Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 3 luglio u.s., n. 72, ha comunicato che sono stati adottati 5 ulteriori provvedimenti attuativi e che lo stock Monti – Letta si è ridotto a 285.
Il Consiglio dei Ministri, ha approvato, tra l’altro, in via definitiva un decreto legge in materia di rifiuti e di continuità delle attività produttive in siti di interesse strategico nazionale.
Il primo articolo del provvedimento riallinea la normativa italiana in materia di rifiuti alla disciplina europea, intervenendo sull’articolo 183 del Codice Ambientale (decreto legislativo 152 del 2006), che contiene le definizioni generali in materia di rifiuti, adeguando alcune definizioni alla direttiva europea in materia e alla consolidata interpretazione della Corte di Cassazione, specificando il concetto di deposito temporaneo all’interno delle aree di produzione.
In particolare:
· per “produttore di rifiuti” si intendono anche i soggetti ai quali sia giuridicamente riferibile la loro produzione;
· viene ridefinito il “deposito temporaneo” comprendendo in esso anche il deposito preliminare alla raccolta e specificando che deve intendersi riferito all’intera area in cui si svolge l’attività di produzione dei rifiuti.
Viene inoltre riformulata la disposizione transitoria sulle attività sottoposte ad Autorizzazione Integrata Ambientale, adeguandola alla direttiva europea 2010/75: le imprese che già operano nel pieno rispetto dei requisiti richiesti dalla direttiva Ue e che avrebbero rischiato di dover cessare le loro attività entro il 7 luglio prossimo in assenza del rilascio nei termini delle Aia regionali, potranno proseguire l’esercizio nelle more della definizione dei procedimenti autorizzativi da parte delle competenti autorità regionali.
Il decreto prevede inoltre una serie di disposizioni volte a garantire la continuità dell’attività produttiva di stabilimenti industriali d’interesse strategico nazionale in presenza di sequestro giudiziario di beni quando questo si riferisce a ipotesi di reato riguardanti la sicurezza dei lavoratori, garantendo allo stesso tempo la salvaguardia dell’occupazione, della sicurezza sul luogo di lavoro, della salute e dell’ambiente.
Il decreto, in questa ottica, prevede che l’attività di uno stabilimento possa proseguire per un periodo non superiore a 12 mesi , subordinatamente alla presentazione di un piano contenente misure e attività aggiuntive, anche di carattere provvisorio, per la tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il Consiglio, inoltre, ha approvato in via preliminare, tra l’altro:
– il Piano strategico nazionale della Portualità e della Logistica (PSNPL), da adottarsi con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Il Piano è stato redatto in attuazione dell’articolo 29 del decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n.164, Sblocca Italia.
Tra gli strumenti individuati per la definizione di un Sistema Mare efficace e per l’incremento dei traffici delle merci e della navigazione di passeggeri vi sono numerose azioni per la semplificazione amministrativa, l’efficienza dei controlli e delle procedure di sdoganamento, la promozione dell’intermodalità e dei collegamenti di ultimo miglio, l’attrazione di nuovi investimenti per la modernizzazione delle infrastrutture portuali.
Il Piano verrà ora sottoposto alle competenti Commissioni parlamentari per l’espressione del previsto parere e tornerà successivamente all’esame del Consiglio dei ministri per l’approvazione definitiva;
– un decreto legislativo che attua la delega al Governo per la determinazione dei collegi plurinominali prevista dalla legge 6 maggio 2015, n. 52, c.d. Italicum.
Il provvedimento sarà trasmesso alle Camere entro il 7 luglio per il parere delle competenti Commissioni.
– un decreto legislativo che recepisce la direttiva 2013/39/UE che modifica le direttive 2000/60/CE e 2008/105/CE per quanto riguarda le sostanze prioritarie nel settore delle acque. La direttiva incide nell’ambito delle strategie per combattere l’inquinamento idrico e sul monitoraggio dello stato delle acque superficiali, di quelle sotterranee e delle aree protette. In particolare, con il decreto legislativo odierno vengono modificati gli articoli 74 e 78 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e le tabelle relative alle sostanze prioritarie e pericolose prioritarie, con i relativi standard di qualità ambientale.
Il provvedimento passa ora all’esame della Conferenza Unificata e delle competenti Commissioni parlamentari per l’acquisizione dei previsti pareri, per poi tornare all’esame del Consiglio dei Ministri.
Il Consiglio, infine, ha esaminato alcune leggi regionali, nell’ambito delle quali ha deliberato la non impugnativa, in particolare, della Legge Regione Sardegna n. 12 del 11/05/2015 “Modifiche all’articolo 2 della legge regionale n. 17 del 2013 (Ulteriori disposizioni urgenti in materia di lavoro e nel settore sociale). Autorizzazione di spesa per l’anticipazione degli ammortizzatori sociali in deroga”.