e’ stato fatto un passo concreto in tal senso”. E giusta e’ stata anche la pausa di riflessione che ha portato “il Governo a modificare il decreto nella direzione che noi avevamo indicato eliminando l’ingiusta norma che vietava ai comuni che usufruivano dell’allentamento del patto di fare investimenti per i successivi 5 anni”.
“Ora però bisogna proseguire il cammino intrapreso”‘ insiste Buzzetti ” e modificare il patto di stabilità, eliminando la stortura ingiustificabile che impedisce alle pubbliche amministrazioni di pagare i lavori realizzati, pur disponendo delle necessarie risorse di cassa.
“Si apre adesso la sfida di efficienza delle PA – conclude il presidente dei costruttori -per rispettare i tempi stretti previsti dal decreto necessari per salvare dalla chiusura migliaia di imprese e dalla disoccupazione centinaia di migliaia di lavoratori del settore”.
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