L’Aula ha licenziato, in prima lettura, il disegno di legge di conversione del Decreto legge 63/2013 recante “Disposizioni urgenti disposizioni urgenti per il recepimento della direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia per la definizione delle procedure d’infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale” (
DDL 783/S), con alcune modifiche al testo del Governo.
Tra le principali novità introdotte – alcune delle quali richieste ed auspicate dall’ANCE (si veda al riguardo la notizia di Interventi Ance del 25 giugno 2013) – si segnalano le seguenti:
– viene anticipato dal 30 aprile 2014 al 31 dicembre 2013 il termine entro cui il Ministero dello Sviluppo economico redige un elenco delle misure finanziarie atte a favorire l’efficienza energetica negli edifici e la transizione verso gli edifici a energia quasi zero;
– viene anticipato dal 31 dicembre 2014 al 30 giugno 2014 il termine entro cui viene definito con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico il Piano d’azione destinato ad aumentare il numero di edifici a energia quasi zero;
– viene precisato che il fondo di garanzia a sostegno della realizzazione di reti di teleriscaldamento è utilizzato anche per il sostegno della realizzazione di progetti di miglioramento dell’efficienza energetica nell’edilizia pubblica ivi inclusa l’attestazione della prestazione energetica dell’intervento successiva a tale realizzazione, entro i limiti delle risorse del fondo stesso;
– viene previsto che l’attestato di prestazione energetica, per gli edifici di nuova costruzione e per quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti, viene rilasciato prima del certificato di agibilità (anziché al termine dei lavori);
– viene esteso al trasferimento di immobili a titolo gratuito l’obbligo per il proprietario di produrre l’attestato di prestazione energetica;
– nell’ambito delle detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica, viene eliminata l’esclusione dal beneficio delle spese per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici ad alta entalpia;
– viene precisato che, nelle more della definizione di misure e incentivi selettivi di carattere strutturale, le agevolazioni fiscali del 65% e del 50% si applicano, oltre che per gli interventi di miglioramento e messa in sicurezza degli edifici esistenti e per l’incremento del rendimento energetico degli stessi anche per l’adeguamento antisismico degli edifici;
– al fine di monitorare l’andamento e i relativi costi delle attività connesse ai settori dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili, nonché di prevenire eventuali fenomeni fraudolenti nella richiesta di riconoscimento dei diversi meccanismi incentivanti previsti dalle singole normative di settore, viene disposta l’istituzione presso il Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. (GSE) di una banca dati nazionale in cui confluiscono i flussi di dati relativi ai soggetti beneficiari degli incentivi erogati dal GSE e quelli acquisiti da altre amministrazioni pubbliche autorizzate ad erogare incentivi o sostegni finanziari per attività connesse ai settori dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili;
– con riguardo alla estensione della detrazione del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia delle abitazioni all’acquisto dei mobili finalizzati all’arredo dell’abitazione oggetto della ristrutturazione, viene precisato che la stessa opera per l’acquisto di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni e per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, nel limite del tetto di spesa di 10.000 euro, già previsto dal provvedimento.
Nel corso dell`esame in Aula sono stati accolti numerosi ordini del giorno di interesse per il settore tra cui:
– il n. G16.04 (primo firmatario il Sen. Vincenzo Gibiino del Gruppo parlamentare PdL) che impegna il Governo “a valutare la possibilità di assumere iniziative volte a prevedere la messa a regime delle nuove quantificazioni dell’agevolazione, sia in termini di percentuale di detrazione, che di limite massimo di spesa agevolata concesso, riconoscendo la detrazione Irpef per il recupero edilizio, nella percentuale del 50 per cento (al posto del 36 per cento attualmente vigente a regime), per un importo massimo di spesa a carico del contribuente di 96.000 euro (invece degli attuali 48.000 euro)”;
– il n. G16.06 (primo firmatario il Sen. Vincenzo Gibiino del Gruppo parlamentare PdL) che – come auspicato dall’ANCE – impegna il Governo “a valutare la possibilità di assumere iniziative volte a rendere stabile, a decorrere dal 1° gennaio 2014, la detrazione IRPEF/IRES per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti o loro porzioni”;
– il n. G5.103-testo2 (a firma del Sen. Andrea Cioffi del Gruppo parlamentare M5S) che – dopo aver citato i dati del Primo Rapporto Ance-Cresme su «Lo Stato del territorio 2012», sullo sviluppo insediativo del Paese, in termini di popolazione e parco edilizio, in relazione alle mappe del rischio sismico e del rischio idrogeologico – impegna il Governo “a valutare l’opportunità di assumere le opportune iniziative di carattere normativo volte a prevedere che, a decorrere dal 2014, siano adottati interventi tesi a ridurre la quantità di energia consumata e a migliorare le prestazioni energetiche degli edifici pubblici – intesi come le strutture edilizie esterne e interne e tutti gli impianti e i dispositivi tecnologici che si trovano stabilmente al loro interno, che siano di proprietà di comuni, province, regioni e Stato, o di altri enti pubblici; nonché a predisporre un Piano di risparmio ed efficientamento del parco immobiliare privato, con un orizzonte di 25 anni, individuando obiettivi e strumenti opportuni sulla base di una valutazione dei relativi costi e benefici”.
Il decreto legge, che scade il 4 agosto 2013, passa ora alla seconda lettura della Camera dei Deputati.
Per i contenuti del decreto legge come emanato dal Governo si veda precedente
del 10 giugno 2013.
Si allegano gli Ordini del giorno accolti.
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