Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del
3 dicembre u.s., n. 39, ha approvato un decreto legge per l’emergenza della cosiddetta “terra dei fuochi” e altre emergenze ambientali e industriali. Il piano d’azione che sarà attuato in stretto raccordo con la Regione Campania interviene a tutela dell’ambiente, della salute e della qualità delle coltivazioni e prevede il monitoraggio e la classificazioni dei suoli, l’accertamento dello stato d’inquinamento dei terreni, la riforma dei reati ambientali, l’accelerazione e la semplificazione degli interventi necessari, oltreché risorse per le bonifiche indispensabili per territori a forte condizionamento criminale quale è quello della “terra dei fuochi”.
Ha, inoltre, approvato alcuni Schemi di decreti legislativi, sui quali verranno acquisiti i pareri prescritti, per il recepimento di direttive europee tra cui, in particolare:
– direttiva 2010/75 relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento), con il fine di aumentare il livello di protezione ambientale e di semplificare la legislazione vigente in materia di emissioni, alleggerendola di oneri e procedure;
– direttiva 2011/61, sui gestori di fondi di investimento alternativi che definisce le norme in materia di autorizzazione, funzionamento e trasparenza dei gestori di fondi di investimento alternativi (GEFIA) che gestiscono e/o commercializzano fondi di investimento alternativi (FIA) nell’Unione;
– direttiva 2011/85, relativa ai requisiti per i quadri di bilancio negli Stati membri. Il provvedimento disciplina disposizioni, procedure e norme che riguardano la conduzione delle politiche di bilancio dell’amministrazione pubblica, nonché regole che disciplinano le relazioni in materia di bilancio tra le autorità pubbliche e dispositivi di monitoraggio che mirano a rafforzare la trasparenza;
– direttiva 2011/98, relativa alla procedura unica di domanda per il rilascio di un permesso unico che consente ai cittadini di Paesi terzi di soggiornare e lavorare nel territorio di uno Stato membro.
In Consiglio è stato, poi, riferito dell’approvazione di un Dpcm di riforma dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). La riforma reca, tra l’altro, le seguenti novità:
-vengono considerate tutte le forme di reddito, comprese quelle fiscalmente esenti;
-viene migliorata la capacità selettiva dando un peso più adeguato alla componente patrimoniale;
-vengono considerate le caratteristiche dei nuclei con carichi gravosi, come le famiglie con 3 o più figli e quelle con persone con disabilità;
-viene consentita una differenziazione dell’indicatore in riferimento al tipo di prestazione richiesta;
-viene ridotta l’area dell’autocertificazione, consentendo di rafforzare i controlli per ridurre le situazioni di accesso indebito alle prestazioni agevolate;
-viene introdotta la possibilità di calcolare l’ISEE “corrente” in caso di variazioni del reddito corrente superiori al 25 %;
-vengono sottratti dalla nozione di reddito gli assegni di mantenimento, i redditi da lavoro dipendente (quota del 20% fino a un massimo di 3.000 euro), pensioni (quota del 20% fino a 1.000 euro), costo dell’abitazione (da 5.165 a 7.000 euro all’anno) e le spese effettuate da persone con disabilità o non autosufficienti;
-vengono aumentate le franchigie per ogni figlio successivo al secondo (500 euro per la deduzione dell’affitto, 2.500 euro per la deduzione sulla prima casa, 1.000 euro per il patrimonio immobiliare).
Il Consiglio dei Ministri ha, infine, esaminato alcune leggi regionali nell’ambito delle quali ha deliberato, in particolare, la non impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale, tra l’altro, della Legge Regione Friuli Venezia Giulia n. 14 del 11/10/2013 “ Modifiche alla legge regionale 23 febbraio 2007, n. 5 (Riforma dell’urbanistica e disciplina dell’attività edilizia e del paesaggio), in materia di pianificazione paesaggistica” ed ha, altresì, deliberato la rinuncia totale all’impugnativa della Legge della Regione Trentino Alto Adige n. 2 del 18 marzo 2013, recante “Modifiche alla legge regionale 27 novembre 1993, n. 19 (indennità regionale a favore dei lavoratori disoccupati inseriti nelle liste provinciali di mobilità e disposizioni in materia di previdenza integrativa) e successive modifiche e alla legge regionale 27 febbraio 1997, n. 3 concernente interventi di previdenza integrativa a sostegno dei fondi pensione a base territoriale regionale) e successive modifiche”.